Giuseppe Scaglione è un ginecologo oncologo ed un omoepata. Tanti “titoli” che non devono ingenerare confusione poiché legati da un fil rouge. Sin da giovanissimo, come si legge nel suo curriculum, il dottore Scaglione ha voluto approfondire le tematiche dei tumori dell’apparato genitale femminile. Formato in 20 anni di attività al reparto di Ginecologia oncologica dell’ospedale oncologico Maurizio Ascoli di Palermo, come Dirigente Medico di I° livello, oggi è uno degli specialisti di punta dell’ U.O. di Ostericia e Ginecologia del Civico di Palermo. Al dottore scaglione chiediamo di chiarirci le idee su uno degli esami principali per la prevenzione delle donne.
Cosa è il Pap test ?
Il Pap test, detto anche striscio, è un esame importantissimo per la prevenzione del tumore del collo dell’utero. Possiamo affermare con certezza che questo esame è il maggiore successo, di tutti i tempi, della medicina preventiva mondiale su larga scala.
L’inventore del test ” salvavita ” è stato il Medico greco George Nicholas Papanicolau che nel lontanissimo 1923 inventò la metodica. Infatti, correttamente,dovremmo dire Papanicolau test, ma, abitualmenteusiamo l’abbreviazione Pap. Il pap test ha salvato la vita a milioni di donne. Un aspetto molto positivo di questo esame è che ha un costo contenuto e nessun impatto negativo sulla donna. Il Pap test è indolore.
Come si esegue il pap test?
Il Pap test si esegue durante una comune visita ginecologica: la paziente, sul lettino, viene esaminate con l’uso di un divaricatore che si chiama speculum. Dopo avere visto il collo dell’utero, il medico preleva il materiale presente sul collo, o portio uterina, e nel canale cervicale. A questo punto il materiale viene strisciato ( da qui striscio ) su dei vetrini ed inviato al laboratorio di citologia. Il Pap test deve essere eseguito prima della visita ginecologica e/o dell’ecografia, questo per evitare la presenza di granuli di talco presenti nei guanti e/ o di cristalli dovuti al gel ecografico che potrebbero alterare il vetrino. Normalmente, in pochi giorni, arriva il risultato.
Quali patologie individua il pap test?
L’osservazione delle cellule presenti sul vetrino permette in modo rapido, veloce ed economico, di vedere cellule normali, cellule anormali, ma benigne causate da una flogosi o da una infezione, oppure elementi caratteristici della menopausa o della gravidanza.
In alcuni casi si vedono delle anomalie cellulari tour court che evidenziano una neoplasia intraepiteliale o CIN ( Cervical Intraepitelial Neoplasia ) Queste cellule indicano delle lesioni che, se non curate, possono nel tempo evolvere verso il cancro. Nella pratica si usa una classificazione, detta di Bethesda, che usa il termine SIL per indicare una lesione intraepiteliale, queste si differenziano in LSIL, o di basso grado (che comprende il CIN 1 ) ed HSIL o di alto grado( che comprende CIN 2 e CIN 3 )
Un altro aspetto importante è quello dell’HPV. Con il Pap test non si ha la sicurezza della presenza del papillomavirus, anche se alcune modificazioni cellulari possono fare sospettare la presenza del virus. In questo caso occorre eseguire un HPV test.
Chi, e quando, deve fare il Pap test ?
Le donne sane possono eseguire un Pap test gratuitamente nei consultori familiari come test di screening, in assenza di segni di malattia. Occore però sottolineare il fatto che, negli ultimi anni, sono cambiate le linee guida per lo screening del carcinoma della cervice uterina. Prima dei 30 anni è sempre raccomandato il Pap test come screening primario. Da 30 a 35 anni lo screening si fa con l’HPV test e non solo con il Pap test. Secondo le attuali linee guida se una donna che fa lo screening con l’HPV test ha un risultato positivo, deve fare in seguito il Pap test. In questo caso se il Pap test è negativo deve ripetere l‘esame dopo un anno, se è positivo farà una colposcopia
Quando si deve fare il primo Pap test ?
La prima volta dopo il primo rapporto sessuale e poi, fino a 65 – 70 anni. In caso di assenza di rapportisessuali, è opportuno fare un Pap test a partire dai 18-20 anni. L’unica controindicazione all’esecuzione dell’esame è la presenza di flusso mestruale. Le donne a cui è stato asportato l’utero ( isterectomia ) per una lesione tumorale o pretumorale, devono continuare a fare il Pap test. Dopo il test, si può riprendere la propria vita normalmente, compresi i rapporti sessuali, che si dovrebbero, invece, evitare nelle 48 ore precedenti l’esame.
Alcuni errori molto comuni relativi al pap test?
Un errore è smettere di fare il pap test dopo la menopausa. Non bisogna pensare che il rischio di cancro diminuisce con la menopausa.
Non rispettare il timing che il vostro ginecologo vi ha suggerito. Se avete una scadenza fissata, rispettatela. Se non siete convinte basta chiedere al vostro ginecologo.
Non fare il pap test se si è in gravidanza, allattamento o puerperio. La mamma può fare il pap test senza alcun rischio per lei ed il bimbo.
Usare creme, ovuli 12 ore prima del Pap test. Potrebbero alterare il risultato.
Rivolgersi a ginecologo che si appoggiano ad un citologo specializzato e competente. I referti devono essere sempre validati con firma e timbro dell’operatore. Inoltre il referto deve contenere le generalità del prelevatore al fine di consentire il controllo della qualità del prelievo.