Le attività scolastiche in Sicilia ripartiranno il 16 settembre. Intanto iniziano a riaprire tantissimi istituti privati dedicati ai piccolissimi. Nidi e scuole dell’infanzia potranno già riaprire i battenti in questi giorni. Tante le perplessità legate alla gestione dell’emergenza Covid, che ancora dilaga. Ansia tra i genitori, soprattutto tra chi quest’anno porterà per la prima volta i propri piccini a scuola. Abbiamo chiesto un parere al dottore Salvatore Giordano, che coordina il reparto di Malattie infettive dell’ospedale Di Cristina- dei bambini di Palermo.
Dottore, cosa consiglia per un ritorno a scuola in sicurezza?
La parola d’ordine è l’igiene. Più saranno puliti gli ambienti dove si muoveranno i bimbi e maggiore sarà l’attenzione nel pulire loro le manine, minori saranno i rischi. Siamo in un periodo pandemico ed é ovvio che non può esistere un rischio zero. Pensare poi a un distanziamento tra i bambini piccolissimi non solo è paradossale ma potrebbe anche essere controproduttivo per la serenità dei bimbi stessi. Quindi puntiamo sull’igiene: occhio che tutto quanto serve all’accudimento del piccolo sia monouso, dalle stoviglie alle asciugami. Che i bimbi evitino di scambiarsi ciucci, borracce e cibo. Puliamo spesso le loro manine e igienizziamo più frequentemente gli ambienti comuni. Per i bimbi più grandicelli ovviamente sarà più semplice seguire le ormai note norme anti Covid: mascherina, distanziamenti, igiene delle mani, vaccini per chi ha almeno 12 anni.
I genitori come possono tutelare i loro figli nel periodo scolastico?
Anzitutto vaccinandosi e facendo vaccinare i bimbi che sono in età per poterlo fare. Altra cosa importante è che i genitori evitino condizioni di rischio per i loro bimbi. Non posso temere l’apertura della scuola e poi portare mio figlio a una festa con quaranta persone, tutti senza mascherina in un ambiente chiuso. Occorre buonsenso, lo stesso che devono avere i genitori quando il piccolo o qualcuno in famiglia presenta sintomi sospetti. In quel caso non si deve portare il bimbo a scuola ed occorre avvisare il curante.
Gli insegnanti e il personale scolastico invece cosa devono fare?
Devono assolutamente essere vaccinati. Chi lavora a scuola fa un mestiere potenzialmente rischioso per sé e per gli altri e quindi a maggior ragione deve immunizzarsi. Vale inoltre la regola della mascherina usata bene, del giusto distanziamento e della pulizia frequente delle mani.
Quale ad oggi la situazione covid nel vostro reparto?
Sicuramente meglio rispetto al post ferragosto. Abbiamo diversi bimbi ricoverati, meno di dieci, tutti in condizioni non preoccupanti. La variante Delta è molto temibile perché altamente diffusiva. Negli ultimi mesi abbiamo notato che i bambini si contagiano e si ammalano con facilità maggiore rispetto a un anno fa. Notiamo inoltre che è aumentato il numero di pazienti molto piccoli con Covid sintomatico e in particolare, ad oggi, la fascia più esposta, secondo i nostri dati, è quella dei bimbi intorno a due anni. La sintomatologia è varia: ad esempio la bronchiolite nei lattanti e neonati, abbiamo anche verificato delle otiti, delle mastoiditi, problemi a carico del sistema cardiocircolatorio e neurologico. Una batteria di sintomi varia, non sempre prevedibili, che deve farci stare in allerta e tutelare i nostri piccini.