Home » Riccardo Fragale, ragazzo autistico, realizza una panchina per la sensibilizzazione sull’autismo

Riccardo Fragale, ragazzo autistico, realizza una panchina per la sensibilizzazione sull’autismo

L’obiettivo é quello di installare panchine blu in tutta Italia

Aumentare la consapevolezza sull’autismo. Un obiettivo non semplice, ma al quale punta con determinazione Roberto Fragale, castelterminese, artista e papà di Riccardo, un ragazzo autistico di vent’anni.
Ed é proprio l’arte visiva una delle principali passioni di Riccardo, che amorevolmente guidato da papà Roberto si diletta quasi quotidianamente ed ha anche realizzato la “Panchina blu della consapevolezza sull’autismo”recentemente installata a Lampedusa.

La panchina blu per la sensibilizzazione sull’autismo lampedusana si inserisce in un progetto iniziato da Riccardo e da papà Roberto,   che ha come obiettivo l’istallazione delle opere in quanti più comuni possibili, con l’obiettivo di far conoscere l’autismo di aumentarne la consapevolezza.
“Personalmente, dice Roberto Fragale, credo che l’unico antitodo contro il pregiudizio sull’autismo sia la conoscenza e questa si sviluppa se pungolata dalla curiosità.
Panchine blu non sono altro che uno stimolo visivo alla curiosità affinché questa induca a porsi quelle domande, che tramite un maturo approfondimento, portino le risposte e la conoscenza che allontani i pregiudizi sull’autismo.”

La panchina é stata installata nel piccolo centro lampedusano grazie all’interessamento di Nadia La Terza, che é consigliere comunale.

“Un anno fa – racconta La Terza – un signore di nome Roberto voleva parlare con me. Ha un figlio ‘speciale’ di 20 anni di nome Riccardo. Quando aveva 2 anni lui e la moglie hanno scoperto che i loro bambino è autistico. Vedono che ha difficoltà a pronunciare le prime parole, non gioca in modo appropriato con i giocattoli, ha poca curiosità per il mondo che lo circonda, piange spesso senza motivo. Non tutti i genitori accettano questa situazione, anzi, in molti tardano ad arrivare a delle cure che si rivelano poi fondamentali per il futuro dei bambini autistici.

Può interessarti:  Coronavirus monti Sicani, oggi eseguiti cinquanta tamponi domiciliari

Ma Riccardo ha la fortuna di avere una mamma molto in gamba, Eugenia, che insieme al marito si sono adoperati per dare il meglio all’unico figlio che hanno. Hanno dovuto superare tante prove: maestre non adatte alla situazione, tante mortificazioni, un iter burocratico lentissimo. Non si sono però mai arresi approdando, infine, all’Oasi di Troina dove Riccardo è stato assistito alla perfezione con un supporto psicologico e fisico. Dopo tanti anni trascorsi in quel posto, Riccardo conduce gran parte della sua vita nella casa familiare. E tra i sogni nel cassetto da realizzare c’era quello di visitare Lampedusa. Da un paio di anni papà Roberto lo ha introdotto nel suo laboratorio artistico. A Riccardo piace impastare i biscotti e allora il papà ha pensato di fargli modellare l’argilla: con degli stampini Riccardo realizza quindi delle formine in terracotta o in maiolica, delle vere e proprie piastrelle da appendere alle panchine blu e da donare ai Comuni italiani.

Solitamente la panchina s’inaugura il 2 aprile, che è la giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, ma per vari impegni non ci siamo riusciti. Con i genitori dovevamo farlo il 3 dicembre, giornata mondiale sulla disabilità, ma a causa della pioggia abbiamo fatto solo un incontro parlando di Riccardo.

Ma alla fine ci siamo riusciti prima della fine del 2023: abbiamo fatto conoscere la storia di questo ragazzo ‘speciale’ e ciò che hanno fatto i genitori per far sì che anche a Lampedusa ci sia la panchina di Riccardo“.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WC Captcha 46 − = 41