Estate in libertà. Questo il sogno degli italiani, che, con il calo dei contagi e le progressive riaperture, hanno già iniziato il loro ritorno alla vita. Il sogno è comune: via la mascherina e libertà di viaggiare e di aggregarsi, così come succedeva fino a due estati fa. Intanti ristoranti, hotel e più in generale città d’arte e località turistiche tentano di nuovo di rifiorire. La curva dei contagi è ancora oscillante: siamo lontani dalla picchiata di un anno fa di questi tempi, ma tanti sono i segnali incoraggianti. Abbiamo fatto il punto con il professore Antonio Cascio, infettivologo, primario al Policlinico di Palermo e docente alla facoltà di Medicina dell’ateneo palermitano.
Professore, possiamo iniziare a tirare un sospiro di sollievo o i numeri ancora relativamente alti devono farci preoccupare?
Il virus circola ancora: in Italia ieri vi è stata una lieve flessione al rialzo con oltre 4000 nuovi contagi. Ci sono però degli elementi che fanno ben sperare: la pressione ospedaliera è calata, stiamo riconvertendo molti posti Covid in degenze per altre patologie. L’arrivo della bella stagione darà sicuramente il suo contributo, con l’aumento delle temperatura e la possibilità di stare tanto all’aria aperta. Sono fiducioso.
Un’Estate libera quindi?
L’attenzione dovrà essere d’obbligo. Ovvio che l’estate del 2021, rispetto a quella del 2020 avrà delle armi in più contro il Covid: anzitutto il vaccino e a seguire una maggiore consapevolezza della malattia.
Quali le norme da seguire in vacanza o nelle cerimonie quali gli attesissimi matrimoni?
Chi è vaccinato ovviamente può stare più tranquillo, ma non deve fare imprudenze. Mi spiego meglio: se sono vaccinato e immuno-compromesso devo sempre avere dei riguardi in termini di uso di dpi e di distanziamento. In linea generale i vaccinati potranno vivere la bella stagione in maniera quanto più possibile simile alla normalità pre-covid. Vi sono poi delle norme che varieranno da hotel ad hotel, ma anche nell’ambito delle organizzazione delle cerimonie. Vi sono strutture che richiedono il tampone prima di accedere. Il test di verifica può essere sicuramente un alleato di prevenzione, fermo restando che l’arma migliore rimane quella vaccinale.
Mascherine per i vaccinati, pensa che si potranno presto togliere?
Ho auspicato che si possa togliere la mascherina se appunto si è vaccinati. Occhio però, il riguardo verso le categorie fragili non deve mai mancare. Anche se sono immunizzato dal siero anti-Covid e incontro una persona molto anziana o compromessa, devo mantenere la distanza e allorquando mi avvicino devo utilizzare la mascherina. I dati dimostrano che i vaccinati sono protetti dalla malattia. É vero che potrebbero incontrare il virus, positivizzarsi, ma, in linea generale negli immunizzati non si sono verificate forme importanti di Covid. Discorso a parte se mi ritrovo in luoghi chiusi ed affollati: in quel caso la mascherina va precauzionalmente usata.
Discoteche, locali di intrattenimento, come regolarsi?
Anche in quel caso è auspicabile una ripresa. Il ritorno alla normalità e la ripresa delle attività devono essere una garanzia per tutti i settori, a patto che si seguano delle regole di sicurezza. Abbiamo, a tal proposito, firmato, insieme ad altri colleghi, un protocollo che regolamenti l’organizzazione nelle discoteche e nei locali di intrattenimento. Attendiamo l’ok del Ministero della Salute per organizzare un evento test in Puglia. Essenzialmente proponiamo l’accesso in discoteca ai vaccinati, che potranno frequentare il locale senza mascherina e doppio tampone per i non vaccinati. Questi test sono importanti per verificare il ritorno in sicurezza alla normalità.
SI potrà andare in vacanza anche all’estero?
Quoto il turismo di casa nostra, non fosse che per incentivare la ripresa economica. In Italia inoltre conosciamo le regole e i metodi di monitoraggio e di prevenzione della malattia. All’estero ci troveremmo di fronte a regole nuove.Ciò non vuol dire che non si possa fare una vacanza in un paese straniero. L’imperativo è la cautela massima, l’evitare zone endemiche per nuove varianti, quali per esempio l’India o il Brasile. Partire vaccinati è sicuramente la garanzia di salute e di libertà più importante.
Come sarà invece l’estate di chi non si vaccina?
Ovvio che da medico invoco il vaccino e l’immunità di gregge, evitando demonizzazioni di un termine che ha valenza scientifica e che si usa da secoli. Fermo restando il rispetto della libertà di tutti, va detto che chi non si vaccina va incontro a dei rischi e potrebbe fare rischiare altri. Mi spiego, se da non vaccinato vado a trovare la nonna novantenne, la espongo a un rischio. Quindi, chi ha scelto di non vaccinarsi, dovrebbe in vacanza fare frequentemente il tampone, così da tutelarsi e da tutelare gli altri.
Vaccini ai giovanissimi, è proprio necessario, considerato che rischiano poco in termini di sintomi?
Bimbi e ragazzini, lo dimostrano i dati raccolti negli ultimi quindici mesi, non presentano forme gravi di malattia da Covid. Ciò non vuol dire che non si infettivo, anzi, lo fanno e diventano dei vettori di contagio. Quindi il vaccino fatto nei giovanissimi servirà a diminuire la circolazione del virus. Consideriamo che proprio i più giovani diventano dei vettori di contagio importante, perché si aggregano, possibilmente lo fanno senza distanziamento e senza uso di dpi. Per quanto riguarda il vaccino ai piccolissimi parlo di bambini sotto i 12 anni di età, andrei più cauto. Sono in corso delle sperimentazioni, termine che non deve farci assolutamente paura poiché tutti i farmaci devono essere sperimentati, e quindi é bene attendere.
Quale il vaccino migliore per i più giovani?
Non ve n’è uno d’elezione. Sono tutti sicuri e ben tollerati. Per una questione di praticità, mi sento di quotare per i giovani il J&J, che prevede una sola inoculazione. Si sta preferendo la strada dei vaccini ad rna, come Pfizer, per i ragazzini dai 12 ai 15 anni, a seguito delle dovute verifiche. Ribadisco la mia fiducia nei vaccini.
Professore, settembre sarà la fine o la ripresa dell’incubo Covid?
Sono per natura fiducioso. Non ho la sfera di cristallo e non posso fare previsioni certe. Penso però che a settembre saremo vicini all’immunità di gregge e quindi vedremo chiaramente la fine dell’incubo.