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Ecco il decalogo per un Natale sereno con i propri bambini

Lo ha stilato la Società italiana di Pediatria. Sono poche regole, semplici ma molto importanti

Un Natale a prova di bambino. È il consiglio che arriva dalla Società italiana di Pediatria, che dirama un comunicato proprio alla vigilia delle feste. Le festività natalizie sono sicuramente un momento di condivisione, di “liberi tutti” a tavola, di regali e gite. Quando però vi sono dei piccini occorrono delle accortezze che possono fare la differenza ed addirittura diventare dei “salvavita”. Ed è in questa logica che la Società italiana di Pediatria stila un decalogo semplice ma efficace.

Occhio alle abbuffate

Il primo allarme lanciato dai medici è il rischio abbuffate. È statistica, infatti, che nel periodo natalizio aumenta in maniera esponenziale il numero di interventi in Pronto Soccorso pediatrico e di ricoveri di bimbi intossicati per via delle grandi abbuffate.

Ecco il primo consiglio. Va bene concedere ai piccini uno sgarro, perché Natale viene una volta all’anno. Attenzione però, il sistema digestivo di un bimbo, specialmente di un neo divezzo, non è lontanamente paragonabile a quello di un adulto. I medici ribadiscono che nei primi tre anni di vita di un bimbo, seppure senza paranoie, l’attenzione all’alimentazione deve essere massima. Stomaco e intestino non sono ancora pronti a un sovraccarico di grassi e carboidrati. Quindi via libera a un asseggino di cioccolata o di pandoro, ma che sia appunto solo un assaggio. Evitare di propinare al bimbo lo stesso menù dei grandi. Ovvio che salumi carichi di grassi, carpaccio e pasticci di pasta farciti di besciamelle non siano adatti ai più piccoli. Per rendere gioioso il momento del pranzo, si può mettere al centro della tavola un coloratissimo cesto di frutta (melograni, arance, mele deliziose, mandarini) insegnando ai piccolissimi che si tratta di un alimento a cui non si deve rinunciare mai.

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Parola d’ordine serenità

Durante le vacanze lo stress, paradossalmente, può nascondersi dietro l’angolo. Con i bimbi occorre evitare situazioni e contesti emotivamente faticosi. I piccini sono spugne che assorbono parole, silenzi ed emozioni. Quindi: evitare i fantomatici litigi familiari natalizi in presenza dei piccoli. Occhio a contesti eccessivamente rumorosi (feste da ballo, botti di Capodanno, fragore eccessivo possono divertire taluni adulti, ma non sono salutari per i bimbi). Far sì che i bimbi non perdano il regolare ritmo sonno/veglia. Ok al brindisi di Capodanno (qualora i piccoli dovessero resistere fino alla mezzanotte), mai costringerli alle nottate però. Il sonno dei bimbi, lo ribadiscono i pediatri, è sacro.

Buone abitudini durante le feste

Evitare, durante le vacanze di Natale, di rimanere chiusi dentro casa. Va bene i cenoni, i pranzi, le tombole in compagnia. Non dimentichiamo però che i bimbi hanno bisogno di state all’aria aperta. Non lasciamoci intimorire dal freddo, le temperature basse e secche aiutano ad uccidere i virus. Un impegno quotidiano durante le vacanze di Natale? Almeno mezz’ora all’aria aperta, preferibilmente in un parco alberato. Questo sarà un toccasana per bimbi e genitori.

Se si deciderà di fare una vacanza natalizia, organizzarla pensando anzitutto alle esigenze dei piccoli. Quindi via libera a un tour dove i vostri bimbi troveranno dei coetanei ed un contesto a loro misura. Rispettare i loro tempi, non obbligarli a escursioni e visite a luoghi poco adatti a loro. Adeguarsi ai loro tempi di pappa e nanna.

Rispettare la routine

I pediatri della Società italiana di Pediatria lo ribadiscono più volte. I bimbi amano le loro abitudini, quindi, anche durante le vacanze natalizie (passate a casa o fuori porta) massimo rispetto della routine quotidiana: orari dei pasti, dei giochi del riposino, della ninna e volendo anche dei compiti.

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Questi pochi e semplici consigli, ribadiscono i pediatri, sono importantissimi e aiuteranno a vivere un Natale sereno anche con i piccolissimi.

Ps: via libera alle vacanze in montagna anche con un neonato. È importante evitare altitudini oltre i 1000/1300 m, per ragioni di saturazione dell’ossigeno, offrire ai bimbi, durante la salita, il ciuccio o il biberon con acqua tiepida e camomilla. La suzione aiuterà, eventualmente, a sturare le orecchie evitando la fastidiosa sensazione del tappo. Effettuare la salita lentamente. Alloggiare sempre in comuni preferibilmente a valle (evitare rifugi o paesini isolati), dotati di pronto soccorso o guardia medica pediatrica. L’aria di montagna è pura, il clima è freddo ma secco quindi, con pochi piccoli accorgimenti, si potrà regalare ai piccini una magica vacanza di Natale montanara.

 

 

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