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La scarlattina, la malattia esantematica che si cura con l’antibiotico

È causata da un batterio, colpisce prevalentemente i bimbi e si presenta con il caratteristico esantema

Cara Dott.ssa,
il mio bambino ha 4 anni e ha avuto due volte la scarlattina, perchè? Le malattie esantematiche vengono una volta? la cura è stata antibiotica. Rischia ancora ricadute? esiste vaccino?
Grazie,
Ludovica

Cara Ludovica,
la scarlattina è una malattia esantematica ad eziologia batterica molto frequente in età pediatrica.
Colpisce generalmente bambini con età compresa tra i 3-4 e i 10 anni ed ha un picco di incidenza stagionale tipicamente in autunno-inverno.
La malattia è dovuta all’azione patogena di un batterio, che si chiama Streptococcus Pyogenes, indicato anche come Streptococco beta-emolitico di gruppo A (SBEGA).
Si tratta di un batterio che si trasmette per contatto interumano, tramite le secrezioni nasali e la saliva.

Gli ambienti affollati favoriscono i contatti stretti e quindi il contagio

E’ bene sottolineare che la probabilità di acquisire l’infezione da Streptococco da un individuo infetto è maggiore se quest’ultimo non è stato ancora trattato e soprattutto durante la fase acuta della malattia (primi 2-3 giorni); i pazienti che assumono la terapia antibiotica non sono più contagiosi dopo 24 ore dall’inizio del trattamento.
Il periodo di incubazione varia da 1 a 5-6 giorni, in media 3 giorni.

Quali sono i sintomi che orientano per una scarlattina?

– faringotonsillite, con presenza di essudato (pus) e faringodinia (ovvero dolore del faringe durante deglutizione);
– linfoadenopatia latero-cervicale (cioè aumento di volume dei linfonodi che si trovano lateralmente nella regione del collo);
– febbre con brividi;
– cefalea;
– lingua rossa a fragola: la lingua appare inizialmente ricoperta da una patina biancastra sulla cui superficie emergono le papille gustative che si presentano iperemiche ed edematose;
– talvolta dolore addominale e vomito;
– inappetenza;
– comparsa di esantema

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L’elemento caratteristico del quadro clinico è proprio l’eruzione esantematica

che compare in genere dopo 12-48 ore dall’inizio della febbre.
L’esantema compare tipicamente a partire dalla radice degli arti (ascelle e dinguine) e si diffonde rapidamente al tronco e al volto.
L’interessamento del volto è tipico in quanto l’esantema si localizza elettivamente alle guance e alla fronte, risparmiando la regione periorale, con il cosiddetto aspetto di “maschera scarlattinosa”. L’esantema ha un colorito rosso intenso, da qui il nome “scarlattina”, è confluente e palpabile e scompare alla digito-pressione, producendo il tipico segno della “mano gialla”.
Nell’arco di 2-3 giorni l’esantema va incontro a regressione spontanea, per lasciare spazio, verso la fine della prima settimana, ad una desquamazione cutanea lamellare a carico delle dita delle mani e dei piedi.

La diagnosi di scarlattina è clinica

e i segni-sintomi sono molto indicativi agli occhi esperti del Pediatra.
In ogni caso, in presenza di dubbi diagnostici, è possibile eseguire un esame colturale mediante tampone faringeo, presso ogni laboratorio di microbiologia. Poiché l’indagine colturale richiede alcuni giorni, il pediatra potrà anticipare i tempi praticando direttamente allo studio il “test rapido per SBEGA“.

Per tale motivo è consigliabile non iniziare autonomamente alcuna terapia antibiotica, perchè potrebbe inficiare il risultato di questa indagine…quindi consultate sempre il Pediatra!

Qual è la terapia?

La scarlattina è una malattia curabile con antibiotico. Il batterio è sensibile all’amoxicillina o, in alternativa ad amoxicillina-acido clavulanico, somministrata per bocca per una durata complessiva di 10 giorni.

In presenza di febbre con TC > 38,5°C e malessere generale somministrare paracetamolo o ibuprofene (per le indicazioni sulla gestione della febbre si rimanda all’articolo dedicato).

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Considerazioni particolari….

La scarlattina è una patologia con breve decorso che va incontro generalmente a completa risoluzione.
Le complicanze non sono frequenti ma sono possibili e dipendono dal tipo di SBEGA che ha provocato l’infezione; tra queste annoveriamo la malattia reumatica, la glomerulonefrite acuta post-streptococcica.
Sono possibili inoltre infezioni localizzate come otite media acuta, mastoidite, sinusite.
Ci sono diversi ceppi di SBEGA in grado di provocare la scarlattina, per tale motivo è possibile che lo stesso bambino contragga la malattia più di una volta. Attualmente non è disponibile alcun tipo di vaccino; in ogni caso si tratta di una patologia curabile con la corretta terapia antibiotica.

 

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