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Home » Parte la fase di convinvenza con il virus, come comportarci per tutelare la nostra salute? Ecco il parere dell’esperto

Parte la fase di convinvenza con il virus, come comportarci per tutelare la nostra salute? Ecco il parere dell’esperto

  • Atuttamamma.net
  • Aprile 26, 2020
  • Coronavirus

Precauzione, ma senza ricercare ovunque il fantasma del virus. In diretta facebook, l'infettivologo Tullio Prestileo ha dato consigli circa la tanto attesa fase della riapertura

Parte l’attesa fase 2 e, come ha dichiarato il premier Conte in conferenza stampa,  potrebbe risalire la curva del contagio. “Bisogna rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro e stare attenti anche nelle relazioni familiari. L’unico modo per convivere con il virus è la distanza sociale così da non ammalarci. Se aumenta la curva, ripartiranno i ricoveri, i morti e a quel punto il danno economico per l’Italia sarà abnorme.”

Consentiti: spostamenti ma all’interno della regione, potranno ricongiungersi i nuclei familiari, ma con le dovute precauzioni e no tassativo a grosse reunion o party familiari. Quindi sì a visite familiari, ma con mascherine ed essenzialmente no a banchetti o assembramenti familiari. Consentiti gli spostamenti tra le regioni solo per: tornare al proprio domicilio, motivi urgenti di lavoro o di salute. Saranno riaperti i parchi ma nel rispetto della distanza. Attività sportiva sì ma a distanza di due metri, per quella motoria è sufficiente un metro. Saranno consentite le sessioni di allenamento degli atleti, ma nel rispetto delle norme del distanziamento sociale, senza assembramento ed a porte chiuso, questo per gli atleti di discipline individuali. Per gli sport di gruppo, la ripresa degli allenamenti  è prevista per il 18 maggio. Per le cerimonie religiose un’apertura per le cerimonie funebri, che saranno consentite con l’esclusiva partecipazione di soli 15 congiunti, all’aperto, con mascherine e rispettando le misure di distanziamento sociale. Sì a ristorazione con asporto, ma davanti al bar o ristorante non potrà esserci assembramento: fila ordinata, distanziamento, si entra uno a uno e il cibo si può consumare a casa o al posto di lavoro, no davanti al posto di ristoro. Riapre manifattura, costruzioni e tutto il settore di commercio relativo a manifatture e costruzioni. Tutte le aziende devono rispettare tutti i protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro. Aziende di trasporto: tutte si devono predisporre al rispetto assoluto delle prescrizioni contenute nel protocollo di sicurezza. Protocollo di sicurezza anche per i lavoratori nei cantieri. Per tenere la situazione sotto controllo è stato disposto un meccanismo elaborato, per cui le ragioni dovranno fornirci informazioni costanti sulle curve epidemiologiche dei territori. Il commercio al dettaglio partirà il 18 maggio.

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Ed ecco che il desiderio di iniziare un ritorno alla normalità si lega a domande, legittimi timori e tanti dubbi su come ci si dovrà comportare per prevenire il rischio di contagio da un virus che in Italia è ancora circolante e continua a mietere tante vittime.

Il dottore Tullio Prestileo, infettivologo palermitano, che è in prima linea nella lotta al Covid all’ospedale Civico di Palermo, in diretta Facebook, ha risposto ad alcune delle domande più comuni relative all’avvio della fase 2.

Il primo giugno dovrebbero riaprire bar, ristorazioni, parrucchieri, centri estetici e di massaggio.

Cosa succede in questo iniziale ritorno alla normalità?

La fase due ci consentirà maggiore libertà. Inizia una fase di riattivazione della nostra libertà di movimento e di conseguenza anche di relazione. Io credo che in questo momento noi dobbiamo fare uno sforzo e forse anche aumentare la nostra capacità di comportamento sicuro attraverso una serie di gesti, tra questi anche l’uso della mascherina. Anche se è un elemento che pone distanza ed a volte crea una certa paura, adesso può essere utile per farci riprendere con più tranquillità una vita post quarantena, dove si potrà fare qualche passeggiata, si potrà accedere a qualche esercizio commerciale in più.

Cosa si deve evitare nella fase 2?

La fase 2 deve vederci essenzialmente attenti. Come dico io in ospedale,  ci deve vedere puntuali sull’improbabile evenienza che qualcuno sia infetto, questo perché  è necessario che nessun focolaio ci possa scappare dalle mani. Uno o più nuovi focolaio potrebbe riproporre un fenomeno di cui noi siamo già a conoscenza e di cui siamo già stanchi. Quindi: distanziamento, uso di presidi di protezione, lavare spesso le mani e le superfici potenzialmente contaminate. Queste accortezze, non solo renderanno più sicura la ripresa di una vita grosso modo normale, ma anche velocizzeranno la chiusura della partita con il virus.

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Dal 4 maggio si riprenderanno le attività ospedaliere di routine?

All’interno del nostro ospedale Civico, abbiamo ragionato in questi termini: la fase due riproporrà una richiesta di bisogno di salute che, in questo periodo e per forza di cose, è stata inibita. Nelle ultime due settimane c’è stata una ripresa di pazienti afferenti al nostro ospedale. Proprio per questa ragione abbiamo messo in piedi da due settimane quella che io chiamo l’azione tecnica della fase due, ossia sottoporre a tampone tutti i pazienti che devono essere ricoverati in ospedale, questo serve a ricercare l’improbabile caso infetto, poiché è proprio questa ricerca che ci permetterà di scongiurare nuovi focolai di infezione che possono riproporre il problema nei termini che abbiamo già vissuto e che ben conosciamo.

Over 65 ancora quali precauzioni?

Gli over 70 con patologie pregresse ipertensive o diabetiche hanno un maggiore impegno di malattia ma anche un rischio di mortalità superiore. Quindi in questa fase di riapertura dovranno essenzialmente fare molta attenzione per sé e per gli altri. Usare i dispositivi di protezione, osservare il distanziamento e le misure igieniche, farlo con un riguardo in più, certi di essere una categoria a rischio, ma anche consapevoli che abbiano il diritto anche loro di una ripresa della normalità.

Un breve vademecum che ci aiuterà a proteggerci dal contagio?

Usiamo la mascherine, distanza di sicurezza, laviamoci le mani con acqua e sapone, puliamo le superfici potenzialmente contaminate con un detergente di uso comune. In merito alla spesa, ritengo che tutto questo andare a cercare il pelo nell’uovo nel sacchetto della spesa e negli involucri non serva. Credo che un sacchetto della spesa o un involucro siano dei vettori di contagio davvero poco efficienti. Vogliamo toglierci il pensiero? Dopo aver fatto la spesa possiamo lasciare il sacchetto un’oretta a decantare fuori dal balcone. Una volta riposti gli alimenti in frigo, laviamoci bene le mani. Uno dei mezzi più potenti contro il contagio è proprio la pulizia delle mani e l’evitare di toccarsi bocca, occhi e naso. Soprattutto cerchiamo di stare sereni, anche perché questa ossessiva ricerca del fantasma non porta a nulla, anzi corriamo il rischio di non poter tornare più a vivere una vita normale.  Con poche, semplici e costanti attenzioni ci tireremo fuori da una condizione difficile, preoccupante e che ormai dura da tempo.

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Maristella Panepinto

Sono Maristella, mamma, moglie e giornalista professionista. Da piccola volevo diventare Jo March di Piccole donne. Lavoro nel mondo del giornalismo da quando avevo 18 anni.

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