A diciassette anni seduta su uno scranno del Senato della Repubblica e poi a tenere un discorso alla presenza dei presidenti di Camera e Senato. È successo a Roberta Panepinto, studentessa castelterminese dell’Ipia Archimede di Cammarata. Un’emozione che Roberta ha condiviso su tutti i social e che rivela un lavoro lungo, meticoloso, realizzato insieme a una preparata equipe di docenti, a un affiatati gruppo di studenti e grazie a un progetto che avvicina le scuole alle istituzioni. “Dalle aule parlamentari alle aule di scuola”, si chiama così il bando del Miur, al quale hanno aderito 60 scuole italiane, dieci delle quali sono state selezionate, tra queste anche l’Ipia Archimede, che ha ricevuto tanto una menzione, quanto il premio intitolato alla memoria della deputata Alessandra Siragusa. Docenti e allievi al settimo cielo, vuoi per il successo, vuoi per aver portato, fino ai banchi del Senato, un tema caro alla zona dei Monti Sicani: la Miniera Cozzo Disi, che, e i ragazzi se lo augurano, dovrebbe prima o poi raggiungere la destinazione d’uso prevista da oltre un decennio, ossia quella di Museo dell’arte mineraria. Proprio in miniera, ovviamente nelle zone esterne e fruibili in totale sicurezza, i ragazzi hanno lavorato sul campo al progetto selezionato e giudicato vincitore. Ci siamo fatti raccontare questa esperienza tanto da Roberta Panepinto, quanto dal prof. Mario Mallia, tra i docenti coordinatori.
come è nato questo progetto?
Prof. Mallia: Il progetto è nato all’interno delle attività di “Cittadinanza e Costituzione” promosse dalla nostra scuola. Quest’anno, insieme con la collega della mia disciplina Prof. ssa Elisa Gatto, abbiamo partecipato al concorso bandito dal MIUR, dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica dal titolo: “Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione”. Ci siamo inseriti con il nostro lavoro “Res publicae, Costituzione e territorio” scegliendo come tema il principio costituzionale della tutela del paesaggio e del patrimonio storico, artistico e culturale della Nazione sancito dal secondo comma dell’articolo nove della Costituzione. A tal proposito abbiamo voluto dare risalto al nostro territorio attraverso la valorizzazione della nostra memoria storica rappresentata dal passato e dall’auspicabile futuro della nostra miniera “Cozzo Disi”.
Roberta: Sono molto contenta di aver potuto partecipare alla realizzazione di questo progetto, soprattutto perché per me è stata un’ esperienza che ha contribuito in maniera indelebile alla mia formazione personale. All’inizio ritenevamo assai difficile arrivare al risultato di essere una delle dieci scuole d’Italia che hanno superato una complessa e rigorosa selezione fino al conseguimento dedicato ad Alessandra Siragusa. Però eravamo fortemente motivati e convinti della probabilità della nostra riuscita.
Come avete svolto il vostro lavoro?
Prof Mallia: Il lavoro è stato molto complesso e impegnativo ed è frutto di una collaborazione sinergica tra insegnanti di diverse discipline come il Prof. Lillo Tirolo il quale ha trattato con i ragazzi tutti gli aspetti tecnici e scientifici riguardanti le fasi della lavorazione in miniera nei diversi momenti storici, il Prof. Gero Giambrone che è stato un prezioso consulente di Geologia nonché sceneggiatore e regista del video premiato. Io e la Prof. ssa Elisa Gatto abbiamo curato gli argomenti di carattere giuridico costituzionale. Alla fine abbiamo superato la selezione e ci siamo aggiudicati il premio dedicato ad Alessandra Siragusa.
Raccontateci le vostre emozioni
Roberta: È stata per me un’emozione intensa sia perché ho potuto incontrare personalmente i presidenti dei due rami del Parlamento sia perché sapevo della vasta eco diffusa dalla trasmissione in diretta Rai. Posso dire di aver vissuto questa esperienza in tutti i suoi snodi progettuali e operativi con serenità. Il momento in cui ho avvertito una particolare commozione è stato l’inizio della cerimonia con l’ingresso nell’aula di Palazzo Madama dei presidenti delle Camere accompagnati dall’inno nazionale eseguito da un coro di ragazzi di una scuola musicale di Roma.
Assistere a questa solenne celebrazione da uno scranno parlamentare mi ha suscitato maggiore consapevolezza del valore delle nostre istituzioni democratiche e della responsabilità politica, dinanzi alla nazione, dei membri del parlamento. Durante la cerimonia sono rimasta maggiormente colpita dal Presidente del Senato, una donna che nei suoi interventi ha mostrato il valore della sua personalità. Al momento della premiazione, con consegna della targa, i due presidenti mi hanno fatto i complimenti per il lavoro svolto e per il mio intervento in aula.
Prof Mallia: Avevo già immaginato come sarebbe andata la solenne cerimonia ma ho affrontato tutti i momenti dedicando la mia attenzione ai miei alunni cercando di scorgere nei loro sorrisi le soddisfazioni per avere conseguito un risultato così importante. Mi sono emozionato quando la senatrice Casellati ha pronunciato il nome della nostra scuola e della nostra alunna che ha esposto il nostro lavoro in un luogo così prestigioso. E in quel momento ho provato un sentimento di orgoglio per avere contribuito ed essere stato presente in un momento che per i nostri ragazzi rimarrà indimenticabile.
Cosa vi ha lasciato questa esperienza?
Prof Mallia: Non solo per me ma anche per gli altri docenti e per il nostro dirigente scolastico Prof. Antonino Pardi, l’insegnamento più importante è quello di continuare a riporre fiducia nei nostri giovani e quindi proseguire con altri progetti altrettanto impegnativi. A casa ritorno con la coscienza di avere sempre svolto il mio lavoro con scrupolosa dedizione e amore verso i nostri alunni ai quali consiglierò sempre di saper sopportare i necessari sacrifici che portano all’arricchimento della conoscenza.
Più che sogni puntiamo a nuovi obiettivi sempre finalizzati alla crescita personale e culturale dei nostri allievi. Questa è la funzione essenziale della scuola.
Roberta, sogni un futuro coinvolgimento nella “cosa pubblica”
Al momento sono impegnata con i miei studi, ma ho compreso il valore elevato dell’impegno sociale e politico. E un giorno mi piacerebbe poter contribuire alla realizzazione della Miniera Museo “Cozzo Disi” alla quale mi sono sempre sentita vicina in quanto è stata il luogo di lavoro del mio nonno paterno, il quale proprio lì ha svolto la sua attività sindacale divenendo anche uno stimato dirigente politico.