Diabete e Covid, potrebbe esserci una relazione ed è quanto stanno cercando di verificare gli esperti.
Se ne è parlato nel recente congresso della Simdo, Società italiana metabolismo e diabete, che si è svolto a Isola delle Femmine.
Presidente del congresso il dottore Vincenzo Provenzano, diabetologo, vertice della Simdo e primario al reparto di Medicina Interna e Diabetologoa dell’ospedale Civico di Partinico, uno dei principali centri italiani per la cura del diabete.
Lo stesso dottore Provenzano ci aveva anticipato in una recente intervista, che nel centro diabetologico da lui diretto, sono stati osservati e sono tuttora studiati 180 casi di pazienti, che hanno sviluppato una forma di diabete correlata al Covid. Un’occorrenza che potrebbe essere catalogata anche nella sintomatologia del long Covid.
Abbiamo intervistato il dottore Alessandro Scorsone, diabetologo e vice primario al centro di Partinico, che ci ha spiegato meglio di cosa si tratta.
Diabete da Covid, dottore Scorsone ci spieghi meglio?
Potrebbe esservi una corrispondenza. Nel nostro centro abbiamo verificato diversi casi di diabete con esordio, così come avviene nei diabetici più giovani con la malattia di tipo 1, con un quadro impegnativo. Non è dirimente che si tratti di una coincidenza e stiamo studiando appunto per capirne di più. Man mano che l’esperienza va aumentando avremo dei nuovi elementi chiarificatori in merito a questo relazione.
Quali le caratteristiche e le cure del presunto diabete da Covid?
I sintomi sono sovrapponibili alla comune malattia: eccessiva sete e fame, necessità di urinare spesso, eccessivo dimagrimento. Le cure sono calibrate in maniera differente. Eccezion fatta per la fase acuta, dove vi sono i protocolli di studio e di terapia del diabete già consolidati e se è il caso utilizziamo l’insulina, in un secondo momento questi diabetici post Covid possono godere di terapia nuove quali i recettori del Glp1, che hanno un’azione non solo anti-ipoglicemizzante, ma anche funzionante a livello della Beta cellula pancreatica, che è quella cellula che produce insulina. Quindi si tratta di terapie mirate a restaurare quella che è la funzione della Beta cellula che produce insulina, possono essere d’aiuto e controllare meglio il danno pancreatico possibile in corso di malattia da Covid. Dal momento che si tratta di un’osservazione recente, non possiamo ancora stabilire se il presunto diabete da Covid possa recedere.
BAmbini e diabete da Covid, ne avete verificati?
Abbiamo avuto dei casi di insorgenza, una decina circa, di diabete in bambini e adolescenti che sono risultati positivi al tampone. Hanno un esordio di diabete di tipo 1, ma lento e sviluppano progressivamente una perdita della funzione della beta cellula pancreatica, che è quella che produce insulina. Lentamente la glicemia inizia ad aumentare e a diminuire la capacità del pancreas di produrre insulina. Questi bambini, che stiamo osservando, contribuiscono alla nostra casistica e raccolta dei dati, per chiarire meglio l’eventuale relazione tra Covid e diabete.
Quali i suoi consigli?
Suggerisco ha chi è entrato in contatto con il virus Sars-Cov.2 di fare, anche a distanza, un comune esame di sangue, così da verificare la glicemia e l’emoglobina glicata. Attenzione ai sintomi franchi di diabete: sete eccessiva, bisogno frequente di urinare ed eccessiva fame. I dubbi vanno chiariti anzitutto con il medico curante, che saprà indirizzare il paziente verso gli adeguati accertamenti.
A seguire la video-intervista completa al dottore Alessandro Scorsone, diabetologo e vice primario al reparto di Medicina interna e Diabetologia dell’ospedale Civico di Partinico