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Home » Long Covid tra verità e falsi miti

Long Covid tra verità e falsi miti

  • Maristella Panepinto
  • Aprile 5, 2023
  • I nostri Esperti, Prof. Antonio Cascio Infettivologo

Ne parliamo con il professore Antonio Cascio, infettivologo e primario al Policlinico di Palermo

I sintomi da Covid sembrano essersi definitivamente rabboniti. Ferme restando le cautele per gli anziani e i soggetti fragili, nella popolazione immunocompetente, il virus si comporta come una comune influenza. Resta però aperta la questione del long Covid. Sono in tanti a lamentare degli strascichi lunghi di malesseri, più o meno importanti, che non vanno via neppure dopo mesi e mesi dal contatto con l’infezione. Abbiamo chiesto un parere al professore Antonio Cascio, infettivologo e primario al Policlinico di Palermo.

Il professore Antonio Cascio, infettivologo

Professore Cascio, in quali condizioni parliamo di long Covid?

Il long Covid definisce quella sintomatologia di lungo corso, riferibile all’infezione da Sars Cov-2. Bisogna però fare delle opportune distinzioni. Si sente tanto parlare di long Covid ma non sempre e non tutti i malesseri, che si ascrivono genericamente a questa condizione, di fatto la indicano.

Long Covid quindi che diventa un malessere più che altro emotivo?

Vi sono molti casi in cui la suggestione gioca la sua parte. Non sempre, ma succede. É anche appurato che una percentuale di persone che ha contratto il Covid ha sviluppato sintomi quali ansia e/o stati depressivi.

Quando invece si deve pensare a un reale long Covid?

In soggetti con patologie pregresse a carico delle vie respiratorie, qualora queste si fossero acuite dopo il Covid, occorre fare il punto in prima battuta con il curante. In alcuni casi infatti la malattia da Covid ha portato a delle complicanze sul lungo termine di patologie respiratorie preesistenti. Fiato corto, voce rauca, tosse persistente, questi alcuni dei sintomi ai quali prestare attenzione.

Vi sono anche casi di slatentizzazione di patologie metaboliche o coagulative dopo il Covid (diabete, problemi trombotici). É bene esporre dubbi e sintomi al medico curante, che dovrà provvedere a un esatto inquadramento diagnostico delle patologie sospettate. Ideale sarebbero degli ambulatori specifici e multidisciplinari. A ogni modo é bene non sottovalutare eventuali sintomi persistenti e fare l’adeguato iter diagnostico.

Può interessarti:  Hai avuto il Covid? “Narralo” per comprenderlo meglio, il professore Cascio promuove un sondaggio

 

 

 

 

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Maristella Panepinto

Maristella Panepinto

Sono Maristella, mamma, moglie e giornalista professionista. Da piccola volevo diventare Jo March di Piccole donne. Lavoro nel mondo del giornalismo da quando avevo 18 anni. La scrittura è una passione cresciuta con me e che oggi coniugo con il “mestiere” di mamma. Amo i posti alti, viaggiare, leggere, i film di Verdone, i libri di Gabo ed i cani, su tutti le mie due labrador Dafne e Palù. Ho da tempo 25 anni periodici.
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