Home » Intervista a Orietta Berti: ho quindici animali domestici e sono una nonna felice

Intervista a Orietta Berti: ho quindici animali domestici e sono una nonna felice

È uno dei volti più celebri della musica e della tv. La intervistiamo a cuore aperto

Orietta Berti è uno dei volti più celebri della tv e della musica italiana. Qualcuno l’ha definita la voce più intonata della musica del Belpaese e sebbene abbia alle spalle ben 55 anni di carriera, Orietta non sbaglia mai una nota e sul palco è sempre sicura di sé: intonata manco fosse uno strumento musicale, con quel timbro morbido e melodico, che non teme il tempo. È nel cuore degli italiani per i modi gioviali, per la veracitá emiliana (è di Cavriago in provincia di Reggio Emilia), che la rende una donna dolce, simpatica ma che sa il fatto suo, per la tempra “da mamma” e per il volto sempre sorridente. Elegante ed empatica, da anni è uno dei volti di casa Rai. Orietta è anche una moglie (matrimonio felice e duraturo con il suo Osvaldo), mamma di Omar e Otis e nonna della piccola Olivia. Partiamo proprio dalla recente festa dei nonni, la prima per Orietta.

Sei una delle nonne più celebri d’Italia, come hai vissuto “la festa della nonna?”

Foto dal web

Ho vissuto con molto entusiasmo la giornata dedicata alla festa dei nonni. Era la prima volta per me visto che la mia piccola nipotina Olivia è nata il 31 marzo di quest’anno. Quale miglior modo per festeggiare una festa se non con un concerto e proprio il 02 ottobre sono stata in concerto ad Udine per la festa dei nonni al teatro Palamostre, dove insieme al pubblico ci siamo emozionati tantissimo.

 Che nonna è Orietta Berti?

Sono una nonna contentissima e molto apprensiva, come lo ero con i miei figli quando erano piccoli, e naturalmente quando sono in viaggio di lavoro chiedo sempre della mia piccola Olivia per accertarmi che stia sempre bene e che sia curata e coccolata. Chiedo sempre a mio figlio e alla sua compagna Lia di stare attenti che non prenda freddo, con la stagione autunnale ed il freddo che sta per arrivare è un attimo prendersi il raffreddore.

Può interessarti:  Infettivologo Prestileo: la Sicilia necessita di restrizioni e di cambio di mentalità

Il bello dell’essere nonni per Orietta Berti?

L’energia, la gioia, la positività, la voglia di vita che la nipotina (o il nipotino) trasmette ogni singolo giorno della nostra esistenza…attraverso un sorriso, con una risata improvvisa, con un gesto tenero, con un comportamento innocente e puro mentre scoprono il mondo che li circonda….e l’amore che li circonda. Sicuramente succede a tutti i nonni non solo a me, però quando rientro a casa dopo una giornata di lavoro, a volte stressante o anche solo impegnativa, e vedo la mia piccola Olivia che mi accoglie con il sorriso aprendo le abbraccia per accogliermi…io mi commuovo e mi passano tutte le fatiche o le preoccupazioni che nella vita ci possono essere. La vitalità e la positività che i nipoti (come lo sono stati i figli) danno è un qualcosa di incredibile e miracoloso…ti rendi conto di cosa è davvero importante nella vita, nei valori, negli affetti dei cari e nella famiglia.

Il ricordo più bello da quando sei nonna?

Sono tantissimi i ricordi meravigliosi che ogni giorno la nostra piccola Olivia ci regala, perché ogni giorno scopre il mondo e l’affetto che la circonda. Il suo sorriso al vedermi e le
risate di gioia per una sorpresa o semplicemente per una “nuova scoperta” fatta trasmettono una emozione ed una gioia che mi riempiono il cuore. La vera tenerezza e purezza che gli occhi ed il sorriso di un bambino ti possono dare è straordinaria.

Orietta la voce più intonata d’Italia. Raccontaci come è iniziato tutto?

Grazie a Giorgio Calabrese che è stato il mio pigmalione, e che non smetterò mai di ringraziare per aver creduto in me allora. Io feci un concorso di voci nuove al Teatro di Reggio Emilia, e in giuria c’era Giorgio che rimase colpito dalla mia voce. Lui mi chiese di fare un provino alla Karim a Milano; ricordo che eravamo io, Fabrizio De André e Memo Remigi, tutti e tre seguiti e curati da Giorgio. Mi ricordo che le incisioni, che andarono bene, non vennero pubblicate subito, in quanto il presidente della stessa Karim decise di ritirarsi. Questa situazione non demoralizzò Giorgio, che si prese a cuore il destino di tutti e tre, e si diede molto da fare per trovare a me, a Remigi e a De André un’altra casa discografica che potesse produrci e valorizzarci. Io entrai così nella multinazionale Philips (gestita da tedeschi), incidendo su etichetta Polydor e da lì inizio la mia carriera. Già nella primavera del 1965 incisi le canzoni di Suor Sorriso, con i testi tradotti da Etrusco, che mi diedero una buona popolarità. Poi in estate (il 18 giugno 1965) vinsi “Un disco per l’estate” con “Tu sei quello”. Io considero quello l’inizio della mia carriera perché fu l’hanno del primo grande successo.

Può interessarti:  Coronavirus, ridiamoci su

Orietta fuori daL palco: hoBby, passioni, gusti e sogni nel cassetto?

Sono del segno dei gemelli e di passioni ne ho tantissime, a partire dalle collezioni (acquasantiere, scarpe, vasi “della vecchia Parigi”, camicie ed intimo, puffi, etc), alla passione per i viaggi, per l’arte, per l’antiquariato del ‘700, ‘800 e ‘900 (nei giorni scorsi sono stata proprio in visita al “Mercante in fiera” di Parma, una delle mostre dell’arte ed antiquariato più belle d’Italia, consiglio a tutti di visitarla), all’amore per i miei animali domestici che oggi sono due cani corso (Otello ed Olimpia) che vivono con noi, insieme a nove gatti (Alice, Cecile, Madame Sisi, Mimi, Siusky, Botero, Freddy, Gigi, Frank), quattro pesciolini rossi. Anni fa erano molti di più, pensa che arrivammo ad avere contemporaneamente 18 cani (tutti trovatelli), 40 gatti, 4 pappagalli, 5 tartarughe e 2 oche. All’epoca casa nostra  sembrava un piccolo Zoo. L’amore e l’empatia che gli animali trasmettono è una cosa indescrivibile, un affetto disinteressato e gratuito, che solo chi li ama può comprendere.

Progetti futuri di Orietta Berti?

Sono tanti! Nell’immediato la stagione televisiva con Rai Uno, “Domenica In” e tante altre sorprese per il pubblico del piccolo schermo. Poi ho iniziato il progetto del mio prossimo disco/cofanetto per celebrare i 55 anni di carriera e che uscirà nel 2020. L’ho registrato con la grande orchestra e conterrà tutti i miei successi (una antologia discografica) e un album interamente nuovo per il quale stiamo iniziando i lavoro proprio in questo mese. Infine un libro autobiografico, ma ne parleremo più avanti però! La prossima primavera riprenderò il mio tour di concerti che quest’anno si è concluso proprio il 02 ottobre con la festa dei nonni a Udine. È stato un tour di grande successo e devo ringraziare sempre il pubblico che con me è da oltre 50 anni sempre rispettoso, pieno di affetto, di stima ed entusiasmo in tutti i concerti. Grazie al pubblico che mi trasmette sempre tanta energia e tantissime emozioni.

Può interessarti:  Incidenti a scuola. Ecco le responsabilità degli insegnanti

Grazie Orietta e ad maiora!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WC Captcha 90 − = 84