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Cos’è il tetano?

È un termine legato a parecchi timori. Esiste il vaccino e molte precauzioni

Gentile dottoressa, il mio bambino di 8 anni, in regola con il calendario vaccinale, sovente torna a casa da calcetto o dai giochi con i compagni, con delle ferite, anche vistose. Ho la preoccupazione del tetano. Potrebbe spiegarmi meglio questa patologia?

Cos’è il tetano?

Il tetano è una malattia infettiva non contagiosa causata dalla tossina prodotta dal batterio Clostridium tetani, sporigeno e anaerobio. Questo batterio si trova nell’intestino di alcuni animali (mucche, cavalli, pecore…) e, attraverso le feci degli animali, contamina il terreno come spora e vi sopravvive molto a lungo, per anni!

Il tetano: Chi, come e perché colpisce?

Può capitare che ci si ferisca con un oggetto contaminato dalle spore: una spina, un ramo, del filo spinato, ecc. Così le spore entrano nell’organismo attraverso le ferite e, germinando, rilasciano la tossina che, raggiungendo il sistema nervoso, causa spasmi muscolari.

Tetano: sintomi e conseguenze

Dopo il primo contatto segue un periodo d’incubazione (da 3 giorni a 3 settimane) che può esitare in:
• Tetano generalizzato (80% dei casi): spesso inizia a manifestarsi con il trisma, cioè con la contrazione tonica dei muscoli della masticazione, seguito da contrazioni dolorose degli altri muscoli del capo e del collo, con progressiva rigidità muscolare che in poche ore o giorni raggiunge il tronco e gli arti. La mortalità è elevata e avviene più spesso per insufficienza respiratoria.
• Tetano localizzato: le contrazioni muscolari si limitano alla zona vicina alla ferita.
• Tetano cefalico (molto raro): evolve rapidamente a seguito di ferite di testa e collo.

Il tetano può colpire anche i bimbi vaccinati?

La vaccinazione eseguita secondo calendario è sicura ed efficace nel proteggere dall’infezione. Infatti, in Italia (dal 2001 al 2010), dei 594 casi notificati, la stragrande maggioranza di questi erano anziani che non erano mai stati vaccinati o soggetti che non avevano eseguito i richiami nei tempi previsti dal calendario vaccinale. L’incidenza di malattia è molto più alta nei paesi poveri che non garantiscono adeguata copertura vaccinale e dove, inoltre, il tetano si presenta anche in forma neonatale con mortalità elevatissima (58.000 neonati morti per tetano soltanto nel 2010).

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Tetano, cosa fare?

La cosa più importante per proteggersi dal tetano è eseguire le vaccinazioni previste dal calendario. Il calendario vaccinale prevede 3 dosi nel primo anno di vita, poi a 5-6 anni e ancora a 12 anni. In seguito il richiamo va fatto ogni 10 anni, a tutti, a qualsiasi età. Si raccomanda inoltre di eseguire ulteriore richiamo durante la gravidanza, tra la 27° e la 36° settimana.

Ferite e tetano

Le ferite più a rischio sono quelle profonde e sporche, in ogni caso la ferità deve essere valutata dal Medico Curante.
L’importanza del vaccino.
Il tetano ha camminato fianco a fianco all’uomo fin dall’inizio della nostra storia, causando morte e sofferenza. Per molti secoli ci siamo interrogati su come fosse possibile che, talvolta, qualche giorno dopo una ferita, si potessero sviluppare spasmi muscolari incoercibili e letali. Soltanto nel 1883, a Torino, si comprese che la causa del tetano era un agente infettivo, il quale, penetrando da una ferita, si localizzava nei nervi. Quarant’anni dopo, Ramon, trovò il primo vaccino e la sua scoperta fu presto applicata, dai medici militari, durante la II guerra mondiale, ottenendo un risultato molto significativo: a differenza degli altri, i soldati vaccinati non si ammalavano di tetano. Grazie a queste forti evidenze la vaccinazione è diventata un obiettivo di salute pubblica per molti paesi e in Italia è ampiamente diffusa dagli anni ‘60. Il tetano ha spore diffuse in natura che non è possibile debellare e con le quali l’umanità dovrà continuare a convivere, ma adesso, grazie alla vaccinazione, abbiamo l’opportunità di una protezione efficace e sicura da questa terribile malattia.

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