Aumenta la percentuale di chi soffre di ansia, depressione ed esaurimento nervoso. Uno degli esiti del lockdown e più in generale dell’allerta Covid? Secondo gli esperti non è da escludere. Ansia, nervosismo, paure, fobie e senso di inadeguatezza sarebbero diventati sentimenti comuni a moltissime persone. Un’altra conseguenza dei mesi di stallo è l’aumento di episodi di violenza nei confronti dei più piccoli da parte dei genitori, delle mamme in particolare. Al di là di alcuni casi eclatanti, denunciati alle autorità giudiziarie, il fenomeno più generalizzato é quello che riguarda tantissime mamme: sono diventate meno pazienti, più apprensive ed hanno frequenti attacchi di rabbia. Abbiamo chiesto un parere alla psicologa Valeria Augello.
Cosa sta succedendo nel post lockdown?
Chiaramente una forzatura del genere non può protrarsi a lungo senza pagarne un costo psichico. Le nostre risorse, infatti, seppur corpose non sono infinite. Il disorientamento iniziale avvenuto dopo questa fase, il tentativo di una ripresa tanto sognata e differente nei risultati attesi, in alcuni casi, hanno esasperato le varie situazioni. La chiusura delle scuole e delle attività ludico-ricreative ha sottratto alle madri momenti e spazi di cui nessuno dovrebbe fare a meno. La mancanza di privacy per poter lavorare da casa con un minimo di tranquillità, o per concedersi il meritato recupero indubbiamente aumenta lo stress.
Non siamo solo madri
La sindrome di Burden
La disponibilità emotiva verso i figli è sempre illimitata ma quella fisica ha dei confini ben definiti che vanno salvaguardati.