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Home » Coronavirus, il primario pediatra ci suggerisce il decalogo della quarantena per genitori e bimbi

Coronavirus, il primario pediatra ci suggerisce il decalogo della quarantena per genitori e bimbi

  • Atuttamamma.net
  • Aprile 9, 2020
  • Salute

Il professore Giuseppe Iacono dà preziosi consigli per affrontare queste giornate a casa. Suggerimenti utili per grandi e piccini

La vita dei bimbi in questo periodo è stravolta come mai si sarebbe potuto immaginare. Cambia del tutto la routine quotidiana: niente scuola, palestra, parco, corso di musica o inglese, incontri con nonni e amici, passeggiate in centro o pomeriggi in ludoteca. A un mese dall’inizio delle strategie di contenimento, bimbi e genitori iniziano a sentire forte il peso dello stare a casa, una condizione però necessaria per arrivare al traguardo del contagio zero. Fermo restando che le mura domestiche sono un luogo sicuro, comodo e privilegiato per trascorrere la quarantena, si cercano soluzioni anti-noia per i nostri piccoli e consigli per far rispettare le regole casalinghe. Per aiutarci nel regolare la routine dei nostri bimbi, abbiamo chiesto dei consigli al professore Giuseppe Iacono, gastroenterologo pediatra, già primario al Di Cristina di Palermo, che, in due tranche, ci parlerà di buone abitudini quotidiane, di un prezioso decalogo/guida per i genitori e di buona alimentazione per i nostri piccoli.

Oggi la prima parte, dedicata alla routine e al decalogo da quarantena.

Professore, come potere affrontare questi giorni di primavera in casa?

Cerchiamo di tenere a mente, laddove possibile, quattro parole d’ordine:

Moderazione

Varietà

Buon senso

Buon esempio

I consigli che provo a dare ai tanti genitori che in questi giorni me li chiedono, sono più dettati dal buon senso che non dall’esperienza da medico, poiché questo tempo che stiamo vivendo è singolare, non ha precedenti e ci auguriamo non si replichi più in futuro. Quarantena  chiaramente significa dovere stare a casa con i propri figli e necessariamente organizzarsi. Cosa fare? Che atteggiamento tenere?Come organizzarsi? Queste ed altre domande ci pongono i genitori. Non è semplice dare delle risposte scientifiche valide o quantomeno attendibili. È facile cadere nell’enfasi emotiva, che non aiuta i più piccoli a vivere questa inedita situazione.

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Essere bambini vuol dire, a differenza dell’essere adolescenti, dipendere quasi totalmente dai genitori. È una condizione particolare che nel corso della vita non si ripeterà più. Pertanto la prima evidenza è che per qualsiasi vicenda i bambini e le bambine vivono gli stati emotivi dei loro genitori, sono estremamente permeabili alle loro ansie e paure, alle loro inquietudini. Allo stesso tempo la presenza dei genitori è un elemento rassicurante.

Come reinventarsi e riorganizzarsi in tempi di quarantena

Non è così semplice.  Per non fare annoiare con la ripetitività i nostri piccoli, così ricchi di fantasia  e di inventività da far invidia a Leonardo da Vinci, i genitori dovranno dar fondo alle iniziative più strane ed inverosimili inventando favole, giochi calandosi nei momenti ludici più semplici che mai prima d’ora avevano percorso, e scoprendosi ad un tempo genitori e maestri d’asilo o insegnanti di scuola elementare e perché no professori tuttofare di  scuola media. Poi, per non essere troppo pesanti ed asfissianti, ci si improvvisa maestri di cucina ed altro pur di trascorrere la giornata in maniera leggera così da stuzzicare la curiosità di queste creature, che, ad onor del vero,  accettano questi momenti di condivisione genitoriale che verosimilmente non ricapiteranno più, non in maniera tanto continuativa e intensa come oggi.

La giornata tipo per i nostri bimbi

Per quanto riguarda la gestione della giornata tipo, conviene cercare di mantenere i ritmi , i tempi di gioco, dei pasti , delle pause di riposo, e nei bimbi più grandicelli, i tempi di studio quasi che fossero in classe con i compagni e le maestre (il cosiddetto e-learning), per evitare di sconvolgere i ritmi circadiani. Uno spazio importante va dato al gioco e i genitori devono mettere sul tappeto tutta la loro fantasia nel proporre dei giochi da condividere coi loro piccoli cercando di non porre solo divieti e raccomandazioni, perchè appunto i giochi hanno un valore inestimabile per lo sviluppo cognitivo ed emotivo, soprattutto in questo momento particolare per la loro crescita.

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Il decalogo della quarantena

Noi pediatri dovremmo fornire una sorta di decalogo ai genitori di bambini sotto i 6 anni, versatile anche v  per bambini più grandicelli, così da aiutarli in questi momenti di disagio collettivo

Di seguito il decalogo distribuito dalla SIPPS (Società di Pediatria Preventiva e Sociale )

1. Giochiamo a scoprire come farci aiutare dai bambini nelle situazioni quotidiane?

(Il tempo passato vicino ai genitori ad imitarli è un ottimo sistema di apprendimento cognitivo ed emotivo: si favorisce la motricità fine, quella generale e la relazione interpersonale);

 2. Giochiamo ad insegnare ai bambini a vestirsi?   (Solitamente è nell’autonomia personale che noi genitori, ci sostituiamo ai nostri bambini. Possiamo riscoprire i passaggi insieme a loro, giorno dopo giorno) ;

3. Giochiamo a condividere le attività di cucina?

(Preparare una polpetta, spremere un’arancia, tagliare una banana od un uovo sodo a pezzetti: pensiamo che soddisfazione avranno i bambini nel mangiare o bere qualcosa preparato da loro stessi!) ;

4. Giochiamo ad infilare, ad usare mollette, a raggruppare oggetti?

(L’apprendimento dei primi concetti matematici come l’addizione o la sottrazione diventano facile come un gioco, appunto, se si confezionano mucchietti di oggetti simili, come maccheroncini di pasta da infilare per costruire collane, braccialetti da regalare , oppure frutti di stagione da mettere in cestini);

5. Giochiamo a fare nodi, nastri, fiocchi?

(Bastano semplici stringhe colorate, si può iniziare con le scarpe non ancora calzate, per passare alle scarpe da ginnastica);

6. Giochiamo con la palla, palline di carta, con la corda?

(Sono giochi che implicano il rapporto collaborativo tra persone, siano due o più fratelli, siano genitore e figlio: stimoliamo il

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movimento armonico, la socializzazione, la consapevolezza dell’ambiente circostante. Se siamo in appartamento con vicini che potrebbero essere disturbati, confezioniamo insieme una palla di carta incerottata con lo scotch: farà meno rumore) ;

7. Leggiamo loro storie drammatizzandole e costruendole?

(Proviamo ad usare sfumature e cadenze diverse per i diversi personaggi, per rendere più fantastica e coinvolgente l’atmosfera. Proviamo a non leggere in fretta) ;

8. Utilizziamo scatole di cartone di diverse dimensioni?

(Proviamo a costruire casette, automobili, aeroplani, spade, corazze, elmi. Bastano forbici, nastro adesivo, colla per arrivare a confezionare una automobile o una astronave in cui sedersi per far finta di trasformarsi in piloti, astronauti, cavalieri e principesse);

9. Aiutiamoli a danzare, ballare ascoltando musica con noi?

(Il movimento, la danza, imitando i passi della mamma e del papà, li stimolerà ad essere armoniosi);

10. Aiutiamoli a cantare, singolarmente e con noi?

(Ascoltare e ascoltarsi, imparare piccole canzoncine, scoprire le rime, riprodurle insieme, aiuta anche a riprodurre bene i singoli suoni delle parole).

Sono regole semplici, che oggi possono risultare molto efficaci.

Grazie professore e buona Pasqua!

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Maristella Panepinto

Sono Maristella, mamma, moglie e giornalista professionista. Da piccola volevo diventare Jo March di Piccole donne. Lavoro nel mondo del giornalismo da quando avevo 18 anni.

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