Una sola parola per definire il tuo matrimonio?
Non avrei mai pensato di essere in grado di poter organizzare il nostro matrimonio fin nei minimi dettagli e far sì che fosse proprio come lo avevamo desiderato, un matrimonio di quelli che a vederlo diresti… vorrei che il mio fosse proprio così! Un matrimonio sognato e bellissimo con cornice una location da favola! Ma se dovessi definirlo in una sola parola direi… un matrimonio semplicemente isolano!
Dove, come, quando?
Vulcano, con vista su uno dei tramonti più belli del mondo, davanti ai nostri occhi tutte le isole Eolie al completo, in un tiepido giorno di fine settembre con al seguito amici e parenti in festa e poi… fioraia, fotografo e musicisti!
Dopo due caldi giorni di sole e bagni al mare… mattina ore 9 pioggia incessante, cielo grigio e coperto… futuri sposi impazziti e parentado raggelato. che si fa? Nessun piano B… soluzioni possibili nozze romantiche sotto la pioggia, della serie sposi bagnati sposi fortunati oppure danza propiziatoria del sole in piscina?
E invece… il miracolo! La gente di mare lo sa…basta guardare il cielo e seguire le nuvole per capire di lì a poco come cambierà il tempo ed era per questo che mi dicevano tutti “spunta u suli… un si preoccupassi ca spunta” E se vi dicessi che è accaduto davvero, ci credereste mai? In effetti non ci credevo nemmeno io che ad un certo punto il cielo potesse aprirsi e il sole potesse farci un regalo così bello!
Perché avete scelto proprio questa location?
Noi amiamo l’estate, il mare e le atmosfere da paradiso che solo le isole possono regalare… e di quella che sarebbe stata poi la nostra location ce ne siamo innamorati a prima vista… Quell’anno stavamo nella stupenda isola di Salina romantica ed elegante, solitaria e verace quanto basta per poter avercela nel cuore per tutta la vita, luogo ideale per celebrare un matrimonio… ma a noi nessun posto aveva fatto battere il cuore… nessun luogo era riuscito ad emozionarci…
Ma si sa nulla accade per caso… e dopo il nostro giretto in barca a Vulcano non potevamo scegliere luogo migliore quel giorno dove fare l’aperitivo al tramonto… le terrazze del Therasia Resort con una vista mozzafiato sull’intero arcipelago!
E pensare che Alessandro quel giorno non voleva nemmeno andare per via degli odori sulfurei a lui insopportabili legati a ricordi di infanzia…
Cerimonia, banchetto, festa…racconta?
Emozione tanta, di quella che ti fa sentire il cuore in gola e che però ti fa stampare quell’ indimenticabile sorriso sulle labbra… gioia infinita, al pensiero che sarebbe stato il mio stupendo Cristiano ad accompagnarmi e a tenermi stretta stretta la mano fino all’altare e poi un corteo sicilian style con tutti gli invitati dietro la sposa un passo dopo l’altro fino allo sposo, che mi aspettava laggiù splendido e terribilmente elegante nel suo abito blu medio…
Un romantico rito civile, un altare bianco, il mare azzurro sullo sfondo, una brezza leggera che accarezza visi ed emozioni, due sposi bellissimi e increduli, una risata e poi il lieto fine con la promessa di un grande amore. Lacrime di felicità e mancanze, sorrisi abbracci e petali che volano.
Non ho mai pianto ai matrimoni e invece…
Invece quel giorno avrei voluto che il tempo si fermasse e che quella festa non finisse mai, avrei desiderato rimanere lì insieme a tutte quelle persone che erano venute fino a Vulcano per festeggiare tutti insieme il nostro momento più bello… e invece quando ci si diverte, quando si sta bene, quando c’è amore il tempo vola e io, come tutte le spose, del banchetto di nozze ricordo molto poco rispetto a quello che poi mi hanno raccontato… di un originale apericena gourmet!
Non una cena noiosa e sofisticata, piuttosto un momento conviviale d’eccezione e tanto tanto easy, realizzato grazie alla sapienza, all’esperienza e alla raffinatezza della stella Michelin Chef Crescenzo Scotti. Nessun posto assegnato, in assoluta libertà e disinvoltura con tavoli e divanetti sparsi ovunque, buffet e servizio al passaggio con una lunga serie di strepitosi finger. Fra tutti come dimenticare il Cappuccino di crostacei con polvere di nero di seppia o il Cannolo di melanzana con crudo di calamaro e crudo di pomodoro, per non parlare poi della Tartare di tonno in sfoglia di finto pane o la Ricciola in doppia cottura con mou di pomodoro e salsa ai ricci… Un gran turbinio di cose squisite e Chiara Minaldi alla voce che ci scaldava il cuore e ci faceva ballare…
Momenti indimenticabili dettati dalla più assoluta spontaneità, dal taglio della golosissima torta in stile eoliano decorata da uno stupendo bouganville avvenuto in terrazza a lume di candele fino al lancio del bouquet a piedi scalzi…dimenticando i mesi e mesi di ricerca del perfetto outfit serale! Un’atmosfera di festa e un gran divertimento!
L’abito da sposa, raccontaci la scelta
La scelta dell’abito è una storia a sé, che richiederebbe un articolo dedicato, non solo perché per le spose è un evento straordinario e di grande emozione, ma anche perché nel mio caso è stato costellato da una serie di peripezie… E’ per questo che a questa domanda avrei voluto glissare e magari raccontarvi della scelta dell’abito dello sposo…
Entrare in un atelier per scegliere l’abito perfetto è il sogno di ogni donna, è un rito meraviglioso, è semplicemente stupendo lasciarsi andare alla scoperta di tessuti, pizzi e lustrini… così come provare ad entrare in silhouettes da sirena oppure sentirsi un po’ principessa in un abito ampio e romantico… rimanere a bocca aperta davanti a lunghissimo velo di pizzo che dicevi non avresti mai indossato e scoprire poi che l’abito semplice che avevi in mente sin da bambina non è poi quello giusto!Perchè nella maggior parte dei casi, l’abito perfetto è quello che ti senti sulla pelle, quello che intravedi e del quale senti quasi un richiamo e lo vuoi provare per primo… Io, il mio abito l’ho cercato ovunque, sentivo che da qualche parte c’era e che mi aspettava… sentivo che sarebbe stato quello perfetto per me e anche per un matrimonio isolano. Così, dopo decine di prove e di appuntamenti, un bel giorno mentre sfogliavo una rivista on-line l’ho visto, era quello, lo volevo a tutti i costi. Ma ci sarà mai un rivenditore in Sicilia di Jesus Peirò? Si, claro, mi rispondeva al telefono la gentile signora spagnola, questo modello lo puoi trovare solo a Giarre! A Giarre? …ma tu sei proprio matta… ti sposi a Vulcano e vai a Giarre per comprare il vestito da sposa! Vi lascio immaginare… Per fortuna che di matti ce ne sono tanti… e così siamo partiti alla conquista dell’abito perfetto io, Alessandro e la mia fantastica amica Graziana che ha immortalato l’emozione di un momento irripetibile e che mi ha subito detto che era quello giusto! Un abito con ricami floreali di pizzo, con un nastro di raso in vita, leggiadro e morbido e dal gusto un po’ retrò.
Trucco, parrucco, fiori e fotografo?
Un matrimonio, il nostro, all’insegna della semplicità seppur con una grande cura per i dettagli, anche per trucco, capelli, fiori e bouquet, che non sono solo accessori e addobbi… ma sono ciò che fa la differenza, sono quel tocco speciale e magico che crea fascino e serve a definire l’atmosfera dell’evento.
Ilenia, la nostra speciale fioraia, è stata bravissima ad interpretare il nostro desiderio di semplicità e a creare ciò che noi avevamo in mente, soprattutto perché non era mai stata sul luogo e lo aveva immaginato solamente attraverso i nostri scatti… ma la sua selezione floreale è andata ben oltre le nostre aspettative: non solo fiori di campo e piante grasse, ma anche le nostre adorate piantine aromatiche, tante candele e poi il meraviglioso bouquet…
Il suo tocco Fiabesco anche fra i miei capelli… sciolti sulle spalle e con una coroncina di freschi fiori.
Anche il trucco minimal ma ricercato, affidato alle mani della mia amica d’infanzia Alessandra che sa bene quanto io ci tenga alla mia nuance naturale… e poi i meravigliosi scatti rubati del nostro amico fotografo Charlie Fazio… a lui una sola richiesta: niente pose! Solo il suo occhio ha potuto cogliere a pieno l’incanto dell’isola.
In quanto tempo avete organizzato e quanti eravate?
Non per essere volutamente romantici, ma quando abbiamo deciso di sposarci eravamo a Parigi e stavamo mangiando una, forse due/tre buonissime crepes nella francesissima bottega di Madame Krystyna e all’improvviso… Che ne dici se per il ponte del primo maggio facciamo un salto a Vulcano per capire meglio come organizzarci per sposarci quest’estate…? Davverooooo…? Wow! Yuppy! Evviva! Non so quante esclamazioni di gioia sono uscite dalla mia bocca spalancata e fra queste… ma siamo ad aprile tu dici che ce la faremo ad organizzare tutto in tempo? Si, assolutamente si! E come dimenticare gli occhi sbigottiti e increduli di Cristiano che per la felicità ha iniziato a ridere e a strattonarmi il braccio!
Sicuramente quella che si dice una “dolcissima proposta” di matrimonio in una location memorabile… ma adesso dovevamo pensare seriamente a pianificare tutto! Non vi racconto i cinque mesi a seguire… a cominciare da quando al rientro abbiamo dato la notizia… Abbiamo deciso di sposarci quest’estate a Vulcano! A Vulcano?Alle Eolie? Ma siete sicuri, non vi sembra un po’ lontanuccio… oppure Davvero? A Vulcano?…ma è pazzesco… quando partiamo?
Quella era la nostra scelta, era quello che volevamo, era un luogo che ci legava, era un’isola, era la location che ci aveva fatto battere il cuore, perfetta per il nostro matrimonio civile all’aperto. Abbiamo iniziato a immaginarlo e non facevamo altro che vederci in quell’unica atmosfera.
Nel frattempo iniziavano i preparartivi e il continuo andirivieni dall’Eolie per sopralluoghi e con la scusa anche romantici weekend e cenette gourmet. Non abbiamo lasciato al caso nemmeno le partecipazioni di nostra esclusiva ispirazione e le bomboniere anch’esse assolutamente homemade e in tema con tutto l’addobbo floreale…Volevamo che fossero un ricordo da custodire con cura.
Una festa, la nostra, durata un weekend con annesso e scatenato party di addio al celibato/nubilato…con fiumi di “Malvasia e Pani cunzatu”…per il quale le foto parlano da sole!
Un ricordo, il più speciale?
Stare di fronte a mio marito Alessandro ed ascoltare le sue bellissime parole mentre legge una lettera e cercare di trattenere le lacrime.