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La magia di Cristina D’Avena, che fa cantare i boomers e i 3.0

Al Palermo Comic Convention successo per la regina delle sigle dei cartoon

Cristina D’Avena somiglia molto alla “dolce Memole”, il folletto senza tempo, che rende felici grandi e piccini.

La folla di ogni età, che l’ha accolta nel capoluogo siciliano, in occasione di Palermo Comic Convention, ne è stata la dimostrazione.

Mentre i Cantieri culturali alla Zisa trasformavano Palermo nella città dei fumetti, arrivava Cristina D’Avena, la cantrice per eccellenze delle sigle dei cartoon. L’artista dalla voce riconoscibilissima, che appena intona le prime note di qualsiasi delle sue canzoni, ecco pronto il coro e via a cantare insieme lei, senza sbagliare neppure una parola.

Bagno di folla per Cristina


Allo spazio Averna c’era una platea, che rispecchiava in pieno il folto seguito di Cristina: dai nativi 3.0, ai boomers, passando ovviamente per i millennials, in assoluto i più scatenati.
Lei sorridente, con il piglio da fatina, ma risoluta.

Eccola intonare i Puffi, con la sua gonna “smile” svolazzante e la capacità da veterana di tenere in pugno il palco e di far cantare all’unisono grandi e piccini. Cristina non sbaglia una nota, è intonatissima, entusiasta e ripete più e più volte che Palermo “la ama”.

Un’ora e mezza a passeggio con le sigle più amate. “Tutte e settecento non posso cantarle, non ci basterebbe un mese!”

Ai quarantenni scende la lacrimuccia al suono di “Mila e Shiro”, “Holly e Benji”, “Èquasi magia Johnny”.

Quindi tutti a ballare sulle note del “Diavoletto della Tasmania” ed il tripudio finale quando la D’Avena, a grande richiesta, parte con la canzone cult, quella delle “Tre ragazze bellissime, tre sorelle furbissime, son tre ladre agilissime” (dite la verità, l’avete letta cantando?).

È una festa per bimbi, genitori, nonni, ragazzi. È un inno alla gioia ritrovata, dopo la conclusione, speriamo definitiva, delle restrizioni Covid. È una dichiarazione d’amore a un’artista che, con i suoi modi genuini, è entrata nel cuore di tantissimi.

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Ospite d’eccezione è il piccolo Alessandro, batterista prodigio di soli sette anni.

Battimani a mai finire e la promessa di rivedersi presto. La certezza che Cristina D’Avena è un’icona della musica italiana, in grado di regalare una bellissima evasione anche a chi piccino non lo è più, ma è contento di risentirsi tale, fosse pure per il tempo di un bel concerto.

Plauso alla bella organizzazione del Palermo Comic Convention, che ha catapultato la città nella magia dei fumetti e dei new media.

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