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Marianna: vi racconto il mio matrimonio classico e chic

Nel rispetto della tradizione, abbiamo scelto chiesa e location da sogno. Abbiamo dato un tocco originale a ogni momento del grande giorno. Dopo la cena di gala però tutti in pista a scatenarci

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta di matrimoni speciali. Oggi vi raccontiamo le nozze di Marianna e Daniele, due sposi agrigentini (di Ribera per l’esattezza), che hanno detto il loro sì tra i Templi di Agrigento. Hanno scelto di onorare la tradizione, con un matrimonio classico e di grande stile. Cerimonia religiosa in una delle chiese più suggestive della città dei Templi, cena di gala in una sfarzosa villa. Menù ricercato, abiti sontuosi e raffinati, ricerca dei dettagli. Ecco il racconto delle nozze, affidato alle parole della bella Marianna.

Una sola parola per definire il tuo matrimonio:

Chic (così lo hai definito tu Maristella e mi è piaciuto ?)

Dove, come, quando vi siete sposati?

Dopo la proposta di matrimonio, in stile classico con tanto di anello e lacrime di felicità a seguito di un romanticissimo week end ad Ortigia, ci siamo messi subito alla ricerca della location ideale che avrebbe incorniciato ”la nostra giornata”. Abbiamo scelto di sposarci in una caldissima giornata di metà settembre con funzione religiosa nella bellissima chiesa di San Nicola alla Valle dei Templi.

Perchè proprio questa location?

Questa deliziosa chiesetta, così spartana e raccolta, era l’ideale per noi che volevamo una cerimonia intima circondati dal calore e dall’affetto dei nostri amici e parenti più cari, che sarebbero stati i testimoni del nostro “sì per sempre”!

Raccontaci della cerimonia di nozze…

Nulla in quella giornata fu lasciato al caso, anche la cerimonia è stata curata nei minimi dettagli, letture, accompagnamento musicale, addobbi floreali, ventagli e libretti nozze per dare modo a tutti di seguire la funzione senza grondare di sudore. Mamma della sposa e papà dello sposo insieme a damigelle, paggetti e testimoni hanno fatto il loro ingresso trionfale, infine sono arrivata io, la sposa, che ho percorso la breve navata accompagnata dall’emozionante melodia suonata da un violino e all’altare mi aspettava lui, il mio futuro marito, palesemente emozionato! Appena ho lasciato il braccio del mio papà, mi ha presa per mano e ancora oggi non l’ha mai lasciata! Ci siamo scambiati le promesse guardandoci dritto negli occhi e in quel momento la chiesa per noi era vuota, c’eravamo solo io, lui, il nostro amore e la voglia forte di unirci per la vita.

il banchetto nuziale?

Per il banchetto invece abbiamo scelto una location, che fosse in tema con la chiesa: una suggestiva villa antica ad una trentina di minuti da Agrigento. Lì ad attendere i nostri ospiti c’era un musicista che con il suo sax girava per il giardino, in mezzo agli invitati, suonando dei brani scelti da noi, mentre i camerieri si premuravano a servire champagne e stuzzichini per ingannare l’attesa di noi sposi, che nel frattempo eravamo immersi nella spettacolare Valle dei Templi per gli scatti fotografici.
Al nostro arrivo, mentre tutti gli ospiti erano ancora lì in giardino, ci siamo abbracciati ed abbiamo ballato la nostra canzone…un brindisi e via…tutti a cena! Buffet di antipasti, il resto della cena servita ai tavoli poi di nuovo tutti in piedi a fare grande scorta di dolci!

 L’abito da sposa, raccontaci della scelta

In realtà il mio abito ha scelto me. Fisso il primo appuntamento in uno degli atelier più rinomati di Palermo, entro con le idee per nulla chiare e pouf…mentre aspetto di accomodarmi nelle cabine prova lo vedo lì, di spalle, è lui è il mio abito…non avevo nemmeno visto com’era davanti ma già ne ero perdutamente innamorata.
Trucco, parrucco e fiori sono stati affidati a persone di fiducia. Capelli raccolti per mettere in risalto l’abito e trucco semplice con occhi ben contornati per evidenziare lo sguardo. Per i fiori abbiamo scelto una cascata di ortensie bianche con qualche rosellina rosa qua e là, che richiamavano le mie scarpe. Per il servizio fotografico non abbiamo voluto niente di impostato ma solo degli scatti, che immortalassero le emozioni vere di quella giornata.

Raccontaci del menù servito per la cena di gala

La cena, rigorosamente a base di pesce, è stata studiata minuziosamente insieme allo chef che ha curato il catering. Cucina tradizionale e fusion sono stati uniti in un mix perfetto per accontentare i gusti di tutti i commensali: iniziando da una selezione di granite artigianali, dai gusti stravaganti, si passava ad una selezione di finger food e tartare al cucchiaio per poi assaporare una varietà di cruditè di mare o uova di quaglia con tartufo per i palati più raffinati. Due primi e un secondo, molto ben combinati, sono stati serviti ai tavoli con a seguito un buffet finale di golosità. Ovviamente alla fine non poteva mancare la classica confettata anch’essa curata rigorosamente da noi sposi.

Come avete animato la festa di nozze?

La festa è stata allegra e coinvolgente, durante la cena non ci sono state interruzioni per balli o altri intermezzi, ma ci siamo semplicemente limitati ad allestire all’esterno un angolo photo booth per dare la possibilità ai nostri amici di farsi scattare qualche foto ricordo simpatica. Dopo l’immancabile taglio della torta, salutati i parenti più “agè”, abbiamo aperto le danze a piedi nudi sul prato al ritmo di musica suonata live da una band. E così abbiamo tirato avanti fino a tarda notte.

In quanto tempo avete organizzato le nozze?

I tempi di organizzazione e il numero degli invitati non fanno proprio onore a noi gente del sud, che in genere iniziamo ad organizzare un paio d’anni prima e distribuiamo inviti a trecento persone. Noi in questo siamo stati abbastanza concisi, abbiamo organizzato tutto in meno di sei mesi e a far festa con noi c’erano circa 150 persone.

Un ricordo delle nozze, il piu speciale:

Il ricordo più speciale in realtà non è legato né alla cerimonia e nemmeno alla festa ma al post festeggiamenti. Ricordiamo con grande commozione il momento in cui portammo il mio bouquet in “un posto speciale” e oggi con noi c’è Ginevra!

Grazie Marianna, Daniele e piccola Ginevra…ad maiora!

 

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