Le balbuzie sono un’occorrenza rara ma da attenzionare. Molti genitori si allarmano nel constatare che i loro piccoli non hanno un eloquio fluente. Se li sentono “inceppare” pensano immediatamente alle balbuzie, cadono in immotivati allarmismi e sovente non sanno cosa fare. Le balbuzie interessano l’1% della popolazione italiana, ne sono più colpiti gli uomini. Abbiamo chiesto tutte le delucidazioni del caso all’esperta, la logopedista Licia Calderone.
Dottoressa, Quando iniziano a manifestarsi le balbuzie?
Bisogna preoccuparsi se gli episodi di balbuzie si verificano, dopo i 5-6 anni, in maniera sempre più frequente, compromettendo le abilità comunicative del bambino, che comincia ad evitare di parlare E diventa consapevole del proprio disturbo.
Le cause delle balbuzie?
Non vi sono delle cause certe e validate scientificamente sull’insorgenza della balbuzie. Vi sono diversi studi ancora in corso che cercano di stabilire in che misura possa trattarsi di un disturbo su base neurobiologica e quanto possa dipendere da fattori ambientali. Ad oggi si parla di multifattorialità, rispetto alla quale è da considerarsi valida un’ipotesi su base genetica che risulta notevolmente influenzata da fattori ambientali e di natura psicologica.
Esiste una “cura”?
Non mi piace parlare di “cura” della balbuzie. Non si tratta di una patologia o di una condizione per la quale vi è una cura o una ricetta miracolosa. Si tratta di un disturbo che proprio per la sua multifattorialità va affrontato con metodologie e interventi individuali, che spesso vanno confezionati ad hoc per “il” paziente. Come già detto, in età avanzata, la balbuzie può assumere connotati di natura psicologica oltre che linguistica, e in questi casi l’intervento logopedico, non dovrebbe prescindere da quello dello psicologo.
Rispetto alle forme di disfluenza rilevabili prima dei 5 anni, risulta sufficiente un counselling familiare in follow up da parte del logopedista che educherà i genitori a gestire gli episodi di disfluenza per evitare che si consolidino. Se necessario, in età scolare verrà valutato se intraprendere o meno un intervento di tipo riabilitativo stabilendone le modalità e i tempi.
Si “guarisce” dalle balbuzie?
Non volendola definire una malattia è possibile affermare che dalla balbuzie non si guarisce, ma si impara a gestire (rendendola quasi nulla) attraverso l’identificazione e l’attuazione di strategie individuali e personalizzate.