La vigilia dell’Immacolata in collegio
La provvidenza del Gratta e vinci
Andammo alla “Sma” e ci sbizzarrimmo tra salsiccia, tortellini, salmone affumicato, lambrusco, panettoni, panforti, ricciarelli e cannoli siciliani, molto molto distanti dalla vera idea del cannolo siciliano.
Chiamammo a raccolta tutte le fanciulle del collegio: Consuelo, che diceva sempre “Maremma maiala”, Simona e Giorgia, le sarde tutte curve, Francesca la crepuscolare calibresella e poi Crì la catenese e la prediletta di tutto l’ambaradan: Victoria del Alambra. Festeggiammo felici, con tortelli in brodo, salsiccia fritta, salami, mortadella e pane caldo. Dolci, vino e risate ubriache a fare da sottofondo. Eravamo strette strette in una cucina striminzita, con le mattonelle grigie di vecchiaia e di poca cura. Davanti a noi, dal terrazzino, vedevamo il palazzo del Viminale, con un bell’abete al centro del cortile. Ubriache di vino e di felicità, lo contemplammo almeno per un’ora, smangiucchiando biscotti allo zenzero dell’Ikea (cacchio che buoni). Coinvolte dagli ottimi propositi della sbronza ci lanciammo una sfida: “domani tutte in reggiseno e slip sul terrazzo, facciamo la nostra cartolina di Natale. Chi se ne pente finisce come la direttrice del collegio”. (Finire come la direttrice del collegio, vi garantisco, non era una bella prospettiva).
La cartolina hot
La mattina seguente, lucide, ma determinate, mantenemmo la promessa. Ci “sparammo” i completini intimi migliori, ci infilammo nei cappotti e poi su in terrazza. Lì ci disponemmo in bella mostra e con la complicità della cuoca, scattamo decine di clic nelle pose più storte e ridicole che si possano immaginare. Alla faccia delle suore, della direttrice e di quel collegio puritano nel cuore di Roma. Quella terrazza era stupenda e quella mattina noi eravamo tutte belle, come Claudia Schiffer, la Bellucci, la Campbell e forse anche di più. In barba a smagliature, cellulite e seno meravigliosi e imperfetti. Ci penso e sorrido e vorrei avere l’audacia di quel tempo, di quei venticinque anni in cui il mondo pareva stare a pennello nel palmo della mia mano e la cosa che mi faceva più paura era l’aereo quando stava per decollare. Buon settimo giorno di Avvento.
2 risposte
Maristella ma noi vogliamo vedere la foto, che fine ha fatto?? ?????
Bellissimo racconto ??♥️
Sempre bello !!!!