È successo per caso. Non lo avevo programmato. Non avevo nulla di meglio da fare e sabato, alle 12 spaccate, mi sono ritrovata davanti alla tv. Diretta di Rai 1, Francesco Giorgino fibrillante e Candida Morvillo austera e bon ton come sempre. Il Royal Wedding: lo aspettavamo da un tempo incalcolabile. Ne avevamo parlato anche da queste parti, in un simpatico articolo a firma di Laura Ruoppolo. Sognavamo anche noi un invito, magari all’ultimo momento, pronte ad accontentarci di un posticino nelle retrovie. Perché, diciamoci la verità, un occhio curioso ieri lo abbiamo buttato tutti. Lo riconosco, io ho puntato occhi, attenzione e financo la lacrimuccia. La mia lacrimuccia ha accompagnato, passo passo, la marcia solitaria della sposa verso il suo Harry. Ho pensato, tra me e me: “Povera Meghan, cosa non sta accettando di fare pur di coronare il suo sogno d’amore”. Neppure le considerazioni, ultra terrene di mio marito, mi hanno messo il tarlo. Che screanzato, ha osato dirmi che, la bella Meghan, l’altare lo avrebbe raggiunto pure in ginocchio. Ah, questi uomini, senza cuore e perennemente malpensanti!
A casa mia c’era un modesto gruppo di ascolto
la cui sola componente maschile era composta da mio figlio. Lui, occhi sgranati davanti al cinquanta pollici, si è infiammato solo alla vista dei nobili destrieri, dei quali imitava alla perfezione il verso. E mentre io e le altre due amiche presenti languivamo in commenti “da femmine” sullo smoking di Beckam (solo su quello, giuro), Raffaelino ci molestava con i suoi stridolini: “mamma, mamma, avallo hiiii hiiiiii”. Beata innocenza, che alle gnocche gli fa ancora preferire gli animali della vecchia fattoria. Dicevo del gruppo d’ascolto femminile.
Sbuca finalmente la sposa
Abito sontuoso nella sua estrema semplicità. Calzato a pennello? È dire poco. Sfido chiunque tra di noi a vestire una simile mise senza quell’orrido rotolino che tira tra vita e fianco. Non lo nego, seppure animate dalle migliori intenzioni, ci siamo lanciate: “Ehm ma secondo te è davvero così bella?”. “Questo vestito non ti sa un tantino di prima comunione?”. (Come no, io lo avevo tale e quale, perfino a firma Givenchy. Tutto il mio paesello sui colli si fermò a contemplarmi quel giorno?). Poi la chiosa meravigliosa, durante un primissimo piano della neo duchessa di Sussex: “Guarda ha una macchia solare sullo zigomo. Guarda guarda è più grande della mia. Cavolo l’estetista si sarà scordata di mettergli il correttore Mac ultra perfection. Con me fa miracoli!”.
Poi gli sposi sfilano via dalla chiesa, mio figlio seguita a contemplare e a imitare i cavalli di corte e noi apriamo il grandangolo verso le altre invitate.
“Mica male Camilla, dai, è una simpatica vecchietta. Decisamente meglio adesso di trent’anni fa?”.
“Guarda la King, con il soprabito verde pisello. Ha la faccia di chi pensa: Nipote mio, contento tu, contento tutti”.
“Eccola Kate. Mamma snaturata
Ha lasciato il piccoletto alla tata. Povero bimbo. Guardala guardala bene, ha la pancetta. Sí ce l’ha. Giuro, l’ho vista in quell’inquadratura di profilo. Io, non avró i suoi outfit, ma a un mese dal parto ero asciutta come un osso”.
“Victoria: anche lei dai, guarda come s’è guastata. Cosa ci trovi quel gran pezzo d’uomo di David? Dai, volendo considerare noi siamo meglio”.
Ed è così che io, mio figlio e due amiche abbiamo assistito da lontano all’evento al quale in tante, ammettiamolo, volevamo essere. Abbiamo cercato e trovato il pelo nell’uovo. Perfino la manina di Meghan, che salutava i sudditi a dita aperte, ci è sembrata un tantino sfrontata rispetto al solito protocollo.
Harry (che da brutto anatroccolo è diventato un bel ragazzone), ci è parso mortificato da quella divisa buia buia. Poi la diretta è finita e noi abbiamo “ciarlato” ancora un po’. Raffaelino ci ha riportato alla realtà. Mentre il tg1 delle 13 e 30 proponeva un primissimo piano della sposina, lui candido ripeteva: bella, bella, bella.
Perché effettivamente era bella Meghan
Era bello il suo abito di preziosa semplicità (e di fiumi di sterline), i suoi sguardi con il maritino, quella marcia solitaria da diva verso il grande sogno e poi la corte, i cavalli, il palazzo, la regina, i principi ed i principini e quella str… di Kate che potrebbe sfornare 21 figli e resterebbe splendida come una collegiale. E vissero felici e contenti e noi qui, ahimè, senza niente. Viva gli sposi!
PS: la mia amica resta convinta della macchia solare sullo zigomo e che a corte abbiano voluto risparmiare giusto sul maquillage. Contenta lei?