“Prevenzione del diabete a partire dagli screening nelle scuole, applicando anzitutto la legge 130.”
È il monito del dottore Vincenzo Provenzano, diabetologo e presidente della Simdo, Società italiana metabolismo diabete e obesità. Provenzano, che dirige a Partinico, in provincia di Palermo, un centro diabetologico di riferimento regionale, è sicuramente una voce autorevolissima quando si parla di diabete e di patologie metaboliche.
Le parole di Provenzano arrivano nel pieno della settimana mondiale dedicata al diabete.
I numeri della patologia sono molto alti: in Italia ne soffrono quasi 4 milioni di persone, ossia il 6,6% della popolazione. In Sicilia la media si alza al 7% del totale degli abitanti.
Una patologia importante, che oggi però si fronteggia con cure d’avanguardia, che cercano di rendere la vita del malato diabetico quanto più normale possibile. Soprattutto quando il malato è un paziente pediatrico.
Dottore Provenzano, quali le somme da tirare in una settimana tanto importante per la sensibilizzazione sul diabete?
Sicuramente occorre ribadire che la patologia diabetica è diffusiva e che sono in aumento i casi pediatrici. Che è fondamentale giocare di vantaggio e quindi scoprire anzitempo di essere a rischio di diabete. Come fare? Sono fondamentali gli screening a partire dalle scuole, anche in bambini che non presentano alcun sintomo sospetto.”
Si riferisce alla legge 130?
Assolutamente sì. Mentre infatti, la legge 100 funziona e ha avvicinato alle cure anche chi non ha la possibilità di incontrare uno specialista affidando ai medici di base la prescrizione dei farmaci, la 130 (varata nel settembre 2022), che abbiamo contribuito a scrivere come Simdo, è ancora dormiente. La legge prevede degli screening scolastici per verificare la presenza degli anticorpi anti-pancreas e di quelli della celiachia. La presenza di anticorpi può indirizzare verso un nuovo farmaco molto efficace. Si tratta di un anticorpo monoclonale che può portare alla regressione della patologia prima che questa diventi diabete mellito. Di fatto ancora nessuna scuola di Italia si è mossa per attivare la prevenzione del diabete 1 e della celiachia. Insieme ai responsabili territoriali di Simdo, abbiamo l’obiettivo di sensibilizzare affinché la legge venga applicata, affinché si facciano gli incontri necessari con il Provveditorato e con gli assessorati all’Istruzione.
Gli screening diventerebbero una speranza concreta di abbattere i numeri del diabete in Italia?
Una consapevolezza tempestiva del diabete porta a una controffensiva efficace. Il nostro obiettivo, come Società e come diabetologi, è di cominciare subito, prima che la malattia nei bambini esploda e sia più difficile gestirla per tutta la vita.”
Con questo nuovo anticorpo monoclonale il diabete regredisce definitivamente?
In America, dove la terapia è in uso con efficacia, si è verificata una regressione degli autoanticorpi responsabili della patologia diabetica per un periodo di circa tre anni. La regressione è maggiore in chi ha meno autoanticorpi. È possibile ipotizzare che prima dello scadere dei tre anni, ripetere la terapia aiuterebbe notevolmente.
Diabete pediatrico, i dati sono allarmanti?
Diciamo che l’incidenza è notevole. In Sicilia su 365 mila pazienti diabetici, lo 0,7% è di fascia pediatrica. Le cause possono essere genetiche, ma anche lo stile di vita fa la sua parte. Oggi sono davvero tanti, troppi i bimbi parcheggiati davanti a tv e tablet e rimpinzati con cibo spazzatura. Tutto ciò può favorire l’insorgere di patologia diabetica pediatrica. Occorre quindi sensibilizzare a uno stile di vita sano fin dalla primissima infanzia: movimento, aria aperta e dieta varia, cercando di limitare le cosiddette schifezze (snaclìk, merendine, bevande zuccherine). Va sottolineato che oggi disponiamo di terapie molto efficaci (i microinfusori di insulina per esempio), che consentono un rilascio adeguato del farmaco, senza dovere ricorrere alle punturine. In questo modo il bimbo non si sente “diverso” rispetto ai pari, è curato meglio e, fermo restando una dieta sana, potrà fare lo sgarro senza dovere correre rischi. Il consiglio allo stile di vita sano vale ovviamente per tutti. L’obesità è una delle cause del diabete. Una dieta mediterranea abbinata ad attività fisica costante, aiuta a prevenire ma anche a contrastare le malattie diabetologiche e metaboliche. Bastano davvero poche e buone regole nello stile di vita, per non ammalarsi.