“Sono assolutamente contrario alla possibilità data dal governo nazionale delle passeggiate con i bambini. Si faranno, ma solo quando sarà finita l’emergenza. Se ci sono casi di bambini affetti da particolari patologie, questa possibilità sarà consentita – ha aggiunto – ma solo con la certificazione medica che attesti queste gravi patologie. Se passa l’idea che il peggio è passato, è la rovina, si vanifica tutto, si innesca un picco incontenibile. E’ una guerra e nelle guerre le libertà personali subiscono pesanti sacrifici per il bene di tutti”.
Mamme e medici contrari
Il pensiero del presidente della Regione Siciliana è solo uno dei tanti contrari alla circolare. Prima di lui si sono espressi il governatore della Lombardia, della Campania, il sindaco di Bari e anche i medici.
Sui social già da ieri montava il battage di genitori ma anche di sanitari.
Tante le voci contrarie all’apertura alla passeggiatina con i bimbi.
”Così i medici ci ammaleremo tutti, scrive su Fb un medico del Di Cristina di Palermo. Abbiamo presidi di protezione centellinati e i bimbi sono un vettore velocissimo di contagio.”
Fa eco anche una dottoressa del Mayer di Firenze:
”Se si ammalano di Coronavirus i vostri bimbi, anche in maniera lieve, i genitori potreste ammalarvi in modo serio. Si tratta poi di un virus dai comportamenti sconosciuti. Non vi basta? Rimanete a casa!”
Tantissimi i messaggi virali di mamme che invitano a non fare la passeggiatine, seppure entro i 200 m da casa.
”I bimbi toccano tutto, si mettono le mani in bocca, si aggregano tra loro. Evitiamo e stringiamo i denti.” Ci sono anche le mamme che si chiedono perché la passeggiatina sì e la possibilità di andare nella casetta di campagna di poco fuori il centro abitato no? Seppur con la garanzia di evitare aggregamenti con altri nuclei familiari?