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Home » Un neonatologo in Utin. Intervista al dottore Ettore Mascellino

Un neonatologo in Utin. Intervista al dottore Ettore Mascellino

  • Atuttamamma.net
  • Novembre 17, 2018
  • Salute

Conosciuto e stimato, il dottore Mascellino da anni si occupa dei piccoli guerrieri che lottano nella Utin dell'ospedale Civico di Palermo

Nei reparti di Terapia intensiva neonatale il silenzio è cadenzato dai “bip” dei monitor, dai passi dei medici, degli infermieri e dei puericultori e dai piccoli movimenti dei genitori, che, timidi, iniziano a conoscere i loro bambini. Le Tin sono bolle, sono uteri gregari, sono speranza, paura e vita. Nelle Utin si diventa amici per la pelle semplicemente perchè si è “vicini di incubatrice”. L’incubatrice è una cassaforte e dentro si è certi vi sia tutto l’oro dell’umanità. Dentro l’incubatrice ogni genitore è certo che vi sia il bambino più forte del mondo, il più bello, il più tenace, il “più tutto”. La Utin, nel bene o nel male, la comprende a pieno chi ne fa esperienza. Dicono che i bimbi prematuri sorridano prima degli altri. Non è una leggenda. Lo abbiamo visto con i nostri occhi. Sarà un caso o sarà semplicemente un atto di gratitudine verso la vita? Chissà.

Utin ospedale Civico di Palermo

Nell’Utin dell’Ospedale Civico di Palermo (diretta dal dottore Marcello Vitaliti), un punto di riferimento per la neonatologia, abbiamo conosciuto il pediatra Ettore Mascellino. Senza scendere in dettagli per noi personali, possiamo dirvi che lo abbiamo visto all’opera. Ci ha conquistati per la sua praticità, per la sicurezza affabile, per la maniera di prendersi cura dei piccini ed al contempo anche dei genitori. Una lunga esperienza alle spalle fanno il resto. Nel nostro viaggio tra i meandri della prematurità, abbiamo fatto alcune domande anche al dottore Mascellino, che lavora in un reparto che ha un primato: il trattamento in ipotermia. Non è un trattamento strettamente collegato alla prematurità, quanto all’ipossia (mancanza di ossigeno alla nascita, che può verificarsi nei prematuri come nei nati a termine). Con l’ipotermia si è in grado si scongiurare danni gravi collegati all’asfissia al momento della nascita. Tra questi l’encefalopatia ipossico-ischemica. Abbiamo strappato al dottore Mascellino la promessa che ci dedicherà un approfondimento sul tema. Parliamo intanto di prematurità.

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Cos’è la prematurità?

Per prematurità si intende la nascita di un neonato prima della 37^ settimana di età gestazionale, noi preferiamo il termine di neonato pretermine.
Ma bisogna distinguere gli estremi pretermine che sono quelli nati al di sotto dell 28 settimane i moderatamente pretermine tra le 28 e le 33,6 settimane e i late preterm tra le 34 e le 36,6 settimane di età gestazionale.
Ovviamente tra queste sottocategorie le problematiche sono notevolmente differenti.

Quando la prematurità è critica?

La prematurità è sempre una condizione critica specie perché, come detto, è legata quasi sempre ad un fattore di rischio che mette a repentaglio la salute o la vita del neonato. E’ ovvio che appartenere alle età gestazionali più basse ( sotto le 28 settimane aumenta i tassi di morbilità e mortalità in maniera esponenziale) e sotto questo punto di vista le condizioni che depongono per un maggior rischio il neonato sono in particolare la rottura prematura delle membrane e la corioamnionite.

Quale il vostro protocollo già in sala parto (o operatoria)?

Il buon esito di un neonato e specie di un prematuro inizia in sala parto. Nelle sale parto ci si attiene a linee guida di rianimazione neonatali, standardizzate a livello internazionale, che devono garantire innanzitutto l’omeostasi termica e cardio respiratoria del neonato. Terminata la fase di rianimazione e stabilizzazione si trasporta il prematuro in apposita culla da trasporto in reparto di terapia intensiva. Qui si monitorizzano immediatamente tutti i parametri vitali e noi utilizziamo anche apparecchiature abbastanza sofisticate ( NIRS, CFM, HERO) per monitorizzare il consumo di ossigeno cerebrale e splancnico, il rischio convulsioni e il rischio infettivo in maniera non invasiva. Per la massima care dei neonati gli interventi cruenti ( prelievi inclusi ) vengono ridotti al minimo, e quando c’è bisogno di assistenza ventilatoria cerchiamo di utilizzare la non invasiva per evitare l’intubazione tracheale. Abbiamo delle linee guida interne con cui ci approcciamo alla diagnosi ( eco reni, cerebrale, cardiaca, rx torace) in maniera cadenzata; linee guida per la terapia e il minor utilizzo possibile di antibiotici per prevenire le resistenze microbiche e le sovra infezioni micotiche. Tutto ciò dal momento in cui il prematuro nasce e fino alla dimissione.

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Quali le criticità nel prematuro?

Il primo è il distress respiratorio dovuto all’immaturità polmonare e alla carenza di surfattante polmonare; poi le apnee, classiche del neonato prematuro, e nel lungo termine la malattia polmonare cronica.
Problemi neurologici legati alla fragilità della vascolarizzazione cerebrale del neonato prematuro con rischi di emorragie ventricolari e/o di leucomalacia perivemtricolare.
Problemi cardiovascolari legati soprattutto alla pervietà del dotto arterioso a rischi di bassa pressione dovuta a ipovolemia ( che noi preveniamo in sala parto con il ritardato clampaggio del cordone ombelicale)
Anemia del pretermine e ittero neonatale severo
Problemi metabolici soprattutto del calcio e del glucosio
Problemi renali e pertanto dell’equilibrio acido -base
Problemi infettivologici di vario genere
Problema della retinopatia del prematuro

La giornata tipo in Tin?

La giornata tipo in TIN è veramente complessa. Al mattino si effettuano i controlli diagnostico- strumentali ( ecografie, radiografie, esami ematochimici) già programmati. Si programma la terapia delle 24 ore successive e si preparano le nutrizioni parenterali per i neonati che ancora non mangiano. Si fa un briefing a fine mattina per rivalutare ciò che è stato fatto e ciò che deve essere modificato. Si seguono in ambulatorio i neonati dimessi. Nel pomeriggio e nelle ore notturne si effettuano i controlli programmati al mattino e si monitorizzano in continuano i parametri vitali dei neonati. Si affrontano le emergenze ( che purtroppo non mancano mai ), si fanno le consulenze per il pronto soccorso e si assistono i parti spontanei o cesarei.
La nostra Unità operativa inoltre è uno dei tre centri in Sicilia che effettua il trattamento ipotermico per i neonati nati con asfissia alla nascita per cui il nostro carico di lavoro risulta veramente notevole.

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I genitori e la Tin

I genitori presso la nostra TIN hanno accesso due volte al di per un ‘ora a volta. Ci vorremmo avvicinare all’open day ma ancora constatiamo che ancora i tempi non sono proprio maturi.
Durante l’ingresso informiamo i genitori su ciò che abbiamo fatto con i loro bambini, quali problematiche sono insorti e quali sono i nostri programmi terapeutici. Insegniamo loro a cominciare ad avere dimestichezza con i loro figli e per ora ci fermiamo a questo. Quando poi i neonati passano in terapia subintensiva li facciamo partecipare in pieno all’accudimento del loro figlio cosicché andranno a casa già preparati.

 

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2 risposte

  1. Giovanna Palumbo ha detto:
    2 Marzo 2019 alle 8:26

    Conosco professionalmente il dottore Mascellino e posso soltanto dire e consigliare che è il numero uno. Senza chiacchiere ! Soltanto il suo sguardo amorevole verso i bambini dice tutto e non aggiungo altro.

    Rispondi
  2. Dott.ssa Monia Immordino ha detto:
    2 Ottobre 2021 alle 11:40

    Conosco come Pediatra del mio Matteo, il Dottor Ettore Mascellino, e posso solo dire, che per me, è il top!
    un pediatra meraviglioso!
    Amorevole con i bambini, sempre pronto a rassicurare e a consigliare.
    Sicuro di sé, e molto Professionale.
    Felicissima di averlo conosciuto.
    💙

    Rispondi

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Sono Maristella, mamma, moglie e giornalista professionista. Da piccola volevo diventare Jo March di Piccole donne. Lavoro nel mondo del giornalismo da quando avevo 18 anni.

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