“In Sicilia dobbiamo credere nella possibilità di una zona gialla in un futuro molto prossimo.”
Lo sostiene il professore Antonio Cascio, primario e infettivologo al Policlinico di Palermo. I dati di oggi sono incoraggianti: 782 nuovi contagi nell’isola e, dato significativo, si è ridotta di un terzo la pressione ospedaliera. Stabile il numero dei morti, 24 e alto il numero dei guariti, 1052.
“I dati incoraggianti degli ultimi giorni non devono fare abbassare la guardia, prosegue il professore Cascio. Il trend é incoraggiante e denota una fase di discesa, occhio però, il virus in questi mesi ci ha dimostrato come possa risalire la china, anche quando pare che tutto sia finito. Abbiamo ancora numeri alti, c’è il problema delle varianti, che circolano e devono invitare a una prudenza ancora maggiore.”
lei ha firmato, insieme ad altri esperti, un protocollo per la riapertura dei locali e delle discoteche
“Il protocollo di prevenzione nelle imprese di intrattenimento, spettacolo, sale da ballo e locali, ha l’obiettivo di realizzare vere e proprie aree Covid free, coniugando l’esigenza degli imprenditori di riaprire alle migliori condizioni possibili al rispetto e alla tutela dei clienti e dei dipendenti. Il protocollo prevede la tracciabilità, attraverso idonei sistemi di biglietteria elettronica, della negatività al Covid, rilevabile attraverso la patente vaccinale e i tamponi antigenici, la predisposizione di piattaforme informatiche in grado di gestire il flusso di informazioni e rigorose misure sanitarie per personale e clienti. Ci siamo confrontati con realtà europee come Olanda e Spagna, che si sono mosse in anticipo. Siamo fiduciosi che l’approvazione di questo protocollo, che dovrà essere vagliato anche dal Ministero alla Salute, potrà salvare la stagione estiva di un comparto che, più degli altri, sta soffrendo in questa pandemia. Stiamo lavorando anche per la realizzazione di un evento test, così come già fatto in altri paesi europei.”
A breve anche un evento test?
“Si, si svolgerà in Salento, all’aperto, sarà seguito il protocollo e saranno presenti diverse migliaia di persone. Questi eventi test sono importanti per pensare a una ripartenza sotto tutti i fronti, nessun comparto escluso. L’esperienza dell’evento test di Barcellona ha dimostrato che, seguendo i protocolli, si evita il rischio di contagio in maniera netta.”
La campagna vaccinale siciliana, sebbene abbia avuto uno sprint, non é ancora in linea con le medie nazionali, cosa suggerisce?
“In molti rifiutano il siero AstraZeneca, con conseguente rallentamento nel numero di dosi somministrate. A mio avviso si dovrebbe dare la possibilità di vaccinarsi con il siero anglo svedese in maniera libera, uscendo fuori dagli schemi delle fasce di età e di rischio, così da non disperdere dosi. Chi vuole può vaccinarsi con le dosi rifiutate, questo dovrebbe essere il mood per velocizzare la campagna.”
Variante indiana é arrivata anche in Sicilia, quali precauzioni prendere?
“Le regole sono sempre le solite e le conosciamo bene: distanziamento, no assembramenti, igiene delle mani, uso della mascherina. Maggiori controlli per chi rientra da territori a rischio, quarantena e tampone per chi torna da zone endemiche.”
Il Commissario straordinario Costa fa sapere che sarà possibile vaccinarsi in Sicilia anche da turisti, seguendo il calendario, purché residenti nel territorio nazionale e che entro giugno la campagna sarà aperta ai giovanissimi
“É un’ottima notizia. Ricordo che dai sedici anni in su ci si può vaccinare e consiglio ai giovanissimi di farlo, perché potrebbero diventare dei vettori del virus, soprattutto nel periodo estivo, quando le restrizioni saranno allentate. Che in Sicilia potranno vaccinarsi anche turisti italiani deve essere un motivo in più per venire a fare le vacanze nell’Isola.”