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Vi racconto di due nonni coraggiosi, che hanno superato la tempesta con l’amore

Valentina Fasciana, che di mestiere fa la locandiera ed adora la cucina, ci parla di sua madre che ha saputo superare un grande dolore per amore di figli e nipoti

È a casa dei miei genitori che mio figlio ed i miei nipoti, figli di mia sorella Clelia e di mio fratello Gaetano, hanno trascorso i giorni più felici della loro infanzia. Dai Nonni in Sicilia.
Nel 1990 io, mia sorella e mio fratello abbiamo avuto un figlio a testa.  Io sono diventata mamma di Andrea, Clelia di Angelo, Gaetano di Claudia. Mia sorella aveva già una figlia più grande, Bianca. Nel 1993 mio fratello ebbe un secondo figlio, Angelo: i miei genitori divennero così nonni di ben 5 nipoti.
Mia sorella viveva a New York, io a Verona.

L’estate dai nonni

L’estate cominciava solo quando tutti i cinque gioielli di casa erano riuniti sotto il confortevole grembiule di nonna Enza.
Per tre lunghi ed afosi mesi i miei genitori si prendevano cura di loro, senza mai mostrare un cedimento. La loro dedizione di nonni è stata totale. Mio padre occupatissimo tra bici da riparare e lezioni varie, specialmente di nuoto. Mia madre in cucina sempre pronta a preparare pranzi prelibati, adatti a quelle bocche insaziabili.

Nell’estate del ‘94 mia sorella morì in un incidente.

Sono grata ai miei genitori

Riconosco, oggi, da adulta, che lo sforzo che fecero i miei genitori, di continuare ad essere nonni attivi, nonostante il dolore, fu enorme e straziante. I bambini erano piccoli e loro dovettero occuparsene con tutte le loro forze, e lo fecero bene.
Le estati trascorrevano tutte sempre uguali e felici, come felici ed indimenticabili sono i racconti dei litigi e delle gelosie tra un nipote e l’altro.
A tavola, poi, chi la voleva cotta, chi la voleva cruda! Ho perfettamente inciso il ricordo di mia mamma davanti ai fornelli: tra i tanti piatti che preparava ce n’é uno che rappresenta tutto quel periodo che, per quanto segnato da un evento dolorosissimo, fu il periodo dell’infanzia dei nostri figli ed i bambini, si sa, portano gioia sempre e comunque.

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La grande pasta

Quel piatto nella mia famiglia è chiamato “La grande pasta”: altro non è che lasagne fatte in casa, condite con semplicissima salsa fresca, anch’essa casereccia, con una spolverata di formaggio quanto basta.
La chiamiamo “la grande pasta” perché mio nipote Angelo, detto l’americano, non sapendo da piccolo ben esprimersi in italiano, per far capire a mia mamma che desiderava fortemente le lasagne, diceva: “nonna voglio la grande pasta!”.

Non è un caso se il mio primo “articolo” su A tutta mamma abbia come protagonisti i miei genitori, più conosciuti come nonno Angelo e Nonna Enzina.
A loro, io e tutta la mia famiglia dobbiamo questi ricordi e molto, molto altro.
La lasagna è il formato di pasta più antico in Italia: forse è per questo che le nonne preparano sempre le lasagne al forno.
Oggi vi ho raccontato un pezzo di storia della mia famiglia legata alla lasagna o meglio alla “ grande pasta”: famiglia e tradizioni.
Al prossimo racconto ?

Chi è Valentina Fasciana

Sono Valentina, mamma, moglie e Locandiera nel mio amato B&B Villa Volli.

Tra un dolce da preparare , una camera da rifare, cene a tema, viaggi e colpi di scena (mio figlio me ne offre parecchi) vivo una vita molto impegnativa, ma, come dico sempre, per scelta: amo i cambiamenti, anzi ne ho un estremo bisogno; adoro la vita di tutti i giorni, la mia casa, le mie cose, ma so di non poter stare ferma. Immagino in continuazione nuovi progetti, viaggi, libri da scrivere, case da ristrutturare…ho un frullatore dentro la testa, ma i miei pensieri sono i miei migliori amici. Sono mamma di Sophia e Hendryx due adorabili beagle.

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Con A tutta mamma vi racconterò le mie avventure giornaliere di Locandiera, pasticcera pasticciona e quelle di mamma di un ragazzo sempre sulla cresta dell’onda.

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