La conoscenza come metodo di prevenzione. Si è ribadito questo nella giornata inaugurale del congresso Hot topics final impact, a Favignana. A darsi appuntamento un nutrito gruppo di medici, tra questi ginecologi, infettivologi, biologi provenienti dalla Sicilia e non solo. Il topic del congresso riguarda le malattie sessualmente trasmissibili, con un riguardo particolare a quelle che si conoscono poco. Non solo Hiv ed Epatite, ma anche Papilloma virus, inteso anche nella declinazione maschile, non esclusivamente genitale (ma anche della mucosa orale di uomo e/o donna). Poi il cosiddetto ChemSex, ossia il sesso praticato sotto effetto di particolari sostanze stupefacenti. Una pratica anglo-americana ma ormai largamente diffusa anche in Italia, che diventa veicolo di numerose malattie a trasmissione sessuale. Del tema si parla per la prima volta in Italia proprio nella convention di Favignana. La principale isola delle Egadi fa da suggestivo sfondo a due giorni di dibattiti e confronti, che aprirà un ponte di prevenzione per le donne residenti nelle Egadi, con un progetto di screening gratuito dedicato alle isolane.
A Favignana si parla di malattie sessualmente trasmissibili
Deus ex machina dell’evento è il ginecologo Giuseppe Scaglione, presidente del congresso. Scaglione è dirigente medico all’ospedale Civico, ed è uno dei principali esperti italiani in tema di Papilloma virus. Scaglione, a Favignana, ha radunato un team di rinomati colleghi, che hanno aperto una finestra di sapere su tematiche di cui poco si conosce ma che tanto importanti sono al fine di prevenire patologie importanti. Scaglione ha inaugurato il congresso, ribadendo alcuni concetti base: l’importanza della buona informazione in tema di malattie sessualmente trasmissibili, la prevenzione, che prevede, anzitutto, educazione alla conoscenza. Oggigiorno nulla può essere lasciato al caso. Le donne devono pretendere l’uso del preservativo, come metodo di prevenzione non solo della temutissima AIDS, ma anche di una vasta gamma di altre malattie, veicolabili sessualmente: epatite, papilloma virus, clamidia, sifilide. Perché le malattie non abbiano la meglio, ma che si avveri il contrario, ossia una campagna di prevenzione/sensibilizzazione tale da abbattere i rischi, il dottore Scaglione ha ribadito l’importanza della sinergia medico paziente. Un binomio incentrato sulla buona comunicazione: veritiera e senza filtri. Chiedere consigli al medico, raccontare la propria storia clinica, senza esitare sulle abitudini sessuali, è un punto di partenza fondamentale. Il sesso potrà essere vissuto serenamente, purché siano tenute presenti talune accortezze. In primis l’uso del preservativo, ad oggi una delle più efficaci armi di prevenzione in tema di malattie sessualmente trasmissibili. Attualmente però, in Italia, il 60% della popolazione sessualmente attiva non usa il condom e le giovani donne sotto i 25 anni di vita lo hanno usato per la loro “prima volta” in una percentuale bassissima, che si aggira sotto al 20%.
hiv e importanza del trattamento
In molti non sanno che un soggetto colpito da Hiv, virus dell’immunodeficienza acquisita, se trattato con gli adeguati protocolli medici, azzera la possibilità di essere infettivi. Ciò non toglie che occorra sempre usare i mezzi di prevenzione durante le pratiche sessuali, ciò al fine di scongiurare eventuali contagi di altre patologie. Sul tema si è espresso il dottore Tullio Prestileo, punta di diamante dell’infettivologia italiana. Prestileo ha sottileneato che, acquisire la consapevolezza del trattamento, che riesce ad azzerare il rischio di contagio, rende migliore la vita dei sieropositivi anche e soprattutto sul fronte della vita sociale. Prestileo ha però puntualizzato che un rapporto occasionale è sempre un comportamento a rischio. L’uso del preservativo rimane la migliore arma di prevenzione per il ventaglio di malattie a contagio sessuale.
Una pillola che previene l’Hiv?
La PreP è un dispositivo farmacologico che protegge dal virus dell’Hiv. Non è un farmaco da banco, ovviamente. È una terapia delicata, con diverse controindicazioni, che va valutata sotto consiglio medico, che non deve sostituire le condotte di prevenzione, prima fra tutte l’uso del preservativo, ma che se assunta prima di un rapporto a rischio, può proteggere nel 92% dei casi. La PreP, come ha puntualizzato il dottore Prestileo, non sostituisce il preservativo, poiché non protegge da una vasta gamma di patologie: la sifilide e la clamidia sono alcune di queste. La PreP inoltre va assunta per una serie di giorni e non in una sola soluzione. Dialogare a cuore aperto con il medico aiuterà a dipanare i dubbi e a comprendere la migliore strada di prevenzione o terapeutica da intraprendere. Apprezzamento ed applausi per la prima parte del congresso. A tutta Mamma seguirà le restanti sessioni, con interviste e articoli, nei quali parleremo anche di ChemSex, Papilloma virus e molto altro. Intanto vi invitiamo a cliccare sulla video intervista al dottore Giuseppe Scaglione, che riassume il topic del congresso.