Home » Fumo in gravidanza? Aumenta per il piccolo il rischio di tumore

Fumo in gravidanza? Aumenta per il piccolo il rischio di tumore

Lo rivela uno studio tedesco. Ecco tutti i rischi che il fumo comporta al nascituro

Su cento donne fumatrici, trenta continuano ad esserlo anche in gravidanza. Lo dichiara uno studio condotto dall’Associazione nazionale ginecologi. Una delle domande più frequenti, fatta dalla donna fumatrice al ginecologo a inizio gestazione, é: “posso almeno fumarne qualcuna?”.

Inutile ribadire che in gravidanza il fumo andrebbe azzerato. Molte donne non vi riescono e raggiungono una sorta di accordo con il medico (che ovviamente non avalla il fumo, ma può suggerirne, a mali estremi, una drastica riduzione).

Ecco i rischi che il fumo comporta sul nascituro

Una pubblicazione del Centro tedesco di studi sul cancro ha rivelato che i figli di mamme fumatrici (che non hanno smesso in gravidanza) aumentano di due volte la possibilità del piccolo di ammalarsi di cancro alle vie respiratorie e alla vescica.

Il cancro più temuto

secondo questo studio, è quello al naso, le cui pareti in formazione sarebbero assai sensibili alla captazione degli agenti cancerogeni del fumo. Lo stesso dicasi per la vescica, che già nel grembo materno potrebbe catturare cellule cattive, con alta possibilità di degenerazione.

Il rischio aumenta se il bambino, una volta nato, subisce passivamente il fumo.

La prevenzione gioca un ruolo importante

La donna fumatrice, che sta pianificando una gravidanza, sempre secondo l’Associazione ginecologi, dovrebbe disintossicarsi dal fumo e, ad ogni modo, azzerare il consumo di sigarette, a test di gravidanza positivo.

Un altro rischio

Gli studi provano quanto segue: donne che, in gravidanza, fumano più di 20 sigarette al giorno corrono un rischio doppio di distacco di placenta (occorrenza gravissima, che può causare anche la morte del feto e danni gravi per la madre).

Può interessarti:  La Fanfara dei Carabinieri fa una sorpresa ai bimbi del reparto Oncologico

Inoltre, il 20% dei bimbi nati prematuri è figlio di una donna fumatrice.

Un basso peso alla nascita è sovente collegato al fumo in gestazione.

Se si smette di fumare entro la sedicesima settimana di gestazione si riduce del 25 % la morte fetale e del 20% la morte in culla.

Le allergie

I bimbi figli di mamme fumatrici hanno un rischio aumentato del 25% di sviluppare allergie. Uno studio condotto dal britannico John Warner, professore di pediatria, dimostra che una donna fumatrice intacca il patrimonio genetico delle generazioni future. Bimbi allergici hanno avuto nonna e addirittura bisnonna fumatrici.

Malformazioni

Una gestante, che fuma più di dieci sigarette al giorno, aumenta del 25% il rischio che il piccolo sviluppi la sindrome del labbro lavorino.

Bimbi che hanno subito il fumo in gestazione possono presentare rallentamento nella crescita, dipendenza da nicotina e tempi lunghi per disintossicarsi dalla stessa.

Se smettere di fumare è difficile, nonostante la consapevolezza dei rischi, si può sempre chiedere il sostegno di un esperto. Ci si può rivolgere al consultorio o al proprio ginecologo. Un “piccolo” sforzo può cambiare la vita del nostro piccolo.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WC Captcha 57 + = 59