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Il MuBa, dove la magia diventa possibile, per grandi e piccini

La nostra esperienza al Museo dei Bambini di Milano, alla scoperta del rispetto per la natura

Al MuBa siamo capitati per caso e siamo certi che vi torneremo presto, perché al MuBa stanno bene grandi e piccini. Nel cuore di Milano, tra San Babila e la Besana, si trova questo posto, che sa insieme di accoglienza, natura, libertà ed allegria. MuBa sta per Museo dei Bambini ed è davvero la maniera migliore per iniziare i più piccoli all’amore per i musei, le mostre, le installazioni. Abbiamo contatto il museo telefonicamente dalla Sicilia, nel giro di pochi minuti era già tutto organizzato. Abbiamo partecipato alla mostra Gioco Natura. Malgrado i nostri dieci minuti di ritardo, ci hanno aspettati così da consentirci di fare perbene il percorso. Con noi, due adorabili e preparatissime guide e poi un gruppo di famigliole ed anche una coppia affiatatissima di nonna, l’elegante e dolce signora Paola e vispissimo nipotino, Antonio, un concentrato di energia e acume.

Mostra Natura al MuBa

 

Raffaele che, pur essendo un bimbo socievole, ha sempre bisogno di una buona mezz’ora per prendere le misure a cose e persone, stavolta si è lanciato senza un istante di esitazione. Via le scarpe ed ecco bimbi e grandi a fare la prima esperienza. C’è un prato e tra le foglie (riprodotte in cartone pressato) si nascondono fiori, frutti, animaletti. Starà ai bimbi ritrovarli, comporli, osservarli e riportarli al loro posto, certi che nella natura ciascuna cosa trova la sua collocazione perfetta.

La Natura e i cinque sensi

Eccoci alla seconda esperienza, i bimbi possono toccare le infinite cose belle, che la natura offre. Scorrazzano tra teche e cassetti, toccano sassolini, ghiande, nocciole, annusano la cannella e poi sfiorano il dorso ruvido di una conchiglia. Ed è un bel vedere osservare i loro occhi sgranarsi alla vista di un sasso dalla forma e dalla consistenza bizzarre o annusando una pietra ancora fitta di muschio. Vedere un bimbo alle prese con una sua “prima volta” è un piccolo miracolo quotidiano, che ci insegna l’arte dello stupore. Mi ha colpito la capacità delle animatrici di guidare, falsi ascoltare, senza mai dover forzare la voce, ma con la capacità di convincimento che ha chi sta proponendo una bella storia. Di fronte a un tavolo, che si trasforma in uno schermo gigante, i piccoli possono vedere una pietra e un fungo al miscroscopio e scoprire che una cosa infinitamente piccola può diventare gigantesca o, viceversa, un gigante può farsi improvvisamente bambino. Ultima tappa della mostra è una sorta di danza, ma senza musica. I piccoli sgattaiolano tra una tessuto e un altro, dentro un’installazione di legno, che insegna il senso della soglia, del varco, del limite e poi dell’apertura nel ritrovarsi.

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Il MuBa è una piccola magia

Un’ora di magia, vissuta come un inno semplice alla natura, vissuta attivando i cinque sensi, allenando la capacità della stupore e poi la possibilità di toccare, ascoltare, annusare, osservare. È stato entusiasmante vedere mio figlio fare gruppo con bimbi appena conosciuti, percepire quell’armonia perfetta che i piccini sanno creare. Sullo sfondo i colori e un’atmosfera che sa insieme di casa e di libertà. Un modo semplice ed efficace per spiegare ai bimbi la natura, per educarli al rispetto e alle coccole di quel che tutti abbiamo sotto il naso, ma di cui spesso ci dimentichiamo. La mostra è visitabile fino al 6 gennaio 2020 dal lunedì al venerdì ed è adatta ai bimbi dai 2 ai 6 anni. Per info su orari e giorni di ingresso e costi dei biglietti basterà collegarsi al sito www.muba.it. Il MuBa ha anche uno spazio verde esterno aperto al pubblico, dove si possono fare rilassanti passeggiate o dove è possibile leggere un libro sul prato o su un muretto. Vi è anche un bistrot per gustose pause insieme ai piccoli. Ne scrivo e mi viene voglia di tornarci immediatamente. Gioco natura è una maniera per nulla complicata di capire quanto prezioso sia l’ambiente e quanto poco ci vorrebbe per amarlo per come si conviene.

Ps: nei luoghi belli è facile fare begli incontri. Così è successo a noi con il piccolo Antonio e con le sue simpatiche mamma, Teresa e nonna Paola. Vi sono luoghi belli in tutti i sensi. Complimenti e ad maiora!

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