Scuole chiuse a Palermo e provincia per allarme Coronavirus. È quanto ha reso noto il Governatore Nello Musumeci, annunciando un’ordinanza che parte oggi e che si prolungherà fino a lunedì prossimo. Una precauzione, considerati i tre casi di turisti bergamaschi, in vacanza a Palermo, positivi al tampone per la verifica del Covid 19. Nei giorni di chiusura, le scuole saranno sottoposte a procedure di pulizia e igienizzazione straordinarie, così ha annunciato il sindaco Leoluca Orlando. Bimbi a casa e tanti timori da parte dei genitori. Per capirne di più sui rischi e sui comportamenti da adottare nei confronti dei più piccoli, abbiamo intervistato il professore Giuseppe Iacono, pediatra e gastroenterologo, già primario all’ospedale Di Cristina/Dei bambini di Palermo.
Professore Iacono, cosa pensa di questa emergenza?
Sono per natura un ottimista. Circa gli eventi della vita, sono portato a vedere il bicchiere mezzo pieno. Anche in questa circostanza tengo fede al mio modo di essere. Che questo virus si stia diffondendo in maniera progressiva è vero, ma tutta questa paura e questo gran parlare a mio avviso stanno creando una psicosi, che evoca la peste raccontata dal Manzoni. Sarò l’ennesimo a dirlo, ma l’imperativo è calma e no terrore. Soprattutto quando abbiamo a che fare con i bambini, che capiscono più di quanto possiamo immaginare ed assorbono le paure di chi li accudisce.
Un dato è certo, i bimbi sono i meno colpiti, perché?
Questo è un dato che è stato ribadito diverse volte non solo dai media, ma anche dalle esperienze mediche relative a questo virus. I bambini è come se fossero refrattari, almeno in questa fase iniziale. Purtroppo però abbiamo un’esperienza molto limitata in materia di Covid 19. Possiamo ipotizzare che le cellule immunocompetenti del bambino non vengano pizzicate dal virus. La procedura di contagio è identica per grandi e piccini, solo che il Covid 19 a contatto con i bimbi, almeno allo stato dei fatti, fa un passo indietro, non aggredendo la popolazione pediatrica, o comunque facendolo in maniera assai blanda. Ribaltando peraltro un’asserzione comprovata, ossia che i piccoli sono una delle fasce più esposte ai virus influenzali. Infatti, il comune virus influenzale è più deleterio per i bambini che non per gli adulti. Ovviamente non possiamo fare affermazioni certe. Si tratta di un virus nuovo, di cui non conosciamo i comportamenti. Prendiamo per buoni i dati a nostra disposizione e vediamo l’evolversi della situazione.
Come comportarci con i nostri bimbi?
La prima regola è di cercare di trasmettere loro serenità. Un approccio tranquillo renderà tranquilli i piccoli, soprattutto in questi giorni in cui la loro routine sarà modificata. Se chiedono lumi sul fantomatico virus cinese, è bene dare risposte leali, senza allarmismi. Non dimentichiamo che il Coronavirus è un virus influenzale modificato. Rispettare le ormai notorie dieci regole è un gesto importante, di tutela per sé e per gli altri. Quindi lavare le manine spesso, non mettere le dita nel naso, non toccarsi la bocca e gli occhi (con pazienza si potrà evitarlo anche nei piccolissimi). Usare fazzoletti usa e getta. Pulire più frequentemente le superfici. No a terapie fai da te, soprattutto in materia di antivirali e antibiotici. No ai luoghi chiusi e affollati. Per il resto sono ottimista. Svolgo attività medica e visito serenamente i miei pazientini. Finora non vi è stato alcun caso lontanamente sospetto. Nel caso di bimbi immunocompromessi, trapiantati, o con patologie (cardiologiche, nefrologiche, metaboliche etc) suggerisco, di volta in volta, il vaccino antiinfluenzale, semmai non lo avessero già fatto, disponibile fino al 28 febbraio. Non protegge dal Coronavirus (per il quale ancora non vi è vaccino né cura antivirale), ma aiuta a fare diagnosi differenziali (semmai dovesse esservi un contagio di Covid 19) ed evita che si accavallino più virus contemporaneamente.
In questi giorni senza scuola, cosa fare con i piccoli?
Evitare il domicilio coatto, che rende i bimbi nervosi e annoiati. Ovvio che sono da evitare luoghi chiusi e affollati o pieni di smog. I genitori possono approfittare di questo clima primaverile per fare pausa pranzo al mare o in campagna. L’aria aperta e pulita non é vettore di malattie, anzi. Quindi l’invito è di portare i bimbi in mezzo alla natura, che è una cura gratuita per mente e corpo. Basterà andare in un parco lontano dal traffico, al mare, o in qualche zona di campagna vicina alla città. Suggerisco inoltre di alimentare bene e in modo completo i bimbi. Sí a una dieta varia, ricca di frutta e verdura, con un buon bilanciamento di proteine e carboidrati. Farlo bere tanto ed evitare snack e cibi spazzatura. Il sonno buono e regolare è un’altra regola. Un organismo ben nutrito e forte è il migliore alleato contro qualsiasi virus.
Quando pensa che finirà questa allerta?
Possiamo trarre esempio da quel che sta succedendo in Cina dove si sta riducendo l’allarme e dove in modo efficace hanno circoscritto il focolaio. Se, come spero, questo virus si comporta come gli altri, entro marzo dovremmo poter tirare il sospiro di sollievo.
Una risposta
Adoro questa rivista …. mi ha particolarmente attratta l’intervista del Prof Iacono che conosco e stimo. La saggezza del Medico di spessore che con singolare rassicurante pacatezza consiglia, informa, guida piccoli pazienti e genitori… adoro la selezione degli argomenti scelti. Le modalità di trattazione e comunicazione. 10 e lode e grazie per la compagnia! Una rivista online per me è anche “compagnia “, oltre che informazione se fatta con la scelta di piacevoli dettagli….di esperti importanti, preparati, professionisti che ci danno un valore aggiunto importante…. avanti così e grazie per la vostra professionalità al servizio di noi lettori/lettrici ❤