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I nuovi sintomi del Covid nei bimbi, la vasculite uno di questi. Lo presenta anche la bimba ricoverata al Di Cristina

La piccina, cinque mesi appena, risponde alle cure e non é in condizioni preoccupanti. Anche il suo caso nello studio sui nuovi sintomi da Covid 19

Una nuova sintomatologia legata al Covid interessa i pazienti pediatrici. Si tratta di una forma di vasculite, peraltro compatibile con diversi quadri virali, come confermano i medici, che ha riguardato una serie di bimbi risultati positivi al tampone, in particolare in Lombardia. Analoga sintomatologia presenta la pazientina di cinque mesi, ricoverata al reparto Malattie Infettive del Di Cristina di Palermo. La piccola ha avuto una storia alquanto singolare. Fatto un primo accesso in ospedale il 12 aprile e sottoposta a due tamponi, è risultata negativa. È stata ricoverata per una decina di giorni e il 25 scorso è tornata in ospedale con una riacutizzazione dei sintomi. Di nuovo il test rinofaringeo, che stavolta però ha dato esito positivo. Presa in carico dall’equipe di quello che è il centro Covid pediatrico di riferimento per la Sicilia occidentale, la piccola è in condizioni incoraggianti. È sottoposta a terapia, alla quale sta rispondendo bene, come ci riferiscono fonti sanitarie interne al nosocomio. La particolarità è però che, sottoposta a un quarto tampone, la piccina è risultata nuovamente negativa.

”La pazientina, riferisce una fonte sanitaria, ha avuto una positivitá con una bassa carica virale e ad oggi risulta già negativa, fermo restando però che sarà sottoposta ad ulteriori tamponi. Ciò non vuol dire che la bambina non abbia contratto il virus, quanto che lo abbia preso in forma lieve da un punto di vista della carica e con una sintomatologia che viene definita nuova, poiché quella comune ha interessato le basse vie respiratorie. L’occorrenza però non ci stupisce, vuoi perché siamo di fronte a un virus nuovo, che potrebbe presentare ancora variegate sintomatologie, vuoi perché non è atipico che dentro un quadro virale o post virale si presenti una vasculite. Ed è interessante, a tal proposito uno studio della Società italiana di Reumatologia pediatrica, che pone l’accento sulla cosiddetta sindrome di Kawasaki, compatibile con un quadro Cov-2. La buona notizia è che la bimba reagisce alle terapie e che è il solo caso positivo in ospedale. Quanto succede dimostra che non si deve abbassare la guardia, che la prudenza occorre anche e soprattutto con i piccini, sebbene in un primo momento sembrava non fossero particolarmente interessati dal virus. Le condizioni della bimba ricoverata nel nostro nosocomio sono incoraggianti, dovrà rimanere in ospedale per completare la terapia e verificare una totale risoluzione dei sintomi.”

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Lo studio sulla sindrome di Kawasaki

Il Gruppo di Studio di Reumatologia Pediatrica della SIP, in merito ai numerosi casi pediatrici di vasculite legate al Covid, è arrivato a queste osservazioni:

”Nelle ultime settimane è stato segnalato, in particolar modo nelle zone del paese più colpite dall’epidemia da SARS-COV-2, un apparente incremento di bambini affetti da malattia di Kawasaki. In una percentuale non trascurabile di casi la malattia si è presentata con un quadro clinico incompleto o atipico e si è caratterizza per la tendenza alla rapida evoluzione verso una sindrome di attivazione macrofagica, che ha richiesto trattamenti di seconda linea e, non raramente, il ricovero in terapia intensiva pediatrica. Una quota di questi bambini ha presentato, in occasione del ricovero o nelle settimane precedenti all’esordio, un tampone positivo per l’infezione da SARS-COV-2 o ha avuto, comunque, contatti con pazienti affetti. Ci è giunta notizia indiretta che alcuni di questi pazienti sono risultati positivi alla sierologia per Coronavirus, nonostante i tamponi fossero negativi.
Non è chiaro se il virus SARS-COV-2 sia direttamente coinvolto nello sviluppo della malattia di Kawasaki o se le forme che si stanno osservando rappresentino una patologia sistemica con caratteristiche simili a quelle della malattia di Kawasaki, ma secondaria all’infezione. In ogni caso, data l’elevata incidenza di queste forme gravi in zone ad alta endemia di infezione da SARS-COV-2, l’associazione non appare casuale. Le osservazioni riportate rendono, quindi, opportuna un’attiva sorveglianza nei confronti di queste forme, al fine del loro pronto riconoscimento e del tempestivo trattamento. Per lo stesso motivo,è ragionevole ritenere che in qualunque bambino che si presenti in questo periodo con un quadro di malattia da Kawasaki debba essere esclusa con particolare cautela un’infezione da virus SARS-COV-2. In considerazione della peculiarità del fenomeno, il Consiglio Direttivo del Gruppo di Studio di Reumatologia della SIP ha deciso di promuovere una raccolta dati di questi casi con l’obiettivo di caratterizzarne le manifestazioni cliniche, le terapie eseguite e l’evoluzione.

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Cos’è la sindrome di Kawasaki

È una vasculite, ossia un’infiammazione dei vasi sanguigni, che tende a presentarsi nei neonati e nei bambini (a partire dai primi mesi di vita fino ai 5-6 anni d’età).

Il processo flogistico interessa, in modo particolare, le arterie di medio calibro e, nel 20% circa dei pazienti non trattati, può coinvolgere le coronarie.

Ancora oggi, la causa della malattia di Kawasaki è sconosciuta, ma le manifestazioni cliniche suggeriscono l’intervento di agenti infettivi o di una risposta immunologica anomala in bambini geneticamente predisposti.

La malattia di Kawasaki è presente in tutto il mondo ed i casi si verificano tutto l’anno, ma più spesso in primavera o inverno.

Le manifestazioni precoci della malattia di Kawasaki comprendono febbre alta e persistente (dura almeno 5 giorni ed, in genere, è superiore ai 39°C), irritabilità, letargia occasionale e dolore addominale di tipo colico.

Entro 5 giorni dall’esordio, si manifesta un esantema maculo-papuloso che interessa inizialmente il tronco e la zona però-anale quindi si estende al viso e agli arti. Questa eruzione generalmente, scompare dopo una settimana.

Nella maggior parte dei casi, l’esantema della malattia di Kawasaki è accompagnato da congestione delle mucose congiuntivali, con occhi molto arrossati.

Inoltre, sono presenti gola arrossata, lingua a fragola, secchezza e fessurazioni dolorose delle labbra.

 

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