Vi racconto un giorno speciale…
L’occasione la Festa della Mamma, il pretesto condividere delle esperienze legate all’Amore per la Vita, la soluzione presentare un libro scritto da due care amiche. “La Chiamavano Maternità” di Maristella Panepinto e Laura Ruoppolo (prefazione Simonetta Agnello Hornby- Navarra editore). Un manuale semiserio dedicato alle mamme imperfette che vede nella corrispondenza epistolare delle autrici un modo per raccontarsi in maniera profonda ed ironica. Un punto di non ritorno che attraversa modi diversi ed unici di sentirsi madri: dalla prematurità alle chat di classe passando da sentimenti confusi ad organizzazioni di feste verso mutazioni genetiche e ricordi inattesi, per sottolineare il vero talento del genere umano: la meravigliosa fragilità dell’essere madre sempre.
Il luogo la Clinica Candela ed i suoi specialisti (prof. Ettore Cittadini, dott. Giuseppe Crasci’, dott.ssa Maria Rosa Cinquegrani ed io) e la loro storia messa al servizio di un percorso pluridirezionale: preparazione, accoglienza e supporto di infinite sfide e nuove soluzioni.
Il sostegno, quello vero, leggero e avvolgente, delle associazioni: Mani di Mamma e Ama Filippo, belle realtà che regalano buoni esempi.
La partecipazione di tante donne: mamme che si sono rispecchiate in vissuti più o meno simili, ragazze che hanno anticipato gioie imminenti, nonne che hanno colto la saggezza di esperienze nuove.
La conclusione: Una giornata di evoluzione per tutti che ha stimolato l’opportunità di oltrepassare il qui ed ora verso un nuovo “ad maiora”!