“La competenza medica e l’ascolto”. Sono queste le chiavi per la cura dell’endometriosi. Lo ha ribadito con fermezza il dottore Antonio Maiorana, ginecologo e pioniere della lotta alla malattia endometriosica.
Tre milioni di donne in Italia soffrono di endometriosi. Il dato siciliano rispecchia quello nazionale. Sono più di duecentocinquantamila le pazienti con endometriosi, con un’incidenza della malattia su circa il 15% delle donne in età riproduttiva, con un picco tra i 25 e i 35 anni di età. I dati emergono nella giornata regionale dedicata alla patologia, che si è svolta nella sala multimediale dell’Arnas Civico di Palermo. A coordinare la tavola rotonda il dottore Antonio Maiorana, direttore dell’Uoc di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale di città, da oltre un ventennio al timone della ricerca e della cura della complessa patologia infiammatoria femminile.
Una patologia a lungo incompresa, erroneamente ascrivibile ai “dolori mestruali da sopportare”. Non é così, poiché l’endometriosi é una malattia infiammatoria cronica, che, se non trattata, può portare disagi addirittura invalidanti e conseguenze anche gravi in chi ne é affetta.
Cos’é l’endometriosi?
L’endometriosi, o malattia endometriosica, è una condizione caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale in organi diversi dall’utero in porzioni non appropriate dell’organo stesso.
Sintomi dell’endometriosi
Tra i sintomi più caratteristici dell’endometriosi, figurano senza dubbio:
- Dolore pelvico ricorrente (in genere, ricompare poco prima e durante le mestruazioni);
- Vulvodinia ricorrente (dolore cronico a carico della vulva e dei tessuti che circondano l’accesso alla vagina);
- Dismenorrea (mestruazioni estremamente dolorose);
- Dispareunia (dolore genitale e in zona pelvica durante i rapporti sessuali);
- Menorragia (ingente perdita di sangue durante le mestruazioni) e/o meno metrorragia.
Endometriosi complicanze
Infertilità, che può essere prevenuta con una diagnosi precoce e le cure adeguate.
Gravidanza
“L’endometriosi, dice il dottore Maiorana, è una malattia estrogeno-dipendente e, sebbene in gravidanza le pazienti possano sentirsi meglio per l’assenza di mestruazioni, ciò non significa che la patologia progredisca. Tuttavia, l’adenomiosi, condizione simile all’endometriosi, comporta un rischio maggiore in gravidanza, in particolare per anomalie della placenta e del travaglio. Per questo é raccomandato il parto in strutture con esperienza specifica nella gestione di queste patologie.
Complicanze multi-organo
Il tessuto endometriosico dislocato può presentarsi anche in altri punti della pelvi e dell’addome o, raramente, sulle membrane che rivestono i polmoni o il cuore e può irritare i tessuti adiacenti, provocando la formazione di bande di tessuto cicatriziale (aderenze) tra le strutture dell’addome. Il tessuto dislocato, inoltre, può bloccare le tube di Falloppio e causare la sterilità.
Una complicanza assai rara é anche la formazione di neoplasie dell’apparato riproduttivo.
Il confronto odierno all’Arnas Civico di Palermo
“Endometriosi team, è questo di fatto il nome del gruppo multidisciplinare che nel nostro reparto ha in carico le pazienti, che soffrono della patologia infiammatoria cronica, causata da anomalie delle cellule endometriali, dice il primario Maiorana. All’Arnas Civico vi è uno dei due centri di riferimento regionali per la diagnosi e la cura dell’endometriosi e qui afferiscono pazienti da tutta la Sicilia occidentale. Ci occupiamo di loro a trecentosessanta gradi, poiché questa malattia riguarda tante sfere della vita della donna: ginecologica, riproduttiva, sessuale, psicologica, sociale e perfino professionale. Il sintomo più importante è quello del dolore, cronico e acuto, che condiziona il quotidiano della donna che ne soffre. A questo si possono associare delle perdite ematiche importanti, anche al di fuori dal ciclo mestruale. Fino a venti anni fa l’endometriosi era come una perfetta sconosciuta, la nostra paziente zero difatti risale al lontano 2003. Da allora tanti sono i passi avanti compiuti e molti ancora quelli da fare. Oggi sappiamo che si tratta di una patologia benigna, che può andare sì incontro a complicazioni importanti, quali l’infertilità, le complicanze multi-organo, ma che è curabile grazie a terapie farmacologiche e, quando necessario, a procedure operatorie. Fondamentale è la diagnosi tempestiva, per questo è importante non sottovalutare mai il dolore pre-mestruale e mestruale acuto se non addirittura invalidante.”
La normativa per le donne con patologia endometriosica
La malattia è inserita nell’elenco delle patologie croniche/invalidanti solo negli stadi clinici più avanzati, quindi le esenzioni per le visite e i farmaci, come confermano i dati del Ministero della Salute, sono previste solo per il 10% delle donne che ne sono affette.
In Sicilia, la legge regionale n.27 del 28 dicembre 2019 ha istituito un quadro normativo per supportare le donne affette da questa malattia, promuovendo la formazione dei medici e la creazione di una rete di sostegno.
La Regione Sicilia ha istituito una rete regionale per l’endometriosi, con l’obiettivo di garantire un’assistenza strutturata e specializzata alle pazienti affette da questa patologia – ha spiegato Maiorana -. L’Assessorato alla Salute ha incaricato due centri di riferimento di elaborare il PDTA (Percorso Diagnostico-Terapeutico Assistenziale) per l’endometriosi e di organizzare la rete di assistenza. La rete seguirà il modello Hub & Spoke, con i centri periferici a indirizzare le pazienti verso incentri di maggiore specializzazione in base alla gravità del quadro clinico. Nei centri di terzo livello, in particolare, viene assicurata la presenza di un team multidisciplinare, capace di gestire sia gli aspetti chirurgici più complessi della malattia, sia il dolore cronico e i problemi di infertilità”
Nel corso della conferenza si è discusso dell’approccio chirurgico, di quello farmacologico, che oggi ha un impatto minimo sulla donna quanto a effetti collaterali, di una nuova prospettiva terapeutica in via di sperimentazione, che sfrutterebbe le piante mediterranee. C’è stato un focus sull’importanza della cura della sfera alimentare, riabilitativa e psicologica della paziente con endometriosi. L’incontro ha anche fatto il punto sulla necessità del fare rete in Sicilia. I due centri di riferimento siciliani sono l’Arnas Civico a Palermo e il Garibaldi a Catania. Non solo medicina intesa come terapia organica o interventistica, ma anche la cosiddetta medicina narrativa, che ascolta e comprende la paziente, affetta da una malattia che, più di altre, oltrepassa la sfera organica per riservarsi in quella emotiva, della relazione di coppia e più in generale di quella sociale.
Presenti i ginecologi: Domenico Incandela, Giovanni Parisi, Luca Di Gesaro, (eziopatologia), Gabriella Minneci (diagnosi clinica), Miriama Sutera (diagnostica per immagini), Antonella Mercurio (terapia medica), Walter Alio (chirurgia), le psicologhe Arianna Mellina e Raffaella Mineo, le ostetriche Sara Landromo e Chiara Pecoraro, la nutrizionista Martina Cottone, la fisioterapista Silvia Sorce e la data manager Marina Campione. Ha aperto i lavori Walter Messina, direttore generale Arnas Civico.