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Torna l’ora legale ed i bimbi si stressano

Così dicono gli esperti, che ci suggeriscono come correre ai ripari

Il ritorno dell’ora legale, è risaputo, sovente è foriero di stress. Già al suo ingresso ci costringe a dormire un’ora in meno. Non basta, l’ora legale entra in vigore in un periodo dell’anno particolare: la primavera. L’esordio primaverile è un tempo delicato vuoi per chi soffre di allergia, per chi di disturbi dell’umore, di ansia e di depressione.

 

Il cambiamento dell’ora

almeno nelle prime settimane, potrebbe significare un’ulteriore destabilizzazione a livello di sistema nervoso. I bimbi sarebbero i più colpiti da questa “sottile forma di stress”. Proprio perché abitudinari, i piccini fanno più fatica ad abituarsi a questa sorta di jet leg. Basteranno però poche accortezze per rendere indolore ( o quasi) l’ingresso dell’ora legale, che ha comunque il vantaggio di allungare le ore di luce, consentendoci di passare più tempo all’aria aperta.

Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 marzo torna l’ora legale

Alle 2 di mattina bisognerà infatti spostare le lancette avanti di un’ora, alle 3. “Perdendo” quindi un’ora di sonno.

Come spiega ad Adnkronos salute Italo Farnetani, Dell’Università di Milano Bicocca, sono circa 250mila i bambini italiani che rischieranno sonnolenza, malumori e irritabilità. Ma anche gli adulti avranno dei problemi. I nuovi orari esporranno i piccoli e gli adulti a un rischio di insonnia notturna e sonnolenza di giorno. Un’occorrenza che, secondo l’esperto, rientra nel giro di una settimana.

 

Come far abituare i bambini al cambiamento?

Tanto esercizio fisico e spostando l’orario della nanna serale.  Per prima cosa domenica si può sfruttare il bel tempo (sperando che sia tale) e portare i bimbi all’aria aperta. Fuori fanno più esercizio fisico, si stancano e il sonno arriva più facilmente. Oppure organizzare un pomeriggio a casa con gli amici: il gioco di gruppo fa lo stesso effetto.

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I consigli:

Per aiutare poi il ritmo circadiano del bambino al nuovo orario, domenica bisognerà mandarlo a dormire un’ora dopo. Quindi, se è abituato ad andare a letto alle 21, lo manderemo alle 22. Ma a partire dal giorno dopo e per le tre sere successive, “scaleremo di volta in volta 20 minuti dall’orario in cui il piccolo va a letto” conclude il pediatra. Così mercoledì sera tornerà a riaddormentarsi alle 21 come nulla fosse accaduto.

Fonte dell’articolo www.nostrofiglio.it

 

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