Il Covid fa paura soprattutto a chi è appena diventato genitore. Come proteggere i nostri neonati in questo periodo particolarmente delicato? Lo abbiamo chiesto a un medico che in Sicilia è un riferimento per la pediatria. Si tratta del professore Marcello Vitaliti, neonatologo e direttore dell’Unitá di terapia intensiva neonatale dell’ospedale Civico di Palermo, una Utin, un fiore all’occhiello dell’Isola.
Professore, come proteggere i nostri bimbi in questo momento tanto delicato?
Occore buon senso, prudenza e seguire poche e semplici regole. Voglio però prima specificare che i bambini, compresi i neonati, risultano finora relativamente refrattari alla malattia da Covid. I numeri che li riguardano sono davvero molto bassi. Ciò non vuol dire che non si debba comunque essere cauti. Condizione che con i neonati andrebbe mantenuta sempre, questo a prescindere dall’emergenza che stiamo vivendo.
Quali le regole?
Negli ospedali ormai da mesi non sono consentite le visite dei familiari. All’uscita però spesso si recupera abbondantemente, con parenti e amici che, presi dall’affetto, attorniano la puerpera e il neonato. Questo va evitato. I bimbi appena nati hanno un sistema immunitario immaturo e quindi sono molto più esposti a qualsiasi fenomeno virale. A casa seguiamo le norme igieniche: laviamo spesso e bene le mani. Ci vuole circa un minuto e bisogna lavarsi in modo da far letteralmente scivolare i virus con l’acqua e il sapone. Cambiare gli indumenti una volta rientrati a casa è una buona abitudine. Semmai uno dei genitori dovesse avere sintomi influenzali deve evitare contatti diretti con mamma e bambino e usare la mascherina.
I nonni o qualche stretto familiare, pOssono visitare il neonato?
Possono farlo ma con cautela. Un numero prudenziale è di due persone che visitino il piccolo (i nonni per esempio), è preferibile che usino la mascherina e devono evitare contatti diretti con il neonato. Comprendo che spupazzare il nuovo arrivato è un desiderio di tutta la famiglia, è bene però che lo facciano solo i genitori. Al di là dell’emergenza Covid, infatti, è buona norma che i neonati siano coccolati solo dallo strettissimo giro dei conviventi. Baci, abbracci, puffetti sul volto da parenti e amici vanno evitati e questo nell’interesse primario del piccolo.
Il latte come fonte di immunità, cosa vuol dire?
Il latte materno è un potente antibiotico e un antivirale naturale. Scherma i bambini dalle aggressioni virali e batteriche. Va incentivato assolutamente l’allattamento al seno, perché nutre e fortifica i nostri bimbi, contribuendo a rendere solido il loro sistema immunitario che è totalmente in divenire. Approfitto anche per fare un appello. La banca del latte è carente di donazioni. È probabile che in questo momento delicato le mamme abbiano il timore di recarsi in ospedale a donare. Il latte è vita quindi invito chi può e vuole a donarlo nei nostri punti di raccolta.
La bronchiolite, un fenomeno dei mesi freddi
È sovente causata dal virus respiratorio sinciziale. Colpisce i bimbi nei primissimi mesi di vita ed ha il suo picco tra fine dicembre e la primavera. È una malattia che può richiedere il ricovero e che può causare complicazioni anche serie. Occorre stare attenti e per prevenirla è bene seguire le norme di cui abbiamo parlato. Un consiglio su tutti, che vale anche per tempi non di Covid, è di evitare con i neonati i luoghi affollati, chiusi, umidi: ristoranti, centri commerciali, situazioni in cui ci siano calche di persone.
Il vaccino antinfluenzale?
Gli adulti quest’anno devono sottoporvisi a tappeto, così da tutelarsi e da tutelare. Attenzione soprattutto per i genitori di bimbi appena nati, che dovranno fare il vaccino antinfluenzale anche a vantaggio dei loro bimbi. Ricordiamo che si parla tanto e giustamente del Coronavirus, ma anche il comune virus dell’influenza può avere complicazioni anche severez
Professore, molti genitori vivono nel terrore del Covid, quali consigli?
Occorre avere buon senso. Il terrore non aiuta mai, la prudenza sí. Non rinchiudiamo i nostri bimbi a casa per il panico da contagio. Portiamoli all’aria aperta, il clima ancora lo consente. Vanno evitati comportamenti a rischio quali grosse reunion tra bimbi nelle abitazioni private (comportamenti che peraltro vanno evitati anche in relazione ai recenti dpcm), se il nostro bimbo ha una condizione di malessere, a prescindere dal rialzo della temperatura, è bene non portarlo a scuola. Piccole regole possono garantirci tanto e renderci assolutamente fiduciosi. Ricordiamoci che questa pandemia, come tutte le pandemie, deve finire.
Grazie professore e ad maiora!