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Son tutte social le mamme del mondo

Seppure con declinazioni diverse, la mamma di oggi scorazza tra fb, instagram et similia. Eccone una classifica, senza dimenticare i papà

Di mamma ce n’è una sola. Ma non di mamma “social”.
Sono diventata mamma per la prima volta 8 anni e 3 mesi fa e, allora, l’unico social network che stavo iniziando a conoscere era Facebook, a cui ero iscritta da circa un annetto. Ai tempi aveva ancora quel sapore nostalgico di ritrovare, grazie alla rete, ex compagni di scuola, ex colleghi universitari, ex amici, ex parenti ed ex e basta. Si condividevano foto e si esprimevano pensieri in terza persona così come fanno i bambini quando iniziano a interagire col mondo (ricordate l’incipit dello stato: “Sto pensando che….”?); l’espressione massima delle attuali emoticon era 🙂 o LoL; quando sentivi il termine “like” pensavi immediatamente alle hits ottantine “Like a Virgin” di Madonna e “I like Chopin” di Gazebo; GIF e frasi fatte non esistevano, pertanto bisognava ingegnarsi per scrivere un pensiero di senso compiuto frutto della propria materia grigia, con i diminutivi di rito per apparire più social (nn, cmq, tt, k al posto di ch, ecc..), reminiscenze degli SMS anni 90.
Prime avvisaglie di una comunicazione social che sarebbe presto diventata vintage.
Sono diventata mamma per la seconda volta esattamente 5 anni fa: in soli tre anni, il mitico Nokia ha iniziato ad essere sostituito dai primi smartphone, Skype da Whatsapp, Facebook da Instagram e Twitter, la Zanichelli dalle Emoji, i pensieri dagli Hashtag.
Da quel momento, anche la figura della mamma è andata al passo coi tempi: se prima si postava una foto del pargolo+mamma alla scadenza esatta del mesiversario con una semplice e genuina dedica, adesso anche la semplice e genuina foto del pargolo+mamma, che farebbe invidia ad un set fotografico degno della Leibovitz, diventa il presupposto di un vero e proprio racconto dell’essere mamma, in tutte le sfaccettature social.. e ce ne sono tante!

MAMMA TRAVEL BLOGGER

È la mamma che ha fatto nascere il bimbo a Timbuktu, gli ha dato la prima pappa al Mandarin Hotel di New York, gli ha fatto muovere i primi passi sulla battigia di Ibiza e ha festeggiato il suo primo compleanno a Singapore. Per ogni giorno di vita del proprio figlio posta una foto con una scenografia diversa. In pratica, con questi ritmi, orientativamente a 10 anni, il bimbo in questione avrà già visitato tutto il pianeta Terra e dovrà iniziare a frequentare un corso intensivo alla NASA per dedicarsi alle esplorazioni intergalattiche, insieme alla sua mamma ovviamente!

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MAMMA POSTO NON POSTO

È la mamma che “assolutamente non pubblico la foto di mio figlio”, di cui, però, conosciamo tutti i particolari fisici: il piede dx, la mano sx, la visione dall’alto e la visione di dietro, la boccuccia e il nasino, le gambette da neonato e le trecce da bimbetta. Mettendo tutti insieme i pezzi di questo puzzle, ecco che vien fuori un bambino vero e, alla fine, non è niente male!

MAMMA FASHION

È la mamma che, a priori, cerchi di evitare per ovvie ragioni di invidia, ma che ti attira più delle altre. Come fa ad avere sempre quei capelli ordinati, il trucco immacolato, gli outfits più accattivanti e sempre lindi e ordinati? Cerchi di carpirne i segreti e le movenze e giustifichi l’irraggiungibilità dello stile in questione perchè “tanto è tutto finto, c’è un entourage di truccatori\stylist\fotografi che la fa apparire così”! Ecco che, poi, mentre esci dal supermercato con un bimbo in braccio, l’altro avvinghiato alla gamba e la borsa della spesa piena di detersivi, ti passa davanti Lei, eterea, perfetta e Reale, con la sua ciurma di quattro bambini dai 2 ai 6 anni mentre fa una delle sue “Instagram Stories”. E tu le metti subito un “like”.

MAMMA 100% BIO

È la mamma che, prima di diventare tale, trascorreva un sabato al Mc Donald e quello successivo al Burger King, ma che, con la nascita del piccolo, ha voluto (giustamente direi!) abbandonare lo stile di vita precedente per dedicarsi ad uno stile di vita più sano. Se prima collezionava tutti gli abiti di tendenza, sintetici e non, adesso colleziona pannolini biodegradabili e cuce vestitini 100% “home made”; fa frequentare al bambino l’Asilo nel Bosco d’ispirazione scandinava e festeggia i suoi compleanni in fattoria didattica.
Vorrebbe vivere in campagna, ma se ha la “sfortuna” di vivere in un appartamento di città, si organizza riuscendo a ricavare un piccolo orto casalingo a cui attingere per il nutrimento di ogni membro della famiglia, preparando e pubblicando su Instagram piatti tendenti al “Vegan Style”, che tu puntualmente visualizzi mentre aspetti che si friggano i Bastoncini Findus.

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MAMMA MONTESSORIANA

E’ la mamma che la mattina ti saluta augurandoti “Buon sviluppo cognitivo!”, che ha chiamato la figlia Maria e il figlio Mario (in onore della Montessori); che ha ben chiare le fasi della crescita dei propri figli e che, per ognuna di esse, ha già approntato attività adatte che affronta sempre con entusiasmo, anche quando è costretta alla clausura forzata in casa con i figli vuoi per le piogge incessanti che durano da una settimana, vuoi per le otiti incessanti che durano una settimana. E mentre lei posta le foto della cameretta montessoriana, colma di arredi e figli ordinati che interagiscono con pannelli tattili, giochi educativi e laboratori manuali, tu posti la foto della cameretta presa d’assalto dai bambini del quartiere che hai invitato a casa per fare trascorrere un’ora d’aria ai tuoi figli e di tregua a te, che non sai più che gioco inventarti!

Di contro, per quanto abbia provato ad analizzarne le diverse e variopinte sfaccettature, sono arrivata alla conclusione che la figura del Papà social si sintetizzi nel:

PAPÀ E BASTA

È il papà “per transitività”, il cui ruolo di papà nel mondo social viene evidenziato soltanto “grazie” ai tag della mamma. Non ha aderito a “Gruppi Papà” che gli rammentino la sua nuova condizione sociale; i selfie con i figli li scatta in caso di vittoria del campionato della squadra del cuore; da contratto (con la mamma social), pubblica la foto della prole solo in occasione dei compleanni e delle feste comandate. Nelle foto social, è il papà che trascina la valigia della Mamma Travel Blogger; che tiene in braccio il figlio ritratto da dietro dalla Mamma Posto-non-Posto; che mantiene il bastone selfie della Mamma Fashion; che raccoglie i pomodori dell’orto cittadino della Mamma 100%Bio; non pervenuto, invece, nelle foto della Mamma Montessoriana.

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Perché questa differenza così netta tra le due figure genitoriali

che non si limita solo alla realtà virtuale? Non offendetevi cari papà, ma, secondo me, c’è un elemento imprescindibile, una sorta di “ansia da prestazione”, che accomuna le varie tipologie di mamma (social e non) a cui, in qualche modo, apparteniamo tutte e in cui, volenti o nolenti, ci rivediamo tutte: ed è l’importanza e la responsabilità del RUOLO che la mamma ha.
Tutte noi vorremmo far visitare ai nostri figli i luoghi più suggestivi del nostro pianeta; fissare nella nostra mente quel piccolo particolare del loro corpo che cambia; essere sempre belle e presentabili in qualsiasi momento della giornata; dar loro da mangiare solo i pasti più genuini; insegnargli il rispetto e l’ordine attraverso attività costruttive.
La figura sociale della “mamma” è un po’ come quella della “maestra” o del “politico”. Qualunque cosa faccia o dica, viene facilmente presa di mira o criticata: forse perché queste tre figure sono fondamentali per creare una futura società migliore?
Comunque sia, auguri #nofilter a tutte le mamme!

 

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