Descriviti in sole quattro parole?
Sensibilona, cioccolata, Dolomiti, rossetto Rouge di Chanel?
Pensa alla persona a cui vorresti dire grazie in questo momento. Chi è?
Il dottore Antonio Maiorana. È il ginecologo che, rocambolescamente, ha fatto nascere mio figlio. Si trovò al posto giusto nel momento giusto. Senza di lui, medico dal grande ego (umano e professionale), le cose potevano non andare per come sono andate. Grazie!
Hai la possibilità di una lunga colazione
in una terrazza panoramica della tua città preferita. Quale scegli e con Chi?
Roma, terrazza di Trinità dei Monti, un bar retrò, fighissimoo, da sempre ammirato senza averci mai messo piede. Mi piacerebbe fare colazione con Gianni Minà. È uno dei giornalisti che stimo di più. Vi confesso che ho già preso, in maniera del tutto casuale, un caffè con lui e la sua cortese signora. È simpatico, largo di pancia, di sorriso e di cuore. Vorrei farmi raccontare della sua storica amicizia con tre miei miti: Pino Daniele, Gabriel Garçia Marquez ed Enzo Biagi. Adoro la sua risata e secondo me una bella risata fa (quasi) sempre la differenza.
Quale è il maggior pregio che ti riconosci e il difetto?
La mia sensibilità. Che ora è pregio, quando si traduce in generosità, apertura verso gli altri e ora è difetto, quando diventa permalosità. Per estrema sensibilità mi è successo di chiudere alcuni rapporti. Definitivamente. Voglio lavorarci su. Si può sempre migliorare.
Hai il potere di realizzare tre desideri, quali sono?
Vincere la paura dei lunghi voli in aereo, così da poter andare in Giappone (n.d.r). Imparare ad andare in bicicletta (adoro il ciclismo da quando ero bambina. Non perdo un Giro, un Tour, una Vuelta…eppure ho una splendida bici, regalo dei miei nonni, che è in cantina da due decenni). Garantire la salute a me ai miei cari.
Un viaggio regalo domattina. Scegli tu la meta e gli accompagnatori?
In Giappone, dalle parti di Okinawa ( sogno questi posti grazie alle pagine di Banana Yoshimoto) con le due persone più importanti della mia vita: mio marito e mio figlio. Ovviamente al seguito almeno un paio di tate.
Si scherza su tutto tranne che…?
Su qualsiasi forma di disabilità
L’amicizia esiste?
Esiste ma è un sentimento complesso, molto più dell’amore. In amicizia ci vuole onestà, democrazia, leggerezza, nessun tentativo di possesso. Un vero amico può regalarti, di cuore, un minuto del suo tempo ed un altro duemila minuti. Possono però essere entrambi degli ottimi esempi di amicizia. Resto però convinta che il miglior amico dell’uomo sia il cane?
Qual è l’oggetto materiale di casa tua a cui tieni di più?
Il computer, il telefono e la fotocamera. Per me formano un tutt’uno. Lì si trovano foto e scritti. Le sole cose “materiali” che salverei in caso di catastrofe. Di tutto il resto potrei fare a meno.
Perché hai scelto di far parte della redazione di A tutta Mamma?
Perché, da quando sono mamma (in realtà già quando Raffaele era nella pancia), sognavo di scrivere di mamme, di bimbi, di donne e di salute (così da esorcizzare la mia ipocondria). Di farlo condividendomi con altre donne. Quando le donne sanno fare squadra sono imbattibili. E modestamente la nostra è davvero una bellissima squadra?
Canzone, libro e film preferiti?
Un Angelo vero di Pino Daniele, L’amore ai tempi del colera di Gabriel Garçia Marquez (ma adoro anche Jack Frusciante è uscito dal gruppo, magistrale prova di scrittura, se consideriamo che Enrico Brizzi, quando lo scrisse, era un ragazzino) Film: Tutta colpa del paradiso (di) con Francesco Nuti e Ornella Muti. Tutto fighissimo: i protagonisti, la storia, la musica e quelle vette spettacolari.
Fumetto preferito
La Pimpa. Mi ricorda le domeniche mattina, quando correvo a comprare il Corriere dei Piccoli dallo “zzì Carminù” in corso Umberto a Casteltermini. Poi andavo a pranzo dai nonni Stella e Raffaele. Mangiavamo polpette al sugo e menta. Sento ancora il profumo: che nostalgia e che dono prezioso i nonni. Ops, sono uscita fuori tema. Un mio difetto, lo aggiungiamo al precedente ?