Vai al contenuto
  • Su di me
  • Disclamer
  • Contatti
Menu
  • Su di me
  • Disclamer
  • Contatti
  • Salute
    • Pediatria, Ginecologia, Medicina
    • Generale, Psicologia, Alimentazione
    • Coronavirus
  • I nostri Esperti
    • Dott.ssa Valeria Augello psicologa
    • Dott.ssa Licia Calderone logopedista
    • Prof. Antonio Cascio infettivologo
    • Prof.ssa Claudia Colomba - pediatra/infettivologa
    • Dott. Francesco Cupido otorinolaringoiatra
    • Dottoressa Maria Francesca D’Anna, pediatra/allergologa
    • Dott.ssa Maria Rosa D’Anna ginecologa
    • Dott.ssa Annalisa Ferlisi pediatra/pneumologa
    • Prof. Piernicola Garofalo endocrinologo
    • Prof. Giuseppe Iacono pediatra/gastroenterologo
    • Prof. Daniele La Barbera psichiatra
    • Dottoressa Erica Lipani odontoiatra
    • Dott. Tullio Prestileo infettivologo
    • Prof Vincenzo Provenzano diabetologo
    • Dott. Giuseppe Scaglione ginecologo
    • Dott.ssa Sabrina Spoto cardiologa
    • Prof. Michele Vecchio neurologo
    • Prof. Marcello Vitaliti, neonatologo/pediatra
    • Dott.ssa Francesca D'Aiuto Pediatra
    • Dott.ssa Daria Pandolfo Picologa
    • Prof. Antonio Martorana Ginecologo
    • Prof. Antonio Maiorana Ginecologo
  • Storie di tutti i giorni
  • Costume, Società e Tendenze
    • Attualità
    • Parliamone con l’Avvocato
  • Altri
    • Film, Libri, Life Style
    • Ricette
    • Viaggi
    • Video
Search
Close
Home » Omicron, la variante più contagiosa, la possibilità che diventi endemica e i consigli per il Capodanno

Omicron, la variante più contagiosa, la possibilità che diventi endemica e i consigli per il Capodanno

  • Maristella Panepinto
  • Dicembre 30, 2021
  • Salute

Gli esperti fanno il punto sulla situazione Covid

Il virus galoppa e lo fa in sella alla variante Omicron. Mai così tanti contagi da inizio pandemia, a conferma di una capacità di circolazione virale senza precedenti. Milioni in Italia le famiglie in isolamento.
Abbiamo fatto il punto della situazione con gli esperti. Con il professore Antonio Cascio, infettivologo e primario al Policlinico di Palermo, con la professoressa Claudia Colomba, infettivologa e primaria al Di Cristina – dei Bambini di Palermo e con il dottore Marco Battaglia, pneumologo al centro Covid dell’ospedale Cervello di Palermo.

Il professore Antonio Cascio, infettivologo

Professore Cascio, malgrado i vaccini, i numeri sono altissimI, PERCHÉ?

Occorre analizzare bene i dati. È vero, i numeri sono incrementati vorticosamente, con la complicità della stagione invernale e delle festività. Va però chiarito che i ricoveri si sono più che dimezzati e fortunatamente i decessi, rispetto a un anno fa, procedono con uno zero in meno nella conta quotidiana. Non dimentichiamoci di quando il Covid mieteva mille e più vittime al giorno. I vaccini hanno sicuramente arginato la marcia del virus e la sua pericolosità.

Omicron che va come il vento, perché?

É una variante contagiosissima, anche perché contiene un pezzo di Rna di un coronavirus umano, che provoca il comune raffreddore. Che sia altamente contagiosa deve farci stare cauti, ma può anche farci sperare che diventi la variante definitiva (ovviamente non é detto che sia così) e più innocua rispetto alle altre. Omicron potrebbe fare diventare il Sars-Cov 2 una patologia globalmente endemica. Dobbiamo attendere per capire ed intanto è necessario vaccinarsi ed avere prudenza.

Occorre evitare tavolate di fine anno?

La situazione è molto delicata e sebbene la variante Omicron si stia dimostrando meno temibile (lo dimostra la situazione ospedaliera. Un anno fa al Policlinico eravamo sotto pressione, oggi non abbiamo richieste di ricoveri da parte dei centri Covid), non vuol dire che non possa attaccare duramente, soprattutto i fragili. Una soluzione per condividersi a Capodanno è quella dei tamponi prima del cenone, certi però che Omicron può sfuggire all’antigenico. Eviterei la frotta di decine di commensali a tavola, limiterei i numeri e alzerei il livello di prudenza e di precauzione. Va da sé che se non si è vaccinati o si ha anche un solo sintomo sospetto, é bene rimanere a casa.”

Può interessarti:  Serena, una mamma palermitana nel paradiso dei Caraibi

Sul fronte pediatrico l’invito è alla prudenza e alla vaccinazione.

La professoressa Claudia Colomba

Professoressa Colomba, quale la situazione all’ospedale Dei Bambini?

É stabile, abbiamo al momento dodici bimbi ricoverati, ma nessuno presenta quadri clinici particolarmente impegnativi. Nelle ultime settimane, il Covid è diventato una malattia di diffusione pediatrica, tant’è che i più piccoli sono diventati un vettore importante di contagio. In linea generale non abbiamo assistito a forme gravi di virus nei piccoli, ma possono succedere e soprattutto occorre fare attenzione alle conseguenze della malattia da Covid. Si verificano e le abbiamo curate, le cosiddette sindromi infiammatorie multisistemiche, che possono avere anche conseguenze serie, se non trattate per tempo e come si deve. La strada é la tutela dei nostri piccoli, vuoi con comportamenti prudenti (evitiamo ad esempio di portare i neonati in luoghi chiusi ed affollati) e con la vaccinazione. Dobbiamo entrare nell’ordine di idee che il vaccino anti Covid pediatrico non solo è sicuro, ma deve entrare nella prassi medica. La campagna vaccinale in atto sta confermando un’alta tollerabilità del siero.

Consigli per le feste?

Prudenza anzitutto. É auspicabile che si riuniscano persone vaccinate e senza sintomi sospetti. Occorre quindi fare attenzione, a tutela dei piccolissimi e dei fragili. In un momento di forte diffusione del virus, tuteliamo i neonati, che hanno un sistema immunitario ancora immaturo, ma anche i bimbi che hanno delle fragilità. Di fronte a sintomi sospetti è bene evitare incontri e non fidarsi troppo dei tamponi antigienici, soprattutto se fai da te.

Sul fronte dei centri Covid, la situazione non é drastica come un anno fa, ma l’attenzione è alta.

Dottore Marco Battaglia pneumologo

ne parla il dottore Marco Battaglia, pneumologo all’ospedale Cervello di Palermo

Nelle ultime settimane sono sicuramente aumentati gli accessi in reparto, ma i numeri non sono paragonabili a quelli di un anno fa, quando boccheggiavamo e rischiavamo di mandare in tilt la copertura di posti letto. La fotografia è molto semplice: il vaccino salva la vita. Lo dimostra il fatto che in terapia intensiva finiscono i non vaccinati o, ahinoi, le persone anziane e/o compromesse, che hanno una risposta minore alla vaccinazione. Ci sono ancora i morti e, lo ribadisco, si tratta dei più fragili. Ricoveriamo anche giovani, con condizioni di base buone, che però non si sono vaccinati e quindi hanno avuto un impatto complesso con il Covid. L’esperienza clinica mi fa ribadire l’importanza del vaccino e delle terze dosi anche nei giovani, così da limitare l’avanzata virale, così da proteggersi e proteggere. Le feste sono un importante banco di prova, non nego che temiamo gli esiti del Capodanno, quindi invitiamo alla prudenza, del resto la salute viene prima di qualsiasi divertimento.

Può interessarti:  Donatella Sollima, che porta fino a casa pillole di musica

 

PrevPrecedenteBoom di malanni nei bimbi, scarseggiano gli antibiotici
ProssimoInfettivologo Cascio: nuova ondata pandemica é come una brutta influenzaNext
Maristella Panepinto

Maristella Panepinto

Sono Maristella, mamma, moglie e giornalista professionista. Da piccola volevo diventare Jo March di Piccole donne. Lavoro nel mondo del giornalismo da quando avevo 18 anni. La scrittura è una passione cresciuta con me e che oggi coniugo con il “mestiere” di mamma. Amo i posti alti, viaggiare, leggere, i film di Verdone, i libri di Gabo ed i cani, su tutti le mie due labrador Dafne e Palù. Ho da tempo 25 anni periodici.
Vedi tutti gli Articoli
Condividi su:
Articoli Recenti:

Come raccontare il Coronavirus ai nostri bambini

25 Febbraio 2020
Leggi articolo »

Il suicidio di Paolo Mendico e il rischio della deumanizzazione

26 Settembre 2025
Leggi articolo »

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WC Captcha − 4 = 6

Maristella Panepinto

Sono Maristella, mamma, moglie e giornalista professionista. Da piccola volevo diventare Jo March di Piccole donne. Lavoro nel mondo del giornalismo da quando avevo 18 anni.

Scopri di più
Rubriche
  • Storie di tutti i giorni
  • Salute
  • I nostri esperti
  • Costume, Società e Tendenze
  • Film, Libri, Life Style
  • Viaggi
  • Ricette
  • Video
Ultime notizie
  • 26 Set 2025 Attualità
    Il suicidio di Paolo Mendico e il rischio della deumanizzazione
  • 16 Set 2025 Generale, Psicologia, Alimentazione
    Si può recidere il filo che lega a una famiglia altamente disfuzionale?
  • 07 Ago 2025 Attualità
    La felicità “perfetta” delle vacanze e la necessità di estremizzarla sui social
Seguici sui nostri social
Facebook Twitter Instagram

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Palermo con il n. 9 decreto del 24/05/2018
Editore: Maristella Elettra Panepinto
Sede: Palermo, Corso Vittorio Emanuele, 473, 90134
Direttore: Maristella Elettra Panepinto.

© Copyright 2018 - 2025 A tutta Mamma e non solo - Tutti i diritti riservati - Privacy Cookie Policy
È vietata la riproduzione anche parziale senza il consenso degli autori.
Realizzato da Creative People