Sono partiti in tre dall’Italia direzione Budormiez, sul confine ucraino-polacco. L’obiettivo è importante: portare in Italia una bimba, Milana e la sua famiglia. Al centro una famiglia ancora più grande, quella dell’associazione A.B.C, Bambini Cri di chat, sindrome della quale Milana è affetta. Di questa malattia rara abbiamo parlato in questo articolo. I bimbi che sono affetti dalla Cri di chat necessitano di continuare terapie e in territorio di guerra questo sarebbe assai arduo. Per questo Maura Masini, la presidente dell’associazione A.B.C., che ha sede a San Casciano, ha organizzato un viaggio per salvare Milana, la bambina ucraina di 4 anni, colpita dalla patologia genetica rara. L’iniziativa è realizzata con il supporto del Comune, delle associazioni locali, e dei commercianti. Come si legge su www.go news.ti, si tratta di un gesto concreto, coraggioso, di mobilitazione e solidarietà per le famiglie ucraine in difficoltà che rischiano la vita sotto le bombe dell’invasione russa. Questa mattina, nelle prime ore del giorno, a bordo del veicolo messo a disposizione dall’associazione Auser di San Casciano sono partiti Sandra Giani, Elisabetta Resti e Carmelo Sciarrabone, partito da Palermo per unirsi alla delegazione, in rappresentanza dell’associazione A.B.C. Bambini Cri du Chat, sono i volontari diretti a Budormierz. Ad attenderli all’arrivo, fra una ventina di ore, ci sarà la famiglia ucraina originaria di Vinnitsa, città a sud-ovest di Kiev, composta da mamma Olena Bachynska e le figlie, le piccole Milana ed Adele quest’ultima di 6 anni e mezzo. “In questa operazione sulla quale siamo al lavoro da più di una settimana, come associazione Bambini Cri du Chat – dichiara Maura Masini – c’è tutto il cuore della nostra comunità, la rete delle oltre 200 famiglie con bambini Cri du Chat ha un respiro internazionale e comprende l’adesione di famiglie, russe bielorusse e ucraine tra cui quella che andiamo a recuperare in Polonia grazie alla disponibilità dei nostri consiglieri e volontari”. Una volta recuperate mamma e figlie, i volontari sancascianesi rientreranno in Italia per raggiungere Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia, dove alcuni amici italiani accoglieranno la famiglia per il tempo necessario.
Qualche ora fa ci ha contattato il professore Carmelo Sciarrabone, agrigentino di Casteltermini, papà di Giuseppe, bimbo affetto dalla sindrome. Carmelo senza esitare è partito con la delegazione, ma chiede sostegno.
“Sono genitore di un bimbo con la stessa sindrome genetica, mi sono immedesimato nella situazione di questa famiglia. Con il sostegno della mia famiglia e dell’associazione ABC ho deciso di partire con la speranza di portarli in Italia in breve tempo. La speranza è che il conflitto possa finire presto, nel frattempo daremo affetto e sostegno a questa famiglia speciale. Ringrazio i colleghi, gli alunni e i dirigenti scolastici per il sostegno che mi hanno dato sin dal primo momento per la riuscita di questa iniziativa. Sono in viaggio con tutti loro, comunico in condizioni precarie ma sono animato da una grande fiducia nell’umanità, che deve compiere piccoli e grandi gesti soprattutto in questo periodo difficilissimo, che lo è ancora di più per i fragili.”
Alla realizzazione dell’operazione umanitaria hanno contribuito attivamente con donazioni a vario titolo, in termini monetari e beni di prima necessità, l’Arciconfraternita della Misericordia di San Casciano, la Festa del volontariato sancascianese e i commercianti di San Casciano. “Siamo molto orgogliosi – dichiara il sindaco Roberto Ciappi – che un gruppo di cittadini e associazioni si siano preparati concretamente a fornire aiuti mirati non solo con la raccolta di beni di prima necessità, farmaci e tutto ciò che è necessario per sostenere la crisi ucraina, ma anche con l’organizzazione di un viaggio, guidato dalla squadra di volontari dell’A.B.C., che permetterà di recuperare la famiglia ucraina aderente alla rete associativa, ospite di una famiglia italiana in Emilia Romagna”” Il sindaco sancascianese si è messo in contatto con il collega di Casalgrande per sostenere istituzionalmente l’accoglienza. “Quando Milana e la sua famiglia arriveranno a Casalgrande – aggiunge Maura Masini – saranno seguiti anche dallo staff medico dell’associazione che abbiamo attivato con lo specifico obiettivo di prendere in carico la bambina ed offrirle tutto il supporto di cui ha bisogno”. A dare una mano nella mediazione linguistica in Polonia sarà Paulina Gajkowska che ha effettuato alcuni anni fa uno stage Erasmus presso l’A.B.C. di San Casciano.
Nella foto tutti i dettagli per dare un prezioso contributo.