Mamme, di ieri, di oggi, di domani, mettetevi una mano sul cuore (anzi entrambe), chiudete gli occhi, tirate un respiro profondo e vi prego, siate sincere. Alzi la mano chi tra voi, ehm volevo dire tra noi, vedendo la foto di Kate Middleton, scattata a una manciata di ore dal parto, non ha pensato: “guarda un po’ sta str… quanto è figa”? Vestitino cremisi (era semplicemente rosso, lo so, ma cremisi fa decisamente Royal Family) di seta opaca, colletto “pralinato”, viso da splendida riccona, che ha appena concluso una vacanza di un mese in resort ai Tropici.
Quando si dice essere regine
Hai voglia di sciorinare la sequela di luoghi comuni (cos’ha ‘sta Kate in più di me; alla fine sarà pure duchessa, ma “la tiene come tutte”; chissenè di questi reali di Inghilterra). E invece no, care colleghe mamme, ammettiamolo, oggi, languidamente, abbiamo tutte quante scrutato dal buco della serratura, tenuto libero dai reali e l’abbiamo vista nel suo splendore questa mamma di tre figli che, ogni volta che ne sforna uno, pare abbia ricorso a un utero in affitto, tanto algida è l’espressione del suo viso, tanto agili sono le sue gambe da gazzella, tanto esili sono i suoi nobili piedini, installati nelle decolletè rosa antico, con tanto di tacchetto bon ton.
Ve lo ricordate come eravamo noi dopo aver sfornato i nostri cuccioli?
Non dico un minuto dopo il loro primo vagito. Parlo del fatidico giorno delle dimissioni. Il day after. Quello che abbiamo pianificato a perfezione con tanto di completino “buono” per il pupo e di vestitino di georgette “da prima di essere gravide” per noi (tutte abbiamo sperato di passare incolumi da quei 20 kg tirati su in appena nove mesi, dalle gambe gonfie e piene ad uovo di varici, dalla cellulite sul sedere, quella malefica!). Ed invece…vi dico come ero io. Grassa: non particolarmente. Ho avuto un cesareo e mi hanno tenuta a stecchetto per una settimana (e non starò a spiegarvi il perché, ma le mamme “cesarizzate” avranno già compreso). Pensai bene di far arrivare in ospedale un vestitino “frù frù” comprato durante una vacanza nel sud della Francia. Stampa floreale, tessuto leggero, giusto un paio di balze fuor di monotonia. “È stile impero, pensai. Mi valorizzerà la dove deve”. Non avevo considerato che dopo il parto le tette aumentano di almeno 3 taglie (è un illusione che dura poco, badate bene) ed il sedere, chissà per quale strana alchimia, tende a rientrare (ad effetto sgommata). Il vestitino frù frù da gitante in Costa Azzurra mi si bloccò sul seno e non ne volle sapere per alcun motivo di scendere. Dovetti ripiegare su un fuseaux premaman, che sbrodolava tessuto di fresco cotone da tutte le parti e di una orribile t-shirt per allattamento, che mia madre aveva rimediato tra le sue vecchissime cose. Il colorito cereo e i capelli improvvisamente crespi come un cespo di ortica facevano il resto (erano così belli fino a mezz’ora prima del parto).
La ciliegina sulla torta, però, fu un’altra
Mio marito dimenticò di portarmi un adorabile paio di sandali di cuoio, effetto “salentine”(ma meno trash), comprate appositamente per la grande uscita. Dovetti ripiegare sulle mie ciabatte da gravida, quelle con la suola in simil sughero e l’interno in orripilante plastica bianca. Uscii a capo basso, non fosse mai stato che, proprio nel grande giorno della mia uscita da “diva de noantri” fossi capitato sotto tiro di quel solito conoscente, che ti fotografa da capo a piè, con il grandangolo inesorabile del suo sguardo “assassino e famelico”.
Oggi, vedendo Kate ho sorriso
Ho rivisto la foto delle mie dimissioni. Ero davvero bruttina. Pensare che, fino a poche ore prima del grande momento, mi sentivo una gran figa (lo dico con fiera immodestia). Kate era bella, bella davvero. Come diamine si fa a essere tante belle dopo che dalle viscere ti è uscito un frugoletto di quasi 4 kg (e dico 4 kg)? Come si fa a stare in asse sui tacchi? A indossare con aria charmant un vestitino di seta cremisi (non rosso, cremisi!) quando ai piani bassi ballonzola un girone intero dell’inferno dantesco. E soprattutto, cara Kate, come hai fatto a recuperare il sorriso più bello che potessimo aspettarci? Mistero della fede? Mistero da mamma o segreti di nobiltà? Chapeau e tanti auguri duchessa. Buona vita al tuo terzo Royal baby. Bada bene, però, aspettiamo con ansia il quarto.