Sul Covid non si deve fare terrorismo mediatico, la prudenza è però d’obbligo. In merito ai contagi tra i più piccoli, nelle ultime settimane in Sicilia ve ne sono stati quattro in tutto. Tre di loro sono stati ricoverati ma con sintomi molto leggeri, tant’è che sono stati trasferiri in un hotel Covid, dove resteranno fino a tampone negativo. Il positivo piú recente in ordine di tempo è un bimbo di dieci anni asintomatico di Villabate, che si trova in isolamento domiciliare. L’infezione sarebbe collegata al cluster del comune a pochi km da Palermo. È quanto sostengono fonti sanitarie del Di Cristina di Palermo, che è centro Covid pediatrico di riferimento per la Sicilia occidentale.
Nuove ondate di contagi e rischi per i piccoli?
Occorre prudenza, ribadiscono dal Di Cristina. La casistica siciliana non ha evidenziato per fortuna situazioni gravi. Degne di nota, nei mesi scorsi, un caso di polmonite e uno di vasculite ma tutto per fortuna è rientrato. Parliamo però di un virus nuovo e quindi dobbiamo essere sempre cauti. Anche adesso che siamo nella bella stagione. Sconsigliamo anzitutto gli assembramenti. Un contagio può capitare ovunque, ma per la legge dei grandi numeri è più facile che capiti laddove vi sono calche di persone. Le stesse vicende capitate nei focolai di discoteche e feste dicono tutto. I bimbi inoltre non hanno capacità di distanziarsi e di autotutelarsi. I più piccoli portano spesso le mani alla bocca. Quindi igiene, distanziamento ed evitiamo di assembrarci.”
Ritorno a scuola?
È un nodo importante. L’augurio è che ci siano le condizioni per tornare in sicurezza. Quindi evitare le classi pollaio, areare bene gli ambienti, fare attività all’aperto finché il clima lo consente (ed in Sicilia lo consente a lungo), curare meticolosamente l’igiene. Va da sé che la scuola è l’ambiente comunitario per antonomasia. I bimbi sono da sempre vettori di contagio, tra di loro e verso gli adulti o i fratellini. In questa congiuntura particolare occorrerà una prudenza massima, per evitare che una volta tornati tra i banchi possa allargarsi la contagiosità del virus.
Si Teme un aumento dei casi in autunno?
Lo prevediamo e siamo pronti a fronteggiare le eventuali urgenze. Occorre prudenza, non il terrore e uno stile di vita che metta al centro le norme igieniche, in primis lavaggio frequente delle mani, il distanziamento, il buon senso di rimanere a casa e allertare il medico curante semmai vi fossero sintomi sospetti.
Ai nostri bimbi cosa dobbiamo insegnare?
A lavare spesso le mani, a usare anche l’igienizzante, che si può tenere nello zainetto, ad evitare di toccare occhi, naso e bocca (con i più piccoli sarà meno facile ma non impossibile), ad evitare di stare uno sull’altro con i compagnetti. I bimbi seguono il nostro esempio più che i nostri diktat, quindi se noi per primi ci comportiamo in un certo modo, loro tenderanno a imitarci e tutto sarà più semplice.