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Le bugie “necessarie” con i nostri bambini

Dopo il successo dell'articolo sulle bugie che le mamme si raccontano tra loro, ecco un'altra comunissima sfumatura delle "menzogne" materne

“Mamma, giochi con me?”. Una domanda tanto amata quanto temuta: giocare con i propri figli, infatti, può essere non solo quel momento della giornata desiderato e spensierato di condivisione genitore/figlio, ma può anche rappresentare quel momento di terrore in cui, mentre tu finalmente stai annusando il caffè che tanto hai desiderato, dalla cameretta arriva la domanda di reclutamento per costruire l’ennesima torre di cubi o per acconciare nuovamente la Barbie che deve uscire con le amiche.
L’odore invitante e il calore avvolgente del caffè però ti trattengono e ti attirano così tanto da farti urlare con voce soave: “Adesso no, amore, mamma è uscita!”.
Eh sì, anche oggi l’argomento ruota attorno alle bugie delle mamme, a quelle bugie che TUTTE le mamme dicono, anche quelle che si erano ripromesse di evitare ai propri figli il trauma infantile del “Non andare di là che c’è il lupo che ti mangia”.
Ma siamo mamme imperfette e noi le bugie le diciamo, proprio perché a volte hanno quell’effetto risolutivo e immediato che, finchè-dura-è-fortuna, permettono di farti ascoltare istantaneamente.

La bugia delle bugie

Come non ricorrere a “Babbo Natale non ti porta i doni se non fai il bravo”! E’ una tentazione troppo forte nel periodo immediatamente antecedente al Natale, che poi è una carta che ci giochiamo SOLO una volta all’anno, da settembre a dicembre. Per i miei figli la notte di Natale si trasforma nella notte di Halloween. L’attesa di Babbo Natale è un misto tra l’emozione di veder esaudito ogni desiderio espresso nella lettera e il terrore che Babbo Natale sia mooooolto arrabbiato. Prima o poi mi perdoneranno.

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Mamma ti lascia

Come non ricorrere all’evergreen “Ok mamma se ne va!” quando devi abbandonare, in tempi record, una ludoteca o qualsiasi altro luogo attira-bambino. Solo se sei mamma oca riesci con un cenno del becco ad organizzare una fila perfetta di figli dietro di te che ti seguono sorridenti e compiacenti al tuo stesso passo. Ma, chi mi conosce bene, sa che io non ho particolare simpatia per gli animali “beccuti” e, per quanto abbia letto e riletto che con i figli si dialoga, la suddetta bugia vi assicuro che funziona sempre.
Come non ricorrere alla bugia propedeutica alla sbucciatura di un ginocchio o, peggio, alla rottura di un osso: “Se ti fai male io non ti consolo, ma chiamo l’ambulanza e ti faccio portare direttamente in ospedale”. Questa è terribile lo so, ma inutile che storcete il naso, l’abbiamo utilizzata tutti nel momento in cui ogni spigolo viene avvistato come una calamita o il lettone viene scambiato per un tappeto elastico, il divano per un bungee jumping e il corridoio per una pista di decollo.

Bugie e dolcetti?

Come non ricorrere alla frase catastrofista, che parte con l’intento di una breve lezione sull’educazione alimentare e si evolve come una bugia e basta, “Se mangi quella caramella o quel dolcetto, un esercito di piccole formiche cattive ti scaverà il dente e poi si trasferirà nel tuo pancino e ancora più giu fino a….” (avete intuito quale sarà il finale!). Mi raccomando però, per risultare più credibili la vostra bocca deve essere vuota, i vostri denti bianchissimi e intorno alla bocca non devono esserci tracce di cioccolata!

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Le mamme sono eterne

Infine, come non ricorrere a quella piccolissima bugia che tutte noi abbiamo detto, ma senza puntare il dito verso i nostri figli, senza urlare e senza guardarli minacciosamente. Quella bugia, l’unica forse, che, una volta detta, solleva lo sguardo e il morale dei bambini, ma tortura il cuore di noi mamme, anzi di noi genitori, e lo fa battere così forte da non farti prendere sonno facilmente.
Ben presto, infatti, questi piccoli e curiosi marmocchi, senza preavviso, ti chiederanno se vivrai per sempre e tu, sfoggiando il sorriso più rassicurante che ci sia e prendendolo in braccio per guardarlo dritto negli occhi, risponderai: “Per te ci sarò sempre, i genitori non muoiono mai!”.
Più prima che poi i bambini diventeranno tanto “grandicelli” e consapevoli della realtà dei fatti, da sorridere insieme a te delle bugie legate a Babbo Natale o all’esercito di formiche che li trasformerà in una carie vivente; non ci sarà più bisogno che li richiamerai all’ordine minacciandoli che li abbandonerai in ludoteca o in un’ambulanza a sirene spiegate. Si riderà insieme di tutte queste bugie che, da generazioni, vengono tramandate e non hanno mai fatto male a nessuno.
Tuttavia, da entrambe le parti, non si riderà di quella piccola bugia che promette l’eternità, perché è semplicemente una bugia che “fa male”, e allora si farà di tutto per rendere ogni giornata trascorsa insieme un piccolo momento di eternità. Berrai il caffè tutto d’un fiato, bruciandoti la lingua mentre urli “Adesso no, amore, mamma è uscita!”, ma poi correrai in cameretta per costruire l’ennesima torre di cubi o per acconciare nuovamente la Barbie che deve uscire con le amiche.

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