“Chiudiamo al pubblico per lottare il Coronavirus.” Accade a Casteltermini, un paesino sui monti Sicani, in provincia di Agrigento, dove un gruppo di commercianti ha deciso di chiudere al pubblico, così da evitare possibilità di contagio. Non una cessazione dell’attività quanto una modifica nella modalità di acquisto. Una decisione che costa tanto, in un comune in evidente crisi economica ed anche amministrativa. Casteltermini, infatti, è uno dei comuni che ha sofferto il dissesto economico e tuttora vive una crisi commerciale, demografica e politica come mai nella sua storia. È da mesi al centro di una querelle amministrativa, che ha visto, di fatto, anche l’avvicendarsi di ben due commissari ad acta, nel tentativo di tenere il timone del paese.
Nel centro montano non sono stati registrati casi di Covid-19, eppure molti commercianti, in seguito al decreto governativo di sabato scorso, hanno scelto di seguire una linea drastica.
Perché abbiamo scelto di chiudere?
“Non possiamo rischiare che la nostra piccola comunità, costituita in buona parte da persone anziane e con una percentuale alta di malati oncologici, corra il rischio di venire decimata dal virus. Sono inoltre tornati molti concittadini dal nord. Ci auguriamo e vogliamo sperare che loro si siano registrati all’anagrafe regionale e rispettino la quarantena. Oggi però non si può rischiare. Viviamo in un paese piccolo, l’ospedale più vicino è ad Agrigento, a quaranta km da noi, temiamo di essere ulteriormente isolati, Dio non voglia, qua scoppiasse un’epidemia. Quindi senso di responsabilità e capacità di tenere unita la comunità, con una decisione che costa, ma che è indispensabile”.
Questa la voce di uno dei commercianti che aderisce all’iniziativa, senza precedenti nella storia del piccolo comune.
“Sono un imprenditore, ma sono innanzitutto un essere umano che intende proteggere la propria famiglia, i colleghi, collaboratori, conoscenti, clienti e tutta la nostra piccola comunità. Scrive così sulla sua bacheca Fb Gabriele Tirolo, titolare di uno storico bar-pasticceria del centro. In questo momento durissimo dobbiamo dare prova di senso civico. Dopo le ultime disposizioni anche noi abbiamo deciso di chiudere il nostro esercizio pubblico e di offrire solo un servizio personalizzato e su ordinazione, con consegna a domicilio. Garantiamo la massima attenzione al rispetto di tutte le indicazioni sanitarie.”
Chiuso al pubblico anche uno dei locali preferiti dai giovani castelterminesi, ed il titolare, Lorenzo Tricoli, dice che però resteranno a disposizione per le ordinazioni e le consegne a domicilio: “Stiamo organizzando un kit a norma ed anche un bastone telescopico per fare le consegne alla distanza prevista dal decreto. La consegna avverrà solo a pranzo e a cena. L’incolumità della nostra gente viene prima di qualsiasi interesse economico.”
In tutto sono una decina gli esercizi commerciali che hanno scelto di chiudere al pubblico: si tratta di bar, pasticcerie, agenzia di viaggi, agenzia di posta privata, negozio di telefonia. Ancora altri potrebbero aggiungersi al gruppo. I commercianti però rassicurano: supermercati, panifici, negozi dedicati all’igiene ed ovviamente le farmacie resteranno regolarmente aperti. Nessun rischio per la gestione quotidiana della routine, solo una riduzione scrupolosa, per evitare eventuali rischi.