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Gli appelli delle donne speciali in questo otto marzo senza festa

La festa della donna in un clima in cui non si può fare festa. Abbiamo però raccolto gli appelli di tante donne speciali, che invitano alla prudenza ma con tanto ottimismo

Care lettrici, cari lettori, oggi è la festa della donna. Un giorno che, per A tutta Mamma, coincide con il secondo compleanno. Due anni in cui abbiamo condiviso con voi tante e più cose. Avremmo voluto festeggiare, ma questo non è il tempo giusto. È un momento difficile, che ci fa comprendere che nella vita, appunto, c’è un tempo per tutto e questo è quello del fermarsi, del “prendere le distanze”, del rimanere a casa, a riscoprirne angoli che non  ricordavamo, a ritrovare vecchie foto, custodi di ricordi preziosi, a leggere quel libro che aspettava il nostro tempo, a cucinare con i nostri figli, a farci raccontare vecchie storie dai nostri genitori. È il tempo del fermarsi, perché è giusto così. Perché dobbiamo chiudere una partita e per vincere dobbiamo sapere stare al nostro posto. In questo giorno non possiamo far finta che intorno non accada nulla. Abbiamo raccolto gli appelli di tante donne speciali, le nostre redattrici, e tante altre che in qualche modo fanno parte della storia di questo giornale. In questi giorni stiamo lavorando tanto, per informarvi con sincerità, senza allarme, dando voce agli esperti. Voi ci state dando fiducia. Ieri ci avete letti in 31.000, un risultato enorme, che ci inorgoglisce ma che ci rende ancora più responsabili nel volere mantenere fede al patto che si fa con i lettori. Speriamo di non deludervi. Il nostro primo appello lo lancia la più volitiva della nostra redazione, la biologa e nutrizionista Francesca Conti. Lei, il marito Giuseppe, i piccoli Alessandro e Riccardo (una famiglia adorabile) vivono nella zona rossa. È un momento difficilissimo. Due settimane fa, quando ancora la situazione non era così critica, ci hanno raccontato di loro, del primo allarme Coronavirus al nord. Francesca è forte e ci racconta con forza questo inaspettata prova della vita. Noi le auguriamo e ci auguriamo ogni bene. Forza. Ce la faremo. Buona festa della donna.

 Gli appelli delle nostre donne

Festa delle donne insolita quest anno: chiusi in casa (se non per emergenze di prima necessità) a causa dell emergenza Covid-19!
Auguro a tutte le donne di essere rispettose delle regole, di evitare oggi luoghi di aggregazione, si può benissimo festeggiare a casa, con la propria famiglia, in maniera serena e allegra allo stesso tempo. In fondo non facciamo uno sgarbo a nessuno, ma per giusto e doveroso senso civico possiamo dare una mano a fermare questa trasmissione, che ormai sta prendendo il volo. Auguri a tutte e forza che “tutto andrà bene”

Francesca Conti, Reggio Emilia, biologa, nutrizionista

Solo il pensiero di essere donna mi fa sentire piu’ forte e mi infonde coraggio gentile…poi tremo e smarrisco l’emozione di fronte alla fragilita’ che spesso ci colpisce. Nessun dolore, nessun rimpianto, non esistono ragioni, spariscono i sentimenti e ritrovo l’orizzonte perche’ in ogni storia, in ogni debolezza, in ogni forzatura emerge sempre l’amore che ci contraddistingue e che, in ogni complessita’, si traduce in un ordine in grado di preparare vittorie! Come in questo particolare momento che tutti stiamo vivendo. Mi guardo intorno e vedo che, sospese tra ansie e grinta, noi assicuriamo normalita’. Con testardaggine e devozione preserviamo sicurezza e con incisiva armonia generiamo serenita’.
Queste le nostre armi, tutte necessarie qualita’ da sfoderare adesso per oltrepassare le distanze.

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Valeria Augello, Palermo, psicologa

Non amo le ricorrenze obbligate, ma amo la festa della donna.

 In un momento così delicato per il nostro paese ed il mondo intero, il mio augurio va a tutte le donne mamme  che hanno paura sempre per i loro figli, figuriamoci in questo grave momento di emergenza. A queste mamme voglio dire di non far vincere la paura ma di sorridere sempre perché i vostri sorrisi sono necessari alla salute dei vostri figli.

Io e mio marito, informati e consapevoli della situazione, stiamo osservando con  scrupolo tutte le indicazioni dell’OMS. Stiamo a casa e qualche volta facciamo delle passeggiate all’aria aperta, evitando luoghi affollati. Evitiamo, sempre, contatti ravvicinati con amici e parenti e, se posso, ordino la spesa da casa. Trascorro le mie giornate tra fornelli, letture e sto riordinando cassetti che ormai non aprivo più. 

Ai pochissimi ospiti che arrivano spieghiamo le regole del viaggiatore attento e responsabile.

Ma attenti e responsabili dobbiamo esserlo tutti.

Auguri a tutte le donne da una donna Libera 🙂

Valentina Fasciana, Agrigento locandiera

“Abbiamo l’occasione di dimostrare un grande senso di responsabilità.
Sentirsi responsabili significa RENDERSI CONTO che i nostri comportamenti e le nostre decisioni producono conseguenze per noi ma anche per gli altri, ma significa anche RENDERE CONTO agli altri di ciò che siamo stati in grado di fare.
Esistono dei momenti topici nella storia di ogni comunità, e questo che stiamo vivendo è sicuramente uno di quei momenti. Occorre dimostrare coesione e appartenenza, rispettando le regole che ci sono state date e agendo al meglio perché il contagio si fermi, o almeno rallenti.
Modificare le nostre regole comportamentali, seguire i consigli dati con pazienza, fiducia e rispetto ci potrà far sentire tutti più forti e uniti.

Carmen Gaziano, Palermo, avvocato

Tanti auguri a te piccola donna di oggi che, in questi giorni dal tempo sospeso, hai scoperto che una Corona non fa parte solo di un mondo fatato, ma può incorniciare un virus sbagliato. Tanti auguri a te piccola donna di oggi che hai repentinamente abbandonato la frenesia del presente per godere delle semplici cose che ti rendono simile ad una piccola donna del passato. Tanti auguri a te piccola donna di oggi, affinché tu possa diventare una grande donna del futuro che abbia cura delle debolezze altrui, del pianeta che ti ospita, delle infinite risorse positive che deriveranno dal tuo intelletto, dalla tua caparbietà e dalla tua creatività, avendo sempre memoria di quelle semplici cose che sono il motore di tutto. E che possono ridimensionare ogni Corona al posto marginale che devono avere.

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Laura Ruoppolo, Termoli, storica dell’arte

Sarà di certo una festa della donna diversa, quella di quest’anno. La festa della donna ai tempi del coronavirus che ricorderemo perché trascorsa prudentemente in famiglia con i nostri affetti ritrovati e con la riscoperta che questo è il nostro porto sicuro. Donne che si prendono cura, donne che amano, donne impaurite e che sorridono nonostante tutto.
E sarà bello quando, guardandoci indietro, potremo dire che la nostra forza, la coesione e il rispetto di semplici e importanti regole di convivenza ci ha permesso di poter ritornare a festeggiare con la normalità di sempre.
E, intanto, mentre scrivo, ho in forno una torta.

Vera Morreale, Palermo, insegnante e food blogger

Questa è una giornata davvero speciale per noi donne e a renderla tale non sono certo gli auguri, i fiori o le tenerezze che verosimilmente ci vengono riservate. Oggi è una giornata speciale perché ricordiamo un momento fondamentale dell’umanità che segna un punto di non ritorno. Ed è esattamente su quel punto di non ritorno, che ci dobbiamo concentrare perché è conquista, è parità, è comunione, è umanità. E lo è soprattutto in questo periodo che ci costringe lontani, che dobbiamo stringerci in un grande, grandissimo abbraccio virtuale , in un contesto straordinario e spaventoso dove il concetto di aggregazione e comunità sono banditi noi dobbiamo ESSERE comunità e agire in maniera univoca e contestuale. Perchè solo procedendo nella stessa direzione possiamo contribuire CONCRETAMENTE e supportare i medici e tutte le forze schierate in prima linea per fronteggiare questa terribile epidemia. È a loro che va il mio abbraccio più grande oggi, e va a tutti uomini e donne ?

Valeria Raciti, Catania, vincitrice Masterchef 2019

 

“Più che a un appello per questo periodo di allarme , in cui è stato detto tutto e ancor di più, mi viene da pensare a cosa dobbiamo portar con noi per il futuro dopo questo momento: la consapevolezza che la sanità sia un bene prezioso, da difendere e tutelare sempre. Quei pronto soccorso per ora vuoti di paura ci ricordino che è davvero possibile continuare a farne un uso sensato e responsabile. Il mio augurio va a tutte le donne e mamme della sanità che per ora vivono dove vive quella paura”

Sabrina Spoto, Palermo, cardiologa

C’è un unico appello possibile che sento di fare in queste ore, e in questo momento così insicuro e ‘logorante’ delle nostre certezze e della nostra serenità, ed è quello a seguire le linee guida emanate dal Governo, e suggerite e ricordate ormai quotidianamente dai medici, primari professionisti e virologi che si trovano in prima linea ad affrontare l’emergenza Coronavirus che si sta rivelando prepotente; un appello ad attenersi alle regole come unico tentativo per frenare i rischi, a rinunciare a un briciolo di libertà per difendere chi è più fragile. Una scelta necessaria.

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Jana Cardinale, Marsala, Giornalista ed esperta di comunicazione

Al momento la gente è suddivisa in due categorie: chi si barrica in casa con scorte epocali di farina e carta igienica e chi pensa di fare la vita di sempre perché il Covid-19 è poco più di un’influenza. Sembriamo in bilico fra scelte che oscurano la nostra quotidianità e numeri da pelle d’oca. Proviamo a farne una questione di sfumature invece, dettagli che non ci facciano perdere di vista che essere responsabili significa principalmente esserlo per gli altri. Come la piacevole sfumatura di un pasto consumato al ristorante mantenendo i tavoli alle distanze consentite; la sfumatura di ordinare una pizza a casa e mangiarla sul letto con tutta la famiglia; la sfumatura di tornare ad ascoltare dai nostri genitori o dai nostri nonni cosa significhi guardare nella stessa direzione tenendosi per mano. Il tempo scorrerà più lento, in attesa della “primavera”, ma la bellezza di ciò che vi circonda sarà più vivida di sempre.

Chiara Sicola, Foligno, critico gastronomico Gambero Rosso,

Care amiche italiane, non è un bel momento per festeggiare. In Spagna da pochi giorni abbiamo contagi e morti che ogni giorno crescono di piú, sabato 7 marzo abbiamo raggiunto ormai i 10 morti e 500 contagi. Qua è normale vedere persone con le maschere per strada. Nonostante tutto il sistema sanitario spagnolo è molto forte e noi confidiamo che saranno in grado di affrontare con successo il problema di questa malattia. Però, ora dobbiamo proteggerci tutti starnutendo nel gomito, non salutando con le mani o i baci, ma a distanza prudenziale. Le cosiddette fratellanze di Pasqua, tanto celebri in Andalusia, hanno cancellato i tradizionali “besamanos” e “besapiés” per paura dei contagi. È vero, un po’ ci “guardiamo” dall’Italia, un paese che io amo tantissimo, perché lí ho trascorso degli anni di studio bellissimi. Quando ai telegiornali parlano di tutte le regioni che sono state colpite e anche che le scuole e le facoltà hanno dovuto chiudere, mi commuovo perchè ricordi i bei tempi passati lì e mi sento profondamente addolorata. Speriamo che passi il più veloce possibile e arrivino a scoprire un vaccino per il mondo, poiché questa è una crisi globale. Forza donne italiane, forza amici del Belpaese, forza tutti, ce la faremo!

Victoria Ramirez Marquez, Granada, architetto

 

Lottiamo insieme con senso di responsabilità. Io vivo al nord e cerco di evitare di tornare in Sicilia, per rispetto. Cerchiamo di fare stare i bimbi all’aperto. Evitiamo contatti ravvicinati con gli altri, perché la distanza è un dovere in questo momento. Sfruttiamo questo tempo per ritrovare la famiglia. Questo momento critico deve essere un’opportunità per stare con i nostri figli. È dura ma dobbiamo farcela. Mi auguro che da questa esperienza, quando torneremo alla normalità, che spesso ci sembra banale, tutti avremo capito qualcosa. 

Cristina Spartà, Trieste, ingegnere

 

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