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Giovane mamma muore a Palermo dopo aver mangiato gamberi

Uno shock anafilattico pare sia la causa del decesso di una giovane mamma di origini tunisine

Una mamma di ventisette anni muore per shock anafilattico dopo aver mangiato una pietanza a base di gamberi. È successo a Palermo è la vittima è Refka Didri, una giovane di origini tunisine, mamma di un bimbo di otto mesi e, fatalità, impiegata nel ristorante stellato I pupi di Bagheria. Una ragazza che voleva fare della cucina il suo futuro professionale, perde la vita per un’allergia alimentare di cui probabilmente non era a conoscenza. “Un fulmine a ciel sereno che non ha lasciato scampo. La nostra Refka, volto sorridente del ristorante I Pupi, è stata colpita da una fatalità che l’ha strappata ai suoi familiari, agli amici e al suo lavoro”.

Un post su Facebook di Laura Codogno, moglie dello chef stellato Tony Lo Coco, annuncia la tragedia. La giovane impiegata del ristorante di Bagheria, Refka è morta dopo due giorni di coma, probabilmente dopo aver mangiato un piatto a base di gamberi a cui era allergica. Lascia il compagno e un bimbo di appena 8 mesi. Un dramma immenso, una notizia terribile che lo stesso Lo Coco racconta con un nodo in gola.

“È successo giovedì notte. Dopo il lavoro è tornata a casa – racconta -. Ci è stato detto che lì, dopo aver appena assaggiato un piatto di pasta che conteneva gamberi si è sentita male fino allo choc anafilattico”. Un terribile gioco del destino per una giovane che proprio tra i piatti aveva costruito il suo futuro. “Era un perno del nostro ristorante da 4 anni – racconta lo chef -.. Braccio destro di mia moglie Laura, direttrice di sala”.

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COS’È LO SHock ANAFILATTICO?

Lo shock anafilattico è una reazione allergica particolarmente severa, che si manifesta solamente in alcune circostanze.  Cibi particolarmente allergizzanti, farmaci e punture di insetti fanno parte della casistica che causa lo shock. Saperne riconoscere prontamente i sintomi risulta quindi essenziale per arrestare l’innesco di una cascata di eventi emodinamici che possono portare a morte del paziente. I medici però puntualizzano che un’allergia grave può insorgere anche in età adulta. Condizione meno frequente, ma comunque possibile. Per cui, sebbene raramente, può capitare di diventare allergici da grandi a un cibo, a un farmaco o alla puntura di un insetto, che abbiamo sempre tollerato. Sono condizioni peregrine, poiché le allergie si manifestano in maniera franca già nell’infanzia e sono accertabili intorno al 5/6 anno di vita (prima di può incorrere nei cosiddetti falsi negativi). Il pesce è un alimento particolarmente allergizzante. Non si è genericamente allergici al pesce, ma a taluni tipi di pesce e i crostacei, alla cui famiglia appartengono anche ai gamberi, fanno parte della lista.

Allergia al pesce

Quella ai prodotti della pesca è una delle allergie alimentari più frequenti nei Paesi scandinavi, dove “spopola” quella al merluzzo. Sulla possibile origine professionale della malattia vale lo stesso discorso fatto per il latte (il rischio è maggiore per le persone che lavorano a stretto contatto con l’alimento, ad esempio in stabilimenti dove si producono farine di pesce). A livello intestinale, infatti, sono presenti immunoglobuline IgAsecretorie, capaci di impedire l’assorbimento sistemico degli allergeni, mentre la stessa protezione non sussiste a livello respiratorio (per questo motivo si rende necessario l’utilizzo di mascherine). Se dopo un pasto a base di pesce si avvertono disturbi riconducibili alle allergie alimentari è importante eseguire una serie di test diagnostici per scoprire se si tratta di una reazione pesudoallergica o di una vera e propria allergia (molti pesci contengono sostanze istaminoliberatrici o sono essi stessi fonte di istamina).

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Il quadro sintomatologico associato allo shock anafilattico, complesso e multiforme, passa generalmente attraverso una serie di manifestazioni di gravità crescente:

brusco calo pressorio e tachicardia → prodromi dello shock anafilattico: pallore intenso, orticaria generalizzata (pruritoche inizia di solito a mani e piedi), sudorazione profusa con cute fredda, vertigini, senso generalizzato di grave malessere, ansietà, angoscia, raucedine, abbassamento della voce, disfonia, tossestizzosa;

angioedema delle vie aeree superiori → broncospasmo e importanti difficoltà respiratorie, tachipnea con respirazione superficiale (ipocapnia); possono comparire sintomi enterici (dolori addominali, nausea e vomito) e si apprezza una reazione cutanea generalizzata (arrossamento e prurito diffuso);

cianosi (colorazione bluastra della cute) e marcata sensazione di soffocamento;

→ collasso circolatorio, perdita di coscienza e convulsioni → coma e morte che sopraggiunge in seguito all’asfissia, alla grave ipossia o per arresto cardiocircolatorio legato all’ipotensionesevera.

La comparsa dei sintomi tipici dello shock anafilattico segue l’esposizione all’allergene di un tempo variabile da pochi secondi ad oltre un’ora (intervallo medio inferiore ai 10 minuti), subendo in tal senso l’influenza di diversi fattori, come la struttura e la via di introduzione dell’antigene (orale, inalatoria, endovenosa…). Nelle forme ad esordio rapido, per esempio, lo shock anafilattico compare in maniera brusca, scorporato dai prodromi appena elencati.

Dal momento che soltanto una terapia tempestiva ed adeguata può riportare progressivamente alla normalità i parametri vitali ed il quadro clinico, la prognosi è tanto più grave quanto più breve è il tempo che intercorre tra l’esposizione all’allergene e la comparsa del quadro clinico tipico dello shock anafilattico. Inoltre, è noto come la gravità della reazione allergica sia inversamente proporzionale al tempo di insorgenza, anche se in alcuni casi una sintomatologia grave può manifestarsi a distanza di alcune ore.

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INCIDENZA DELLO SHOCK ANAFILATTICO: stimata in 30-50 casi ogni 100.000 abitanti per anno, con una mortalità dello 0,0006% (negli Stati Uniti si stima che un decesso su 1600 sia dovuto ad uno shock anafilattico, mentre la popolazione considerata a rischio è compresa tra l’1 ed il 15 percento).

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