Dottoressa,
vorrei capire di più sulla malattia mani-bocca-piedi. Pare sia molto diffusa tra i bimbi piccoli. Può avere gravi complicazioni?
Elena
Cara Elena,
la cosiddetta malattia “mani-bocca-piedi” è certamente una delle malattie esantematiche più diffuse tra i bambini, soprattutto al di sotto dei 5 anni di età.
E’ una patologia ad eziologia virale; i virus responsabili appartengono alla famiglia degli Enterovirus, nella maggior parte dei casi il virus che determina la malattia è il Coxsackie virus A16.
Il tasso di contagiosità è molto elevato
e avviene attraverso la saliva, le secrezioni nasali o le feci o mediante il contatto con oggetti o superfici contaminate dai suddetti materiali biologici. Per tale motivo spesso nelle scuole si possono avere delle piccole epidemie.
Il periodo di incubazione è breve e durante tale arco di tempo i bambini possono presentare astenia, malessere generale, mal di gola.
Quali sono i segni e i sintomi?
– la febbre può essere modesta (della durata di 24-48 ore) o del tutto assente;
– comparsa di vescicole sui piedi, sulle mani e, meno frequentemente, sui glutei o nell’area genitale;
– comparsa di vescicole in regione orale, anche sulla lingua, che possono andare incontro ad ulcerazione, rendendo difficoltosa e dolorosa la deglutizione.
I genitori si preoccupano alla vista delle vescicole pensando all’insorgenza di varicella, ma l’occhio esperto del Pediatra sarà in grado di dirimere tra le due condizioni e di dare le giuste indicazioni.
Il bambino potrebbe, inoltre, presentarsi irritabile e potrebbe avere perdita di appetito. Talvolta potrebbe associarsi una gastroenterite, con vomito e/o diarrea.
Molto spesso l’eruzione cutanea rappresenta l’unico segno di malattia.
La patologia in questione è sostanzialmente innocua, arrecherà qualche fastidio al bambino, ma si risolverà spontaneamente nell’arco di qualche giorno. Nelle aree cutanee dove sono comparse le vescicole potrebbe aversi, nei giorni successivi, una desquamazione con ritorno alla normalità in qualche settimana. Le complicanze sono possibili, seppur rare.
Non esiste una terapia specifica. Usare paracetamolo o ibuprofene in caso di febbre e favorire l’idratazione del bambino.
Rimangono validi i consigli sulla febbre o su come affrontare un “acetone” descritti negli articoli dedicati all’interno della rubrica.