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Separarsi al tempo dello Smartphone

Ragazza con smartphone

Un paio di anni fa lessi un articolo su un convegno in preparazione in una località a me non nota  nella provincia di Modena. Si sarebbe tenuto a Boggiovara. L’Argomento? Un Applicazione mobile per telefoni cellulari definita ambiziosa dagli stessi ideatori, ma che sarebbe presto diventata “uno strumento funzionale a contenere il conflitto separativo, e perché no, favorire la crescita di generazioni migliori di genitori con l’auspicabile volontà di tutte le parti in causa ad avere figli sempre più sereni e genitori più responsabili”.

Mi incuriosì, esistono Applicazioni ormai per tutto, ma non credevo potesse trovare concreta esecuzione tra le coppie di genitori che affrontano una separazione o un divorzio. Mi sbagliavo.

COME NEL GRANDE FRATELLO

A distanza di un paio di anni il Tribunale di Modena, seconda sezione civile, ha pronunciato lo scioglimento di matrimonio di una giovane coppia, recependo tra le condizioni concordate tra le parti anche l’adesione al progetto Anthea, ritenuto non contrario alla legge e nell’interesse della prole.

Il progetto Anthea è una applicazione per smartphone, ideata da un avvocato, per permettere ai genitori separati o divorziati di comunicare e gestire virtualmente il rapporto parentale in una fase delicata e non facile, specie nelle situazioni di maggior conflitto. I primi genitori che hanno deciso di aderire a questo progetto sanno che “l’applicazione dovrà essere utilizzata in modo esclusivo per qualsiasi comunicazione che possa riguardare i minori e ben consapevoli che tutte le comunicazioni che intercorreranno tra essi potranno essere oggetto di produzione documentale rappresentando prova incontestabile delle parti.  Inoltre, il mancato uso dell’applicazione non potrà essere oggetto di giustificazione alcuna e potrà liberamente  essere valutato dal magistrato in caso di decisioni che derivino da atti e procedimenti attivati a seguito di insorta conflittualità tra i genitori successivamente”. Così recita la sentenza n.2259/2017 del Tribunale di Modena.

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In poche parole l’andamento del rapporto genitoriale è potenzialmente osservato da un “Grande Fratello” creato ad hoc per assicurare una migliore gestione dei minori.

Considerazioni

Riconsiderare il rapporto tra genitori dopo una separazione non deve essere facile e lungi da me dispensare consigli pratici. Personalmente penso che in situazioni simili a prevalere debba essere il buon senso, guidato dall’unico obiettivo da non perdere mai di vista, il benessere dei propri figli.

Ma chissà, forse alcune coppie troveranno utile uno strumento del genere, una sorta di monito a non far venir meno un impegno preso, sia esso una spesa da affrontare o un evento a cui accompagnare il figlio, con la consapevolezza di un eventuale osservatore terzo e imparziale che in casi estremi potrà considerare quanto risulta dall’Applicazione.

Certo è che per poterla giudicare occorrerà attendere qualche anno o forse meno. Voi che ne pensate?

Intanto pare che all’estero molte coppie separate o divorziate si affidino a simili applicazioni e già si prevede l’arrivo di nuove App concorrenti. In comune hanno una sorta di calendario interattivo, un sistema per gestire aspetti finanziari, una banca dati per avere a portata di mano tutte le informazioni utili, da quelle mediche alla spesa, una sorta di social network familiare insomma.

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