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Miriam, Marcella: vi raccontiamo il nostro amore

Essere una coppia gay ancora non è facile, ma si deve andare avanti con coraggio

Miriam, Marcella e la loro storia d’amore “come ce ne sono tante”. Non perché il loro sia un legame qualsiasi, quanto perché l’amore gay dovrebbe essere un amore come gli altri. Peccato che così ancora non è. Miriam e Marcella vanno avanti a testa alta e se incontrano l’ostacolo della delusione, di chi non capisce, tirano un sospiro un po’ più forte, che serve ai loro polmoni per ricaricarsi ancora più di ossigeno.

Miriam Alaimo e Marcella Nitto sono due ragazze agrigentine. Marcella lavora in Poste italiane e Miriam presto si laureerà in Scienze infermieristiche.

Ci raccontano della loro storia in un momento storico particolare: il ddl Zan, che mirava anche adabolire le discriminazioni e la violenza per ragioni basate su sesso, genere, orientamento sessuale e disabilità, non è passato al Senato. Tanti e più sono gli episodi di omofobia violenta, ma anche di intolleranza sottile e quotidiana verso le coppie omosessuali.

“A volte l’uomo dimentica di fare parte di uno stato sociale e di vivere secondo misericordia reciproca, commentano Marcella e Miriam. L’esultanza al Senato dei giorni scorsi dimostra che stiamo dimenticando di essere umani, ma si deve andare avanti e continuare a credere nell’uguaglianza dei diritti. Noi facciamo la nostra pacifica battaglia quotidiana, vivendo a pieno il nostro amore.”

Raccontateci della vostra storia

“Ci siamo conosciute due anni e mezzo fa. Non ci siamo più riviste. Nel novembre del 2020 è scoccata la scintilla, in un periodo in cui nessuna delle due aveva in mente un impegno a lungo termine. La vita ha molta fantasia ed eccoci nel nostro piccolo nido, costruito con tanto sentimento, rispetto e tanti progetti.”

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Quanto è difficile essere una coppia gay?

“Siamo convinte che già essere se stessi, senza se e senza ma, possa risultare difficile nella nostra società, che ci vuole perfetti a tutti i costi. Viviamo del resto nella società dei ‘filtri’. Quando sei gay e decidi di vivere la tua storia alla luce del sole, ti scontri con una reticenza sociale che ahinoi ancora è forte. Siamo però convinte che solo la capacità di amarsi liberamente e la perseveranza potranno ammorbidire gli intolleranti, i bigotti, i duri. Occorre avere il coraggio di amarsi senza paura, coppie etero o omosessuali, senza distinzione.

Quando l’intolleranza diventa omofobia vera e propria, e purtroppo gli episodi si verificano costantemente, occorre reagire e denunciare. La pretesa di un amore libero è legittima, anche perché l’amore non ha mai fatto male a nessuno, tutt’altro. Tempo fa ci siamo sentite dire: ‘Se foste mie figlie, vi avrei già cacciate di casa.’

Doloroso, indubbiamente. Ma si deve andare avanti e sperare sempre in una società inclusiva.

Quale lo scoglio più grande che avete incontrato?

Sicuramente gli atteggiamenti restii ed omofobi di alcune persone a noi care. Un ostacolo affettivo e sociale, ma sicuramente non un argine per il nostro legame.

La gioia più bella?

Avere costruito un luogo nostro, che non è solo fisico, ma soprattutto emozionale. Sentirci dire da chi ci conosce che il nostro amore trasmette positività, forza ed esempio, è davvero un grande orgoglio per noi.

Cosa sognate per il vostro futuro?


Siamo molto centrate sull’importanza del presente, che siamo noi, la nostra famiglia, la nostra casa ricolma d’amore. C’è rispetto reciproco e tanta forza, che si cementa nei piccoli traguardi quotidiani e nelle nostre passioni: i viaggi, la buona tavola, lo sport, il mare di San Leone i nostri meravigliosi cani. Cerchiamo di costruire un domani che sia nostro e che sia sereno. Desideriamo dare amore e coraggio e la forza di vivere un legame che non tutti accettano, ma che non è per questo diverso rispetto a qualsiasi altro legame sentimentale.

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Grazie Miriam e Marcella ed maiora!

 

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