I Pronto Soccorso di Palermo sono andati in tilt. Le temperature estremamente elevate e il fuoco, che ancora circonda la città, alla base delle centinaia di accessi e degli altrettanti interventi dei mezzi del 118.
”Uno stato di terrore così non lo abbiamo provato neppure durante l’emergenza Covid.”
A parlare é la dottoressa Tiziana Maniscalchi, primaria del Pronto Soccorso dell’ospedale Villa Sofia e che dell’emergenza Covid in Sicilia é stata uno dei volti simboli.
”Da sabato pomeriggio abbiamo registrato un aumento degli accessi in codice calore, che per noi rappresenta esclusivamente un codice rosso. Nelle ultime 24 ore il picco: abbiamo avuto 150 codici rossi, la maggior parte dei quali arrivati in ospedale con i mezzi del 118 per cause riconducibili alle temperature elevatissime e alle intossicazioni da fumo. Ieri e oggi tantissimi i casi di ipertermia maligna, ossia di un estremo aumento della temperatura corporea che può diventare pericoloso per la sopravvivenza. Ed ahimè oggi abbiamo registrato tre morti proprio per ipertermia e diversi intubati, alcuni dei quali versano in gravissime condizioni. Tantissime le intossicazioni da fumo, specie in operatori di Polizia e Vigili del fuoco, fortunatamente tutti fuori pericolo.
L’ipertermia ha colpito prevalentemente anziani o soggetti compromessi. Pazienti che sono arrivati in Pronto soccorso con una temperatura corporea di 42, che sono anche entrati in coma. La causa: mancata idratazione, esposizione a calore eccessivo. Nella maggior parte dei casi si é trattato di anziani e di fragili. Quanto sta accadendo rende una fotografia fedele di quanto stiamo vivendo in questi mesi estivi di calura eccessiva: il dramma della solitudine della terza età, il peggioramento dei pazienti psichiatrici ed anche numerosi accessi da parte di pazienti di case di riposo.”
Dottoressa Maniscalchi, quali i consigli in questo delicatissimo momento?
Il consiglio é di stare a casa, di uscire solo se strettamente necessario. Occorre tenere sotto controllo gli anziani, i bambini e i soggetti fragili, idratarli, verificarne la temperatura corporea e utilizzare i condizionatori d’aria, che si rendono necessari come mai in questo momento di temperature elevatissime. La città é circondata da fumo, che aumenta le temperature già elevate e che causa intossicazioni. Occorre pazientare a casa finché le temperature saranno in ribasso e saranno definitivamente spenti i vari focolai incendiari.”