Siamo felici, in questa quinta puntata dedicata ai matrimoni, di raccontare le nozze di Emmanuele D’Urso, il nostro bravo webmaster. Pochi giorni fa, Emmanuele ha sposato la sua Ekaterina (detta Katya), una bella e dolce ragazza russa, di Perm (vicino ai freddissimi monti Urali). Un amore nato, come molti grandi amori, con la complicità del caso. Emmanuele, infatti, oltrechè webmaster è anche cantante e musicista ed è stato grazie alla musica, che ha conquistato la sua bella Katya, che di mestiere fa il medico. Una bella storia d’amore che corre lungo un ponte ideale che, dall’assolata Sicilia, arriva fino alle suggestive atmosfere di Perm (dove in inverno si sfiorano i meno trenta gradi). Non vi sveliamo altro. Facciamo raccontare tutto agli sposini.
Descrivete in una sola parola le vostre nozze
Il nostro matrimonio per noi è stato una favola
Dove, come, quando…
Ufficialmente ci siamo sposati a Casteltermini, anche se la cerimonia e i festeggiamenti si sono svolti nella vicina Acquaviva Platani, più precisamente in una bella tenuta, immersa nel verde dei monti Sicani. Il tutto si è svolto in un’unica giornata all’insegna dei sentimenti, delle emozioni e del divertimento. Ci siamo sposati l’11 Luglio 2018.
Partiamo dal dire che volevamo realizzare un matrimonio a kilometro zero, ovvero attingendo a tutto quello che il nostro territorio può dare. La tenuta da noi scelta rappresenta un fiore all’occhiello. Ci è piaciuta, innanzitutto, l’estetica rustica e raffinata della location, condita dalla presenza di una grande ed elegante piscina (su un prato all’inglese sempre pulito e ordinato) che, durante i festeggiamenti, abbiamo potuto anche utilizzare. In secondo luogo, abbiamo apprezzato la presenza di quattro stanze, ben fornite, graziose e intime, considerando che era nostra intenzione soggiornare nella villa sia il giorno prima che il giorno dopo del matrimonio e svolgere lì tutte quelle ritualità che di solito si svolgono nelle rispettive case degli sposi (serenata, trucco, parrucco, fotografie e video). In terza base, la presenza di un porticato sotto il quale far sedere gli ospiti e disporre i tavoli per il pranzo proteggendoli dal caldo torrido, porticato che accerchia un piccolo prato (nel cui centro sorge un bell’albero di ulivo) sul quale abbiamo deciso di svolgere il rito. A questo si aggiunge la disponibilità immensa e la professionalità dei proprietari.
I dettagli del grande giorno?
Il giorno prima del matrimonio ci siamo già spostati presso la Villa, con i nostri genitori, e la sera abbiamo potuto dar vita alla serenata, momento che ci ha divertiti e rilassati, nonostante le mille cose da fare. Il giorno del matrimonio, la Villa si è trasformata quasi in un set televisivo, grazie alla presenza dei fotografi e videomaker, truccatrici, parrucchieri, fioristi e ristoratori. La sveglia è suonata alle 7 circa per iniziare a preparare tutto quanto per la cerimonia. La presenza dei parenti e degli amici (soprattutto i testimoni) hanno reso tutto questo divertente e leggero. Mentre i fioristi montavano il gazebo, costruito appositvamente per noi, e i ristoratori preparavano i tavoli e disponevano le sedie per il rito, i fotografi si divertivano ad immortalarci nelle situazioni più naturali possibile. Alle undici circa, ha avuto inizio la cerimonia civile, in cui abbiamo utilizzato il rito della sabbia. La particolarità della cerimonia è stata la presenza di due celebranti, uno per l’Italia e uno per la Russia, visto che tra gli ospiti una buona quantità veniva direttamente dalla città di Perm’ e dall’Ukraina. La cerimonia è stata toccante ed emozionante, mantenendo quel velo di leggerezza e di ironia che, fondamentalmente, ci appartengono. Dopo la cerimonia è stato servito immediatamente un aperitivo a base di prosecco e fingerfoods. Successivamente, ha avuto inizio il pranzo, con un grande coinvolgimento degli ospiti (una cinquantina). La festa si è prolungata fino a tarda notte. Infatti dopo il pranzo ci siamo rilassati in piscina con tutti gli ospiti (abbiamo fatto anche il bagno) e poi, con gli amici musicisti, abbiamo improvvisato una jam session, mentre i camerieri servivano una cena a buffet.
L’abito della sposa, come lo hai scelto?
Katya: Per la scelta dell’abito da sposa, ci tenevo particolarmente a coinvolgere sia mia madre che mia sorella e ho sfruttato la possmibilità di essere a Perm’ per le vacanze di Natale per cercarlo. La fortuna ha voluto che in un paio di giorni siamo riuscite a trovarlo, grazie anche alla professionalità della Fashion Designer Natasha Bovykina e del suo team. La cosa bella e simbolica è che si tratta di un laboratorio della mia città, ma conosciuto anche a livello internazionale. In un solo incontro, la sartoria è stata capace di allestire un abito su misura per me, senza rivedermi una seconda volta, nonostante fosse un lavoro di sartoria totalmente fatto a mano.
Trucco, parrucco e foto?
Anche per il trucco e parrucco abbiamo voluto attingere dalle professionalità castelterminesi, nelle figure di due sorelle, Katia e Debora, molto brave e professionali. In realtà, tra i truccatori era presente anche una Make Up Artist russa, Olga Orlova. Tutto è filato liscio, e siamo rimasti soddisfatti dell’operato. Per quanto riguarda i fiori, dei bravi fioristi (sempre di Casteltermini) hanno realizzato ogni nostro desiderio, costruendo, addirittura, un gazebo in legno su misura per noi, arricchendolo con fiori e veli in maniera impeccabile. I fotografi sono la cosa di cui siamo rimasti più impressionati. Salvatore, Valentina &co. non sono solo dei grandi amici, ma dei grandissimi professionisti. Hanno la capacità innata di riprendere i dettagli più intimi e caratteristici e di elaborarli in maniera velocissima e perfetta. Ci hanno messo a nostro agio per tutta la giornata, semplificando il nostro ruolo di “modelli di giornata”. Inoltre, fiore all’occhiello, ci hanno regalato un video da proiettare durante la serata con una sintesi dei momenti e delle emozioni più importanti della giornata.
Il banchetto di nozze?
Chef, camerieri e alimenti a kilometro zero. Come catering abbiamo scelto il catering di un ristorante sempre di Casteltermini. Abbiamo optato per un menù fresco, a base sia di carne che di pesce, capace di accontentare un po’ tutti. Gli alimenti usati per la preparazione dei piatti erano freschi di giornata e cucinati divinamente dallo Chef Paolo e dal suo staff. Il servizio è stato molto cortese e grazioso ed ogni singola cosa era sotto controllo dello chef, che ci teneva ad accertarsi costantemente che tutto andasse per il verso giusto e che tutti gli ospiti fossero soddisfatti sia del cibo che delle porzioni. Nonostante la particolarità della giornata, lo staff non si è tirato indietro e, nonostante la stanchezza, ha sempre accontentato ogni nostra richiesta, visto che, in realtà, oltre al pranzo servito a tavola, abbiamo pensato di organizzare anche una cena a buffet. Una bellissima giornata tutta all’insegna della festa.

Raccontateci della festa…
La festa è stata coinvolgente, intima e divertente, meglio di come la avevamo pensata. Ci siamo impegnati per creare un’atmosfera leggera e romantica, non dimenticando di mettere a proprio agio tutti gli ospiti e di renderli parte integrate e partecipe dell’evento. L’animazione è stata fantastica, grazie ai nostri amici che mai un secondo ci hanno lasciati da soli. Come accennato prima, abbiamo iniziato col piede giusto fin dalla mattina. Con nostra grande sorpresa, alcune tradizioni russe si sono integrate a quelle siciliane creando un’atmosfera particolare, grazie agli ospiti che ci mettevano del loro affinché tutto fosse bello ed indimenticabile. Oltre alla jam session con i vari musicisti nostri amici, è stata fondamentale la presenza di Salvo G. e Angel B. Dj, anche loro di Casteltermini, che hanno esaudito le nostre richieste e, anzi, mettendoci del loro ci hanno fatti divertire.
In quanto tempo avete organizzato le nozze?
In linea teorica in un anno, ma praticamente abbiamo lavorato non più di un mese, perché ogni persona o attività coinvolta ha saputo fare bene ciò per cui sono stati chiamati in causa. Tra il pranzo e la cena, gli invitati sono stati complessivamente una settantina.
Un ricordo speciale del matrimonio?
Possiamo dirne due?
Emmanuele: Il primo ricordo speciale è stato il ballo degli sposo. Abbiamo voluto aprire così i festeggiamenti serali, eseguendo una coreografia realizzata da Katya, grande appassionata di danza. Ci siamo divertiti sia a prepararla che ad esibirci e, sicuramente, è uno di quei ricordi che non se ne andranno mai. Katya: Il secondo ricordo è quando Emmanuele ha cantato una sua canzone che aveva scritto per me quando ci siamo conosciuti. Oltre ad averla cantata, accompagnandosi con la chitarra, durante il pranzo, è stata inserita nel video trailer realizzato dai fotografi, in una versione in studio.
Un passo indietro nel tempo. Come vi siete conosciuti?
Emmanuele: Ci siamo conosciuti a Perm’, in circostanze casuali ed imprevidibili. Conobbi la madre di Katya in Sicilia durante una tappa della “Settimana Russa in Sicilia”, poi io andai a Perm’ a fare dei concerti e la madre di Katya aveva due biglietti per un mio spettacolo. Non potendo venire, venne al posto suo proprio Katya, e da lì, tra qualche messaggio, qualche casualità e un po’ di fortuna è nato l’amore. Io, come sempre, facevo il cantante e il grafico (cose che faccio ancora adesso), lei lavorava come assistente di un medico in Russia. Le ho chiesto di sposarla nella meravigliosa cornice della Scala dei Turchi, non prima di un buon mojito per scacciare via la paura. Era passato meno di un anno, ma tra una cosa e un’altra avevamo convissuto, praticamente, da quando ci siamo conosciuti.
Katya, è stato difficile lasciare la tua terra?
Trasferisi non è mai facile, ci sono cose che lasci e cose che trovi. Avevamo l’appoggio delle nostre famiglie, e questo ci ha aiutati tanto. Per il resto, l’amore ha fatto il suo e ci ha resi consapevoli che le cose materiali, il lavoro, la sicurezza economica arrivano col tempo, se l’amore che ci lega si rafforza ogni giorno, supportandoci e aiutandoci anche nei momenti più complicati.
Alla nuova coppia di sposi auguriamo ogni bene…auguri e ad maiora!