I nonni rappresentano simbolicamente il porto sicuro, la dolcezza, la complicità. Sono gli alleati per antonomasia. Strizzano l’occhio alla severità e concedono ai loro nipotini quanto mai avrebbero permesso ai loro figli. Ovvio che, con il progredire delle generazione, anche il ruolo dei nonni è mutato. Da nonni factotum sono diventati nonni moderni, multitasking, a volte (non sempre) poco presenti. Dei nonni abbiamo parlato con la psicologa Valeria Augello.
Cosa rappresentano i nonni per un bambino?
I nonni rappresentano quella dolce nota poetica tenera e romantica nella crescita di tutti gli esseri adulti. Sono figure fondamentali: comunicano affetto, comprendo le necessità, trasmettono emozioni ed esperienza. Come viene, spesso scritto, all’interno dei messaggi augurali, hanno l’argento nei capelli e l’oro nel cuore.
Che ruolo hanno nella crescita dei nipoti?
Nello sviluppo e nella crescita psicologica dei bambini hanno un ruolo importante in quanto sorreggono e agevolano tutta la famiglia. Quando è possibile trovare un accordo con i genitori sull’articolazione delle giornate e sui punti salienti dell’educazione, e quando il ruolo viene rispettato e mantenuto, i nonni rappresentano un vero approdo sicuro, mai alternativo ma complementare a quello genitoriale.
Come sono cambiati i nonni?
Nel passato forse il distacco generazionale veniva avvertito maggiormente, oggi riescono a sfruttare meglio le molteplici potenzialità legate al loro status, sono dinamici, al passo con la nostra società, attivi, preparati, hanno molteplici interessi, leggono, viaggiano, fanno sport, usano il computer. Troppi cambiamenti e troppo veloci che, comunque, gli hanno consentito di collocarsi in maniera più equilibrata fra tre generazioni.
Quando i nonni non sono presenti?
Quando non sono presenti non possiamo fisicamente inventarli, ma tenere vivo l’affetto attraverso racconti o con l’ausilio dei mezzi di comunicazione potrebbe accorciare le distanze emotive e ripristinare una concreta armonia familiare. Sicuramente la rete sociale ed amicale non va sottovalutata.
Se invece sono i genitori a tenerli lontani?
Questa relazione idilliaca cambia completamente quando i nipoti avvertono che c’è tensione tra nonni e genitori. La disapprovazione degli uni nei confronti degli altri genera un clima che, se protratto nel tempo, può causare diffidenza , timori, chiusure, capricci e rifiuti.
Ai bambini le bugie non servono, nel caso in cui si dovesse arrivare ad una rottura i genitori avranno l’ingrato compito di spiegare ai figli i motivi delle critiche e dell’allontanamento, tenendo conto della loro età, di ciò che realmente possono comprendere e rispettando la loro opinione.
Come armonizzare il ruolo dei nonni?
Quando è necessario i nipoti passano con i nonni quasi la metà del loro tempo, per stabilire un legame, a volte, occorre chiedergli di cambiare i propri comportamenti, e di rinascere nel loro nuovo ruolo, per la maggior parte dei nonni questo è un processo naturale, per altri è un percorso un poco più forzato.
In ogni caso ….ad ognuno il proprio ruolo, sempre!